La mattinata australiana si era aperta con le vittorie di Swiatek, Collins, Kasatkina, Kasatkina e sopratutto delle due italiane Elisabetta Cocciaretto e Martina Trevisan che hanno raggiunto Jasmine Paolini nel novero delle tenniste qualificate al secondo turno. Il resto del programma ha continuato ad offrire ottimi match. L’attenzione di tutti era focalizzata sul big match tra la finalista della scorsa stagione Elena Rybakina che ha dovuto faticare per avere la meglio su Karolina Pliskova.
Festeggia con una vittoria il ritorno a livello Slam la britannica Emma Raducanu, mentre continuano il loro periodo positivo la lettone Ostapenko e la statunitense Emma Navarro, vincitrici la scorsa settimana ad Adelaide e Hobart. Tutto facile per Jessica Pegula, mentre salutano all’esordio la testa di serie numero 22 Sorana Cirstea e la numero 29 Zhu Lin.
[3] E. Rybakina b. Ka. Pliskova 7-6(6) 6-4
Tutti in campo tranne una! E’ cominciato in ritardo il primo turno di Elena Rybakina all’Australian Open. Ne ha giovato Karolina Pliskova prima di farsi intrappolare dai soliti momenti negativi che l’hanno avvolta e portata lontana lentamente da Melbourne. Passa il turno la kazaka che vince 7-6(6) 6-4 in 1ora e 34’, ma tira un sospiro di sollievo per i tre setpoint falliti dalla ceca nel tiebreak del primo set entrambi sul suo servizio. Rybakina deve carburare, mentre Pliskova come al solito si getta via senza un preciso motivo. Otto punti in fila della ceca danno il via alla gara. Avanti di un break, Karolina subisce la reazione della kazaka per una sfida rimessa subito sui binari della parità . Per tutto il primo set, la ceca tiene alte le percentuali con la prima di servizio, ma con la seconda arriva qualche grattacapo per merito dell’incisività in risposta di Rybakina. Si arriva al tie-break con tante attenzioni e il tifo a favore della n. 38. Parte male la kazaka che mette sul fondo un dritto velleitario. Pliskova è perfetta al servizio e riesce a gestire il vantaggio. Rybakina è molto fallosa e si ritrova ben presto sotto di due minibreak. La ceca quando è in posizione di vantaggio non è mai lucidissima. Perde subito un minibreak e poi dietro l’angolo c’è la fuga sul 6-3 con doppio minibreak a favore. La ceca si immobilizza sul più bello quando il set sembra pressocchè ipotecato. Pesano gli errori di Pliskova vero, ma va dato merito alla kazaka di aver alzato il livello del suo tennis nel momento decisivo dell’incontro. Poi l’episodio chiave arriva sul 6-5 quando un dritto di Rybakina resta in campo per 1mm sulla riga esterna. Colpo di fortuna, ma su quel millimetro rimane la mente di Pliskova che senza batter ciglio perde il tie-break subendo un parziale di 5-0. Poi si fa tutto complicato: la kazaka piazza il break nel terzo set e da quel momento i turni di servizio si susseguono senza colpi di scena. Rybakina ha un primo matchpoint nel nono game, cancellato dal servizio di Pliskova, mentre sale 40-0 chiudendo al quarto tentativo con un dritto
[11] J. Ostapenko b. [WC] K. Birrell 7-6(5) 6-1
Un solo break subito, ma niente di grave per la lettona Jelena Ostapenko che comincia nei migliori dei modi il suo cammino a Melbourne battendo 7-6(5) 6-1 in 1ora e 42’. Molto fallosa l’australiana al servizio specie nel primo set in cui commette 5 doppi falli. Fioccano le palle break: ben sedici, solo due delle quali sfruttate, una a testa da entrambe. Ostapenko va a servire per il set, ma, come spesso le capita, si prende una pausa e deve giocarsi tutto nel tie-break. Vita facile nel secondo parziale in cui dimostra un ottimo stato di forma.
E. Raducanu b. S. Rogers 6-3 6-2
Bentornata Emma! Raducanu rientra e dopo tante tribolazioni si gode il successo. In un’ora e 17’ senza grandi affanni ha la meglio su Shelby Rogers per 6-3 6-2.
Poco da fare per la statunitense che di fronte ha trovato una giocatrice solida, desiderosa di ritrovare il ritmo partita. Raducanu ha portato a casa il 90% di punti con la prima, con Rogers che, invece, fa tanta fatica a portare punti specie con la seconda.
Una dolce notizia per il tennis, Raducanu c’è e ora avrà un test alla sua portata con la cinese Y. Wang.
[27] E. Navarro b. Xiy. Wang 6-1 6-7(5) 7-5
La statunitense Emma Navarro prosegue il suo momento positivo sul cemento e avanza in tabellone battendo la cinese Xiyu Wang 6-1 6-7(5) 7-5 in 2ore e 35’. La resistenza della cinese è andata oltre ogni aspettativa e ha messo in crisi la n. 26 del ranking incapace nello sfruttare i momenti suoi favorevoli incontrati per strada. Dopo aver dominato il primo set, è costretta a recuperare un break nel secondo set, prima di incappare in un brutto tie-break in cui ha confezionato un doppio fallo e tanti errori che l’hanno obbligata a passare dal terzo set per il lasciapassare finale. Wang ha la grande chance nel settimo game ma non riesce a concretizzare le due palle break consecutive avute. Navarro a quel punto piazza un parziale di 8-2 che la manda a servire per il match. Braccino per la statunitense che subisce il controbreak e poi nel decimo game non sfrutta il matchpoint in suo favore. Ma siamo ai titoli di coda: Wang va in affanno anche nel dodicesimo game. Offre tre matchpoint consecutivi, l’ultimo dei quali sfruttato da Navarro che adesso affronterà al secondo turno l’azzurra Elisabetta Cocciaretto.
O. Dodin b. [29] L. Zhu 6-4 6-3
Parla francese la sorpresa di giornata e la firma è di Ocean Dodin che vince 6-4 6-3 in 1ora e 32’. Francese micidiale con la prima di servizio con cui ottiene l’86% dei punti, mentre Zhu non riesce mai a entrare in partita. La faccenda si complica soprattutto sui suoi turni di servizio con la cinese che non sfrutta ben otto palle break costruite nel corso del match. Per la n. 96 del ranking adesso la sfida con l’azzurra Martina Trevisan.
Y. Wang b. [22] S. Cirstea 0-6 7-5 6-2
Cade la testa di serie n. 22 Sorana Cirstea e il tonfo è di quelli che ti fanno interrogare sui risvolti psicologici di questo sport. Avanti 6-0 3-0 la rumena è stata capace di subire la rimonta e di crollare nel secondo set. Davvero incredibile il calo di Cirstea eliminata da Yafan Wang, n. 94, 0-6 7-5 6-2 in 1ora e 58’.
[5] J. Pegula b. [Q] R. Marino 6-2 6-4
Fila liscio il match di esordio dell’edizione 2024 dell’Australian Open di Jessica Pegula. La tennista statunitense impiega poco più di un’ora per avere la meglio sulla qualificata canadese Rebecca Marino. La statunitense ha avuto il controllo della partita sin dal break piazzato nel corso del terzo gioco. La numero 5 WTA continua a gestire senza problemi i propri turni di servizi e breakka nuovamente Marino per il 6-2 che decide il primo set. Pegula cede solo 4 giochi al servizio, mentre Marino sbaglia veramente tanto e paga la bassissima percentuale di prime messe in campo (solo il 28%). Marino ha nel servizio e dritto i suoi migliori colpi, ma le prime latitano e i colpi funzionano solo da fermo. Tuttavia, la canadese ha il merito di non mollare. Sotto di un break anche nel secondo set, trova il modo di riagganciare la tennista di Buffalo. Mai dare per vinta Pegula. La statunitense strappa immediatamente il servizio a Marino e poco dopo porta a casa la partita. A fare la differenza i molti errori gratuiti della canadese, 30 Marino e 18 Pegula, a parità di vincenti messi a segno (12). Al secondo turno la statunitense affronterà la francese Burel.
A. Tomljanovic b. P. Martic 7-6 (3) 4-6 6-4
Arriva un altro sorriso per il tennis australiano al femminile. Dopo Storm Hunter si qualifica al secondo turno anche la trentenne Ajla Tomljanovic scivolata al numero 271 del ranking. La tennista di casa emerge al termine di una battaglia durata quasi tre ore contro la croata Petra Martic. Partita caratterizzata dai tanti break, ben 14 in 32 giochi e dalle tante occasioni per entrambe le giocatrici. Nel primo set, Tomljanovic si trova per ben due volte a servire per il set ma in entrambe le occasioni subisce il break, sciupando anche due set point. Il tie-break, tuttavia, vede l’australiana scappare subito via e conquistare il set. L’inizio del secondo set è da incubo con 5 break in sei giochi, avanti 4-2 la croata Martic riesce a registrare il servizio e rimandare tutto al set decisivo. Il terzo set è folle. Tomljanovic parte male e si trova sul 4-1 sotto di due break. Da lì parte la rimonta, Martic subisce tre break consecutivi, conquistando invece solo due punti sul servizio dell’australiana che si aggiudica la contesa per 6-4.
GLI ALTRI MATCH – Avanza la testa di serie numero 12 Zheng Qinwen che supera in rimonta dopo due ore e venti minuti la statunitense Krueger. Per la cinese al secondo turno ci sarĂ la britannica Katie Boulter che ha sconfitto per 7-5 7-6 (1) la cinese Yuan. Sorride la francese Burel che in un’ora e sette minuti regola la serba Krunic 6-4 6-1. Pochi problemi anche per la russa Blinkova che annulla le quattro palle break concesse e regola senza problemi la spagnola Bucsa 6-2 6-4. Per la russa al secondo turno la sfida con Rybakina.
Con la collaborazione di Paolo Pinto