I campioni olimpici in carica Mektić e Pavić partono da separati in Australia proprio nell’anno Olimpico. Obiettivo ATP Finals per Simone Bolelli ed Andrea Vavassori.
Sottovalutato e sminuito, spesso relegato nei tornei in orari e campi secondari, a volte criticato da chi la ritiene una specialità destinata ormai a giocatori di terza fascia o comunque sul viale del tramonto sportivo, il doppio in realtà conserva ancora oggi un certo fascino, soprattutto nei tornei del Grand Slam e nei Masters 1000, ancor di più se giocato a livello di Nazionale, in Coppa Davis o ai Giochi Olimpici. Con il nuovo formato della Davis il doppio ormai ha un peso cospicuo sull’esito finale di una sfida; nel medagliere olimpico un oro in doppio ha lo stesso valore numerico di un oro in singolare (non a caso Federer nel 2008 e Nadal 2016 sono stati campioni olimpici in doppio).
Chi si divide tra singolare e doppio: sguardo al passato
Nel tennis moderno è sempre più raro trovare giocatori che riescano a stabilizzarsi nella top 50 in entrambe le specialità. Tutto il contrario di quanto accadeva spesso nel passato, in cui per esempio John McEnroe fu in grado di aggiungere ai suoi 7 titoli Grand Slam di singolare anche 9 titoli di doppio, 5 Wimbledon (’79 – ’81 – ’83 – ’84 e ’92) e 4 US Open (’79 – ’81 – ’83 e ’89), tutti in coppia con il fedelissimo Peter Fleming fatta eccezione per l’ultimo Wimbledon con Michael Stich e l’ultimo US Open con l’australiano Woodforde.
Russi e australliani ci provano ancora
Attualmente l’unico caso di coppia formata da giocatori top 50, o quasi, in entrambe le specialità è rappresentato da Rublev (5° in singolare e 46° in doppio) e Khachanov (15° e 58° in doppio); i due russi solitamente assieme non giocano gli Slam, ma nel 2023 hanno vinto l’ATP1000 di Madrid oltre a tre ottavi di finale raggiunti negli ATP 1000 di Bercy, Shanghai e Cincinnati.
Ci sono poi Rinky Hijikata, n°23 in doppio e n° 71 in singolare, e Jason Kubler, 30° in doppio e 102° in singolare, vincitori a sorpresa, poiché iscritti con una wild card, dell’Australian Open 2023. Anche se i due australiani non hanno però ottenuto altri significativi risultati nel corso della stagione, né tanto meno all’ATP Finals di doppio in cui hanno raccolto tre sconfitte in altrettanti incontri.
Ancora c’è Max Purcell, 35° in doppio e 45° in singolare, e Mackenzie McDonald, 71° doppio e 41° in singolare, che quest’anno sembra voglia frequentare più assiduamente il Tour di doppio insieme a Botic van de Zandschulp (50° in singolare ed 84° in doppio),l’olandese che l’anno scorso centrò la finale all’ATP1000 di Roma insieme però al connazionale Haase.
È da qualche giorno uscita la entry list dell’Australian Open (con due coppie azzurre al via), dalla quale si può già intuire quali saranno le coppie protagoniste della stagione 2024.
Le coppie più forti del 2023 si confermano quasi tutte per l’anno che verrà:
- Austin Krajicek – Ivan Dodig n° 1 del ranking, vincitori del Roland Garros 2023
- Rohan Bopanna – Matthew Ebden semifinalisti alle ATP Finals di Torino
- Rajeev Ram – Joe Salisbury vincitori dell’US Open 2023 e delle ATP Finals
- Marcel Granollers – Horacio Zeballos finalisti a Wimbledon ed alle ATP Finals
- Máximo González – Andrés Molteni vincitori a Cincinnati
- Jamie Murray – Michael Venus
- Hugo Nys – Jan Zieliński
- Kevin Krawietz – Tim Pütz
- Nathaniel Lammons – Jackson Withrow
- Sander Gillé – Joran Vliegen
- Rinky Hijikata – Jason Kubler vincitori Australian Open 2023
Tra le coppie “scoppiate” ci sono invece Neal Skupski e Wesley Koolhof che a sorpresa si separano dopo due anni e dopo il trionfo a Wimbledone la semifinale alle ATP Finals del 2023; nel 2024 il primo sarà in coppia con Santiago González, anch’egli semifinalista a Torino ma con Édouard Roger-Vasselin,mentre Koolhof si accompagnerà a Nikola Mektić.
Édouard Roger-Vasselin ritorna a giocare con il connazionale Nicolas Mahut, mentre l’altro francese Fabrice Martin è per il momento fermo ai box per un intervento al gomito. Altra novità per il 2024 Lloyd Glasspool lascia il finlandese Heliövaaraegiocherà con – Jean-Julien Rojer, che a sua volta si separa da Marcelo Arévalo.
I campioni olimpici, i croati Mektić e Pavić, si separano proprio nell’anno olimpico di Parigi 2024. Abbiamo già detto di Mektić, mentre Pavić farà coppia in Australiacon Marcelo Arévalo. Sarà curioso vedere in ottica Olimpiadi che scelte verranno fatte in casa Croazia e chi magari si affiancherà all’altro croato Dodig, attuale numero 2 del ranking.
Le 7 nuove coppie più interessanti del 2024 sono:
- Wesley Koolhof (8) e Nicola Mektić (43)
- Neal Skupski (9) e Santiago Gonzalez (11)
- Édouard Roger-Vasselin (11) e Nicolas Mahut (38)
- Jean Julien Roger (38) e Lloyd Glasspool (31)
- Marcelo Arévalo (19) e Mate Pavic (32)
- Harri Heliovara (29) e John Peers (39)
- Matwe Middelkoop (42) e Marcelo Melo (47)
Per l’Italia, Simone Bolelli ed Andrea Vavassori continueranno anche nel 2024 il progetto partito la scorsa stagione sull’erba olandese di s-Hertogenbosch. Nel 2023 per gli italiani 7 tornei con due finali in bacheca, ATP 500 di Halle (sconfitti da Melo/Peers) ed ATP 250 di Umago. Per la nuova stagione gli azzurri partiranno da Melbourne per poi continuare, presumibilmente, sulla terra rossa sudamericana fino al Sunshine Double di Indian Wells e Miami, con l’obiettivo dichiarato di giocare innanzi tutto con continuità insieme e puntare, perché no, alle ATP Finals di specialità.
Luca Franzese