Il 18 dicembre 2023, sulla carta, è un giorno come tanti. Nel mondo del tennis soprattutto. Si scaldano i motori in vista della stagione che verrà, con i giocatori che si allenano, si rilassano o iniziano a capire quando andare in Australia per il primo Slam dell’anno. Un periodo di transizione…almeno per chi può permetterselo. Perché se i top player hanno la possibilità di stare tranquilli e concentrarsi sul 2024, chi alberga fuori dai primi 200 e anche più giù l’Australian Open lo vedrà solo in televisione, e continua dunque a giocare. Gli unici tornei ancora in funzione in questo periodo sono i futures dell’ITF, come quello di categoria M15 che si gioca a Monastir, in Tunisia. E proprio questo torneo ha visto una storia ai limiti dell’incredibile, di quelle che solo il circuito minore può regalare.
Christoph Negritu, tedesco n.677 al mondo, è stato tra i maggiori protagonisti del torneo tunisino, raggiugendo la finale sia in singolare che in doppio. Fino a qui tutto bene…se non fosse che nella giornata di martedì 18 dicembre, appunto, ha disputato 6 incontri, tre di singolare e tre di doppio. Ha iniziato battendo ai quarti di finale la tds n.4 Bertrand per 6-2 6-1, poi ha rimontato in semifinale il n.999 Zhu con il punteggio di 3-6 6-1 6-2 per approdare in finale. Lì non c’è stata storia, con il match vinto facilmente dal n.1 del seeding Omni Kumar con un doppio 6-1, approfittando anche della stanchezza di Negritu.
Christoph infatti, in coppia proprio con Zhu, da lui battuto in semifinale, martedì ha dovuto partire dai quarti anche in doppio. Hanno battuto per primi i fratelli Sakellaridis, in una partita non facile, per 4-6 6-2 10-5, per poi prendere facilmente il largo nella semifinale vinta 6-2 6-0 su Bourgois/Tessa. Purtroppo per loro, come nel singolare, la finale è stata senza storia, finita con il ritiro di Negritu/Zhu a favore di Donski/Pereira, avanti 6-2 2-1 e con solo quella partita giocata. Già, giocare una sola partita nello stesso giorno non sempre è la normalità, e può trasformarsi in un vantaggio. Morale della favola? Una giornata da stakanovista, per il povero Negritu, che ha passato praticamente 14 ore su un campo da tennis, è fruttata 16 punti in singolare e doppio, con un totale di 2753 euro in più sul conto in banca. L’aver scalato 27 posizioni nel ranking rende questo 18 dicembre una giornata certamente indimenticabile, sia con lati positivi che negativi, per Negritu.