Sarà Varaždin la sede del match di qualificazione alle Davis Cup Finals, che si disputerà nel weekend del 3 e 4 febbraio 2024 tra la Croazia, squadra ospitante, ed il Belgio: la squadra vincitrice accederà alla fase a gironi di settembre (già confermate tre delle quattro sedi dei gironi, Bologna, Valencia e Manchester, la quarta sede sarà stabilita proprio in occasione dei Qualifiers di febbraio).
La Croazia spera nel classico “non c’è due senza tre”, dato che nelle due occasioni precedenti in cui si è giocato all’Arena di Varaždin la nazione di casa ha sempre vinto. La prima volta nel 2010 contro l’Ecuador, sconfitto 5-0 nel match di primo turno del World Group, la seconda nel 2018, l’anno del secondo trionfo croato in Davis, con Cilic e soci che si imposero per 3-1 sul Kazakistan. Ma il proverbio vale anche per le sfide contro il Belgio, dato che anche in questo caso i precedenti dicono 2-0 a favore della nazionale balcanica, che si è imposta per 3-2 sia a Fiume nel 2004 che a Liegi nel 2016.
Se però in casa belga pare che l’unico problema per il capitano non giocatore Steve Darcis sarà molto probabilmente solo quello di scegliere il secondo singolarista tra Bergs, De Loore e Coppejans, dato che difficilmente si priverà dell’esperienza e del talento del veterano Goffin in singolare ed in doppio può contare sui solidi ed affiatati Gille e Vliegen, in casa croata le cose sono al momento ben più complicate.
Perché prima dei giocatori, bisogna scegliere… chi li sceglierà, dato che Vedran Martic ha comunicato di non voler rinnovare il mandato di selezionatore, scaduto al termine di questa stagione. “Ho molti impegni, sia nel tennis che nella mia vita privata, e ho valutato che non posso più dedicarmi completamente alla squadra nazionale. E non posso accettare un nuovo incarico sapendo a priori che non potrò svolgerlo al meglio delle mie possibilità” ha dichiarato l’allenatore croato – coach di Khachanov – che lascia il ruolo di selezionatore della nazionale maschile croata dopo un quadriennio ricco di soddisfazioni: una finale (2021) e una semifinale (2022) in Coppa Davis e le due medaglie olimpiche a Tokyo nella finale tutta croata del doppio maschile: l’oro a Pavic e Mektic, l’argento a Cilic e Dodig.
E non è che la Federtennis croata abbia ancora molto tempo per scegliere il successore di Martic (il quale ha comunicato la sua decisione quasi un mese fa), considerando che il termine per le convocazioni per la sfida contro il Belgio è il 5 gennaio. Una volta nominato, il nuovo capitano croato avrà perciò pochi giorni per decidere i primi cinque convocati del suo mandato. In teoria, guardando i risultati 2023 ed il ranking ATP, i singolaristi titolari dovrebbero essere Borna Coric e Borna Gojo, ma non va dimenticato che a gennaio – dopo un anno di stop a causa dell’operazione al ginocchio – torna in campo un “mostro sacro” come Marin Cilic. Nel doppio, invece, come al solito c’è l’imbarazzo della scelta tra tre assi della specialità come Dodig, Pavic e Mektic, anche se il 38enne di Medjugorje, dall’alto della seconda posizione nel ranking mondiale e della sua esperienza nella competizione (ha esordito nel 2002 con la Bosnia Erzegovina, dal 2010 gioca per la Croazia), al momento si fa preferire.