Cadono le stelle nella serata di Melbourne. Al secondo turno eliminate una dopo l’altra prima l’ex campionessa US Open Emma Raducanu, battuta dalla cinese Yafan Wang, e poi l’ex campionessa di Wimbledon Elena Rybakina batta dalla russa Anna Blinkova, entrambi i match tiratissimi fino al terzo set. Ma quello che ovviamente spicca tra i due e quello con protagoniste le due tenniste dell’Est-Europa. Una sfida da due ore e 48 minuti già entrata nella classifica di match dell’anno.
A. Blinkova b. [3] E. Rybakina 6-4 4-6 7-6(20)
Il secondo turno dell’Australian Open tra Elena Rybakina e Anna Blinkova non è altro che la manifestazione pratica dell’affermazione “il tennis si decide in pochi punti”. Un match equilibratissimo che non sembrava voler trovare fine si conclude con un super-tiebreak interminabile da 42 punti, con 13 match point totali annullati (così ripartiti: 6 Rybakina, 7 Blinkova più i 2 nel dodicesimo game; totale 15), il più lungo della storia a livello Slam tra le donne. La solidità da fondo di Rybakina alla fine finisce per cedere e la n.57 del mondo riesce a spuntarla 6-4 4-6 7-6(20). Per la moscovita è la quarta volta che raggiunge il terzo turno di uno Slam, la prima a Melbourne. Ora se la vedrà con una ben più riposata Paolini.
La 24enne finalista lo scorso anno è stata brava a chiudere con decisione il secondo set per equilibrare il match nonostante anche lì fosse partita in svantaggio, e poi nel parziale decisivo sembrava aver finalmente trovato la possibilità di spuntarla. Tuttavia la 25enne Blinkova è rimasta sempre presente nel match e ha la prima chance per chiudere il match al servizio 6-5, annullata con un calibratissimo rovescio incrociato di Rybakina, poi Blinkova fa e disfa con il dritto sciupando un altro match point. E quando la kazaka si procura la palla per andare al tie-break la russa si scioglie come neve trasferita sulle coste australiane commettendo un dolorosissimo doppio fallo di lunghezza.
Il super-tiebreak a 10 punti inizia con una successione di alti e bassi quando si alternano gran bei colpi e qualche errore di troppo (come un altro doppio fallo di Blinkova e i due gratuiti con i due fondamentali sui due set point). Fatto sta che la numero 57 del mondo con un dritto in corsa spettacolare si porta avanti 9-7 ma sarà solo l’inizio di una serie di chance non sfruttate, non senza qualche responsabilità da parte sua. Poi, allo scoccare delle 2 ore e 30 di gioco arriva la prima chance anche per Rybakina, accolta da un’ovazione del pubblico, per giunta col favore del servizio. Scambio geometrico ad alta intensità: se lo aggiudica Blinkova con tanta tigna e decisione. In modo simile se ne va anche il secondo match point. Il servizio rivitalizza Rybakina, ma a questo punto sarà un susseguirsi di occasionissime da una parte e dall’altra con tanti punti memorabili (da vedere e rivedere la sfida a rete vinta da Blinkova per annullare il match point che ha portato al cambio campo del 18-18), finché Blinkova non riesce a mettere la testa avanti con merito e chiudere 22 punti a 20.
Y. Wang b. E. Raducanu 6-4 4-6 6-4
La 29enne Yafan Wang, cinese n.94 del mondo, per la prima volta arriva al terzo turno di uno Slam mostrando un grandissimo tennis propositivo e lineare, cercando sempre di mettere sotto pressione l’avversaria. Emma Raducanu ha resistito con grande carisma e vigore ma è andata via via spegnendosi nel set decisivo, dopo il grande forzo per rimettere in piedi il match. Tutto sommato segnali più che incoraggianti per la britannica, i colpi sotto la ruggine ci sono ancora.
Yafan Wang comincia bene il match trovando subito il break nel corso del terzo game del primo set. Malgrado serva solo il 58% di prime palle, perde un solo punto con la prima di servizio. Raducanu carbura lentamente ed è sempre in difficoltà nei suoi turni di battuta: riperde il servizio nel settimo game trovandosi sotto di due break.
La britannica accorcia le distanze con la n. 94 WTA che riesce a chiudere comunque in suo favore il primo parziale, 6-3. A far la differenza sono i suoi 15 errori non forzati.
Cambia il copione nel secondo parziale con Raducanu molto più incisiva al servizio e con la percentuale di prime palle che sale al 74%. Perde subito il servizio, riesce a cancellare altre due palle break nel terzo game e cambia passo ottenendo il break nel quarto game alla quinta chance.
Il finale di set è rocambolesco: Raducanu sale 5-3 ma non chiude malgrado i due setpoint consecutivi a suo favore. Wang sale 40-15 ma fallisce l’aggancio e la britannica chiude 6-4. Nel terzo set perde il servizio in avvio la n.296 del mondo e quel break si rivelerà fatale, nonostante qualche tentativo immediato di riacciuffare Wang, sempre attenta a tenere il vantaggio. Ora sarà derby cinese contro Q. Zheng.
C. Burel b. [5] J. Pegula 6-4 6-2
Jessica Pegula saluta anzitempo l’Australian Open. La testa di serie n. 5 perde da Clara Burel 6-4 6-2 in un’ora e 12′. Serataccia per l’americana che aveva anche saputo reagire in avvio di secondo set strappando subito il servizio alla sua avversaria. Ma sei giochi in fila della francese hanno archiviato la pratica.
Ben 31 errori per l’americana e soli 9 vincenti, mentre la francese chiude con 17 positivi e 26 errori gratuiti. Pegula in sofferenza con la prima di servizio con la quale ottiene solo il 60% dei punti. Break e controbreak in apertura, poi è nel decimo game che le cose cambiano con il secondo setpoint che indirizza la gara. Nel secondo set 2-0 per Pegula ma non basta, l’americana sbaglia tanto, non è concentrata a sufficienza per porre fine al fiume francese. Per Burel derby francese con Dodin.
S. Stephens b. [14] D. Kasatkina 4-6 6-3 6-3
Sloane Stephens supera in rimonta Daria Kasatkina, testa di serie n. 14 del seeding. L’americana vince 4-6 6-3 6-3 in due ore e 8′. Entrambe molto fallose, chiudono con 36 errori per la statunitense e 42 per Kasatkina. L’avvio è tutto della n. 13 WTA che sale rapidamente 3-1 grazie anche a tre palle break cancellate nel secondo e nel quarto turno. Kasatkina rischia di salire 4-1 ma non sfrutta due chances per il doppio break.
Chiude 6-4 al primo setpoint. Poi la gara cambia direzione quando la russa non sfrutta quattro palle break, tre consecutive, nel terzo gioco. Passaggio a vuoto che paga nel sesto game quando cede il servizio. Kasatkina non riesce a rientrare in partita nel settimo gioco e deve arrendersi 6-3. Nel terzo e decisivo set, l’americana fa la partita, con ben 14 errori della russa. Ottiene subito il primo break e sale 5-2 quando conquista il secondo del parziale. Kasatkina accorcia, ma poi riperde il servizio salutando Melbourne.
[12] Q. Zheng b. K. Boulter 6-3 6-3
Con un doppio e solido 6-3, la cinese Qinwen Zheng batte Katie Boulter e avanza in tabellone. Bastano 96′ per chiudere la pratica con la cinese che mostra grande solidità. Zheng ottiene subito il break in apertura di gara, ma è brava la britannica a rientrare in partita nel quarto gioco. Zheng infila un parziale di quattro giochi a uno e chiude il set 6-3. Nel secondo set è Boulter a strappare per prima il servizio alla sua avversaria nel quinto game, ma il controbreak è dietro l’angolo. Parziale di 10-1 e Zheng va a servire per il match. In un nono gioco infinito, la cinese annulla quattro palle break ma non sfrutta cinque matchpoint. Altre due palle break per Boulter prima della chiusura di Zheng che si regala il terzo turno dove affronterà la vincente della sfida tra Raducanu e Wang.
A. Kalinskaya b. A. Rus 6-1 7-5
Bastano 83′ alla tennista russa Anna Kalinskaya per raggiungere il terzo turno. Vince con il punteggio di 6-1 7-5 su Arantxa Rus.
Match a senso unico con la russa che ha avuto ben 14 palle break a disposizione, sei delle quali sfruttate al meglio. Hanno servito entrambe attorno all’80% di prime palle. Nel primo set sono tre i break a favore della russa che chiude 6-1. Nel secondo set, faccenda più equilibrata: Kalinskaya scappa via sul 4-1 dopo aver cancellato una palla del 3-2. Subisce il controbreak nel settimo game, ma riesce a salire 5-3 con matchpoint a favore. Rus inverte la tendenza e prolunga il match sino al dodicesimo game, quando, al secondo matchpoint, Kalinskaya chiude 7-5 e passa il turno. Ora per lei la sfida con Stephens.
L. Noskova b. M. Kessler 6-3 1-6 6-4
Rispetta il pronostico ma soffre Linda Noskova prima di battere McCartney Kessler 6-3 1-6 6-4 in un’ora e 53′. Contro la n. 206 WTA, la russa è molto imprecisa e fallosa e chiuderà con 27 vincenti e 32 errori non forzati. Occorrerà essere più precisi contro Iga Swiatek. Il break che decide il primo set arriva nel sesto game, poi Noskova chiude con serenità 6-3 al secondo setpoint.
La gara cambia volto nel secondo set quando, dopo un game combattutissimo la russa perde il servizio nel secondo gioco. Arriva anche un secondo break nel sesto gioco per un set vinto 6-1 da Kessler. Molto equilibrio nel terzo set: Noskova fallisce cinque palle break nell’ottavo gioco, prima di ottenere il break decisivo nel decimo game quando chiude al primo matchpoint 6-4.