Gael Monfils è pronto per un’altra stagione nel circuito professionistico, la sua 21esima dall’esordio nel 2003. Non è stato un anno facile per il francese, come lui stesso ha accennato, ma tra alti e bassi è arrivato anche un titolo importante, a Stoccolma contro Kotov. Nonostante i 37 anni, gli acciacchi, e un rendimento altalenante, l’ex numero 6 del mondo è ancora follemente innamorato di questo sport.
“La realtà è che amo questo sport. Mi piace molto stare su un campo da tennis. È qualcosa che non posso negare, è semplicemente incredibile essere lì in campo. Ho avuto un paio di momenti in cui ho avuto conversazioni difficili con Nicolas (Lamperin) ed Elina (Svitolina), ma sono felice di tutto quello che ho fatto”, ha detto Gael Monfils in un’intervista a Stuff NZ . Il francese ha da poco riportato un infortunio alla caviglia in una partita di esibizione dell’UTS. Nonostante lo spavento è confermata la sua presenza all’ATP 250 di Auckland, il suo primo torneo dell’anno.
“Sono felice nella mia vita, non ho bisogno di nient’altro. Voglio solo godermela e immagino che Nicolas ed Elina abbiano usato parole guiste per spingermi a continuare. Dentro di me la verità è che non voglio fermarmi, ma ovviamente è più difficile viaggiare e fare sacrifici. Ho ancora quel piccolo fuoco e questo mi aiuta ad andare avanti”, spiega il francese, che cerca di non pensare troppo alla sua età. “Sento i 37 anni. Quando gioco sto abbastanza bene, ma non mentirò, è più difficile recuperare. Devo fare una riabilitazione diversa. Devo lavorare in modo diverso con la mia forma fisica, ma cerco di renderlo solo un numero”.
Monfils non sarà solo ad Auckland. Oltre al torneo maschile, la città neozelandese ospita quello femminile, nel quale gareggerà Elina Svitolina: “La parte positiva è che possiamo stare più tempo insieme, soprattutto adesso con nostra figlia, è molto più facile, ma porta più stress perché vogliamo sempre che l’altro giochi bene. È come se stessi giocando a due giochi invece che a uno. È di grande aiuto per entrambi. Abbiamo un grande supporto e possiamo fidarci l’uno dell’altro”.
L’ultima volta che il parigino ha giocato nel torneo di Auckland è stato nel 2013, anno in cui ha battuto Tommy Haas ai quarti in uno scontro strepitoso: “Ho avuto la stessa situazione a Stoccolma, vincendo dopo 12 anni. Mi fa sentire vecchio, ma felice che la gente ricordi. Non voglio che se lo ricordino, voglio dimostrare loro che sono ancora qui, che quando arriverò potrò vincere, come ho fatto a Stoccolma. Mi preparerò per arrivare in buona forma e sfidare i migliori”.