UBITENNIS – Abbiamo brevemente parlato della transizione verso la nuova realtà che sarà in vigore dal 2025, con il torneo più lungo e i tabelloni da 96 giocatori o giocatrici. A che punto è la sede di Montreal e Tennis Canada in generale nella preparazione a questo importante cambiamento?
Tetreault – Per quel che riguarda l’allungamento del torneo, il cambiamento più importante sarà l’aumento nel numero di giocatori che arriveranno a Montreal e di cui dovremo prenderci cura. Il nostro impianto è uno dei più piccoli tra tutti quelli che ospitano tornei ‘1000’, per cui dovremo essere ancora più creativi nel cercare di ricavare nuovi spazi. Abbiamo già iniziato dei lavori nei campi indoor che sono a fianco dello stadio: stiamo costruendo due nuovi livelli sopra uno dei campi da tennis e uno di quei piani sarà interamente dedicato alla “sports science”, quindi medici, fisio, massaggiatori, etc… avranno una location dedicata e ciò libererà la zona attualmente utilizzata a questo scopo così che i giocatori la possano utilizzare come area recupero ed avere anche più spazio nelle “quiet room” e negli spogliatoi. Tutto ciò dovrebbe essere già pronto per il 2024 in modo da testare la soluzione e fare i dovuti aggiustamenti per il 2025.
Tuttavia la parte più difficile per noi è che al momento dobbiamo programmare due tornei, quello del 2024 e il primo del nuovo formato nel 2025. Il nostro obiettivo è quello di preparare il budget per l’edizione 2025 per la fine di gennaio 2024, in modo tale da essere pronti per il cambiamento. Dobbiamo assicurarci che qualunque cosa venga programmata per il 2024 venga fatta anche in ottica 2025. Per esempio, sappiamo che dovremo reclutare più volontari per il 2025, e questo sforzo deve iniziare già dal 2024 per aumentare il numero in maniera graduale.
Inoltre, un’altra grande sfida per noi è che il torneo di Montreal ha sempre avuto la reputazione di un evento con una grandissima partecipazione di pubblico, e vogliamo mantenere questa caratteristica anche quando avremo 10 sessioni in più da vendere. La mia più grande paura è quella di avere lo stesso numero di spettatori, ma spalmati su un numero maggiori di sessioni e quindi dover mostrare uno stadio mezzo vuoto durante la maggior parte del torneo.
Vogliamo continuare a essere il torneo che fa il tutto esaurito in quasi tutte le sessioni, e quindi dobbiamo programmare i nostri sforzi in questa direzione in termini di campagne marketing, pricing, o anche solo nell’educare i nostri spettatori che il torneo cambierà: il main draw inizierà il sabato o la domenica e terminerà con la finale a metà settimana. Tanti dicono che Canada/Cincinnati saranno un po’ come Indian Wells e Miami, ma loro hanno quattro settimane per completare due tornei, noi ne abbiamo solo tre.
Siccome noi regolarmente abbiamo uno stand all’interno dei ground che vende biglietti per il torneo dell’anno seguente, dovremo avere un’idea molto precisa di quale sarà il nostro programma per il torneo 2025 al massimo entro marzo 2024, in modo da poter comunicare agli spettatori esattamente quali turni si giocheranno in quali giorni.
Da punto di vista delle altre strutture, i Tour ci chiedono di avere due campi in più quando il torneo viene allungato, ma si tratta di una richiesta per un torneo combined. Noi avremo i due tabelloni maschile e femminile segregati, e se si sommano i campi di Montreal e Toronto si vede che il nostro numero di campi è più che sufficiente per le competizioni. Stiamo considerando l’opzione di avere una sede separata per i campi di allenamento, anche se probabilmente non subito per il 2025, e stiamo cercando di ottenere maggiore chiarezza dai Tour per quel che riguarda i tornei di doppio e le qualificazioni, che possono mettere sotto pressione la disponibilità dei campi di allenamento durante le prime giornate.
Dovremmo essere a posto per gli spogliatoi e per la player lounge, con lo spostamento degli spazi di “sport medicine” nel piano mezzanino sopra i campi indoor. Uno dei membri del nostro team è andato a Shanghai quest’anno per vedere come si sono organizzati durante la prima edizione del torneo a 96 giocatori e abbiamo ottenuto informazioni molto utili per quel che riguarda la programmazione logistica in termini di camere d’albergo necessarie, permanenza media etc…
UBITENNIS – Cosa cambierà l’interazione con Cincinnati, con cui vi incastrerete ancora di più? So che negli anni scorsi c’era un jet privato che portava i finalisti da Montreal a Cincinnati domenica sera subito dopo la fine del torneo: ci sarà ancora qualcosa di simile?
Tetreault – Sicuramente il jet privato sarà implementato già nel 2024, quando a causa delle Olimpiadi la nostra finale si svolgerà lunedì sera, quindi sarà necessario far arrivare i finalisti velocemente in Ohio. Da Montreal non ci sono voli diretti, che invece ci sono da Toronto, ma in ogni modo sarà necessario organizzare un trasporto di quel tipo anche per gli anni successivi, anche perché ci sarà probabilmente un giorno di sovrapposizione, con la nostra finale che coinciderà con la loro prima giornata del tabellone principale.
Negli ultimi mesi ci siamo incontrati con Cincinnati diverse volte e la collaborazione con loro è molto proficua. Alla fine è nell’interesse di tutti cercare una soluzione ottimale che funzioni per tutti in modo da presentarla congiuntamente ai Tour come la soluzione preferita.
UBITENNIS – Hai già parlato brevemente del tema delle Olimpiadi. Nel 2024 il National Bank Open si terrà durante la seconda settimana delle Olimpiadi, e questo presenta una sfida ulteriore per voi che organizzate il torneo. Come pensate di affrontare questa sfida?
Tetreault – Abbiamo ottenuto un’eccezione dai Tour iniziando i tornei un giorno più tardi per dare più tempo ai giocatori di tornare da Parigi: le qualificazioni cominceranno la domenica e il tabellone principale inizierà martedì, con la finale come detto il lunedì sera. Ci sono sei ore di fuso orario tra Montreal e Parigi, c’è un cambio di superficie, è più o meno la stessa situazione che abbiamo vissuto nel 2012 con le Olimpiadi di Londra. Ovviamente sarà un anno difficile, e cercheremo di non ripetere l’errore commesso in occasione di Londra 2012 quando la finale maschile fu programmata la domenica pomeriggio e finì per andare in contemporanea alla cerimonia di chiusura delle Olimpadi.
UBITENNIS – Dopo la cancellazione dell’edizione 2020 del torneo, Tennis Canada ha deciso invertire l’alternanza tra Toronto e Montreal, e questo significa che il prodotto più debole (il torneo femminile) si terrà nella piazza meno performante (Toronto) proprio nell’anno in cui il torneo si terrà quando il mondo sta guardando da un’altra parte. Prevedi che questo possa essere un problema per Tennis Canada?
Tetreault – Dall’anno prossimo anche il torneo WTA sarà “mandatory”, quindi questo aiuterà certamente il campo di partecipazione di Toronto, ma in ogni caso bisogna pensare che se non fosse stato per le Olimpiadi l’allungamento del torneo sarebbe stato introdotto già nel 2024, quindi si tratta comunque di una situazione transitoria. E sia a Toronto sia a Montreal sarà decisiva la performance dei giocatori canadesi, perché abbiamo notato che nel corso delle ultime stagioni ciò che fa davvero la differenza al botteghino sono i giocatori di casa, mentre fino alla fine del decennio scorso era invece più la presenza delle star internazionali come Federer e Nadal a catalizzare la presenza degli spettatori.
Inoltre dovremo creare tutta una nuova strategia per avere una buona copertura media durante un torneo che si svolge durante la seconda settimana delle Olimpiadi, abbiamo preso in considerazione tutti questi fattori nel budget 2024 che stiamo finalizzando. Da Toronto mi confermano che verrà allestito anche il secondo anello del campo centrale, che di solito veniva costruito solamente in occasione del torneo maschile, e questo è il primo passo nella direzione giusta, e speriamo che Bianca Andreescu riesca a giocare come quando è riuscita a portare a casa il trofeo.
Tuttavia è innegabile che negli anni in cui la WTA è a Toronto e l’ATP è a Montreal gli incassi complessivi di Tennis Canada dal torneo sono più bassi, e il 2024 rappresenterà una sfida in questo senso.