M. Trevisan b. [Q] R. Zarazua 4-6 6-4 6-2
Martina Trevisan soffre più del previsto ma alla fine batte in rimonta la qualificata messicana Renata Zarazua (26 anni, numero 97 del ranking WTA e alla seconda presenza in carriera in un torneo del Grande Slam dopo quella al Roland Garros del 2020) con il punteggio di 4-6 6-4 6-2 in 2 ore e 49 minuti di gioco. Un match contrassegnato da un forte vento nel quale Martina si è trovata in svantaggio per 4-6 1-3 prima di cambiare completamente marcia sia a livello tennistico che agonistico, mettendo in mostra le sue doti di grande lottatrice e di giocatrice a tutto campo. La numero 59 della classifica mondiale- che nel terzo parziale ha chiesto un paio di volte l’intervento del trainer per un problema alla gamba sinistra– col passare dei minuti ha ritrovato fiducia nei suoi colpi e dalla metà del secondo set in poi ha dato spettacolo con splendidi dritti anomali alternati ad attacchi in controtempo chiudendo l’incontro con un parziale di 11 game a 3. Trevisan al secondo turno affronterà la vincente della partita tra la testa di serie numero 29 Zhu e la francese Dodin.
LA CRONACA DELLA PARTITA
Primo set: Martina regala il set all’avversaria con un game disastroso
E’ una giornata ventosa a Melbourne e le due giocatrici escono dai blocchi di partenza con grande circospezione, cercando traiettorie sicure e tenendosi il più lontano possibile dalle righe. I servizi dominano un set non esattamente indimenticabile: 80% di prime palle in campo per Zarazua (che vince oltretutto quasi tutti i punti con la seconda, 4 su 6) e 82% per Trevisan, ma è oggettivamente alto anche il numero di errori gratuiti, 14 per la messicana, 16 per l’italiana. Non è la giornata più semplice dell’anno per giocare a tennis e i colpi leggeri delle due protagoniste vengono in qualche modo travolti dalle condizioni atmosferiche. Trevisan dopo la prima fase interlocutoria di partita sembra però voler cambiare marcia e mette in mostra una parte del suo repertorio a tutto campo: qualche slice di rovescio, un paio di chop di dritto e una serie di attacchi in controtempo. Queste soluzioni non producono un vantaggio nel punteggio (che segue l’ordine dei servizi) e infatti Martina non riesce a procurarsi nemmeno una palla break e, anzi, chiamata a servire rimanere nel set sul 4 a 5, si mette nei pasticci quando sul 15-0 sbaglia una comodissima volèe di dritto a campo aperto dopo aver costruito il miglior punto della sua partita. Trevisan, col pensiero ancora a quella facile volèe alta, si ritrova in pochi secondi sul 15-40 ma riesce ad annullare i due set point consecutivi (sul primo un regalo messicano, sul secondo un bel dritto lungolinea di Martina): il suo game disastroso non è però ancora purtroppo terminato- perché col vento la tensione diventa angoscia- e altri due errori gratuiti regalano il set a Zarazua (6-4 in 46 minuti).
Secondo set: Trevisan recupera, si esalta nella lotta e porta la partita al terzo set
Zarazua si porta subito in vantaggio anche nel secondo set (2-0), allungando a quattro giochi consecutivi il parziale con il quale aveva chiuso il primo set: Martina è in confusione ma la messicana per la prima volta nel match sembra- improvvisamente- sentire tutta la pressione dell’evento (seconda presenza in un torneo dello slam in tutta la carriera) e concede un paio di errori gratuiti. Trevisan finalmente mette a segno il primo break dell’incontro grazie ad uno splendido dritto vincente: l’entusiasmo italiano si spegne però in pochi minuti perché una Martina frenetica perde nuovamente la battuta (3-1 Zarazua). La messicana, accompagnata punto dopo punto dalla torcida messicana del campo 8, è troppo passiva nello scambio e si limita a palleggiare senza correre rischi mentre Trevisan prova a cambiare la partita mettendo sul piatto tutte le variazioni possibili, anche se a volte in maniera un po’ disordinata: questo disordine e questa aggressività però sembrano funzionare (15 vincenti nel solo secondo set) e col passare dei minuti l’italiana prende fiducia, ritrova finalmente il dritto anomalo mancino e riesce in qualche modo a trovare uno spiraglio nel muro messicano. Martina come al solito si esalta nella lotta e nella bagarre e infatti mette immediatamente a segno un altro controbreak (2-3) e nel game successivo tiene il servizio dopo aver annullato due palle del 2-4 riaggacciando la rivale sul 3 pari. Il nono game- a conti fatti quello decisivo- si apre col miglior colpo di tutto il match: Trevisan si porta sullo 0-15 con una deliziosa demivolèe vincente di dritto, il trampolino di lancio perfetto per l’ennesimo break di questo secondo parziale. L’italiana strappa la battuta a 15 all’avversaria e nel gioco successivo tiene il servizio con freddezza portando la partita al terzo e decisivo set.
Terzo set: Martina scappa subito nel punteggio e non si volta più indietro
Trevisan, finalmente tranquillizzata dal punteggio e dal ritmo del suo tennis, breakka immediatamente l’avversaria nel game di apertura prima però di distrarsi nel gioco successivo e di concedere il controbreak (1 pari). Non è però più il momento della bagarre e Martina prende definitivamente il controllo della partita con un parziale di quattro game consecutivi (5-1) lasciando finalmente andare il braccio. Il piano partita di Zarazua non cambia e la messicana continua a cercare di allungare gli scambi tentando di indurre la rivale all’errore: Trevisan però ha aumentato i giri del proprio motore e quando attacca non lascia scampo alla messicana, giocando uno schiaffo al volo più bello dell’altro. Martina nonostante il vantaggio nel punteggio chiede un paio di volte l’intervento del fisioterapista per un problema alla gamba sinistra (da valutare in vista del prossimo turno) e la seconda pausa forzata arriva addirittura prima di servire per il match, una pausa molto lunga che raffredda infatti l’italiana, costretta ad annullare tre palle break alla ripresa del gioco prima di chiudere l’incontro al secondo match point.
E. Cocciaretto b. [Q] L. Sun 6-1 7-5 (Diego Tripodi)
Due set totalmente diversi tra loro, ma con una Elisabetta Cocciaretto sempre concentrata e dentro la partita. Memore del clamoroso scivolone di Hobart, la tennista nata ad Ancona non cade nell’errore di sottovalutare la svizzera di origini neozelandesi Lulu Sun e in 1 h e 12’ vince 6-1 7-5.
Primo set: Cocciaretto sfrutta gli errori di Sun e vince agevolmente il parziale
È una mattinata piuttosto calda (30 gradi) e ventosa sul campo 6 a Melbourne: si affrontano due tenniste coetanee (entrambe classe 2001) ma divise da ben 133 posizioni in classifica (no.66 Cocciaretto e no.193 Sun). La marchigiana parte leggermente contratta e si trova costretta ad annullare due palle break nel terzo gioco; nei game successivi però, emergono tutte le insicurezze della svizzera, che macina una serie di errori non forzati, in particolare con il dritto. Cocciaretto compie alcune ottime difese e quando c’è da spingere sulla debole seconda dell’avversaria non si fa pregare: in neanche mezz’ora chiude il set 6-1
Secondo set: Sun cresce notevolmente ma sul 5-5 subisce il break dell’azzurra
È un’altra Sun quella che scende in campo nel secondo set: molto più precisa con il dritto e più solida al servizio. La partita scorre veloce, con entrambe le tenniste che tengono agevolmente i propri turni di battuta. Cocciaretto ha percentuali al servizio simili al primo set (71 % di prime in campo in entrambi i parziali) e riesce a reagire anche al primo momento di difficoltà: nel decimo game si ritrova 0-30 con la svizzera a due punti dal set, ma è brava ad infilare un paio di ottime prime e, grazie anche agli errori dell’avversaria, tiene la battuta. L’undicesimo game è quello decisivo: un paio di errori non forzati di Sun uniti ad una ritrovata aggressività in risposta di Cocciaretto consentono all’azzura di effettuare il break decisivo. Nel servire per il match la numero 66 WTA non trema e grazie anche alla prima di servizio vince la partita.
Per la prima volta al secondo turno degli Austalian Open, a Cocciaretto servirà sicuramente una prestazione di livello superiore per battere la vincente della sfida tra Emma Navarro (vincitrice del WTA 250 di Hobart e no.27 WTA) e Wang Xiyu (no. 60 WTA).