Lorenzo Sonego è stato eliminato al secondo turno dell’Australian Open, battuto in quattro set dal numero 2 del mondo Carlos Alcaraz con il punteggio di 6-4 6-7(3) 6-3 7-6(3) in un match molto più equilibrato di quanto ci si potesse aspettare, nel quale Lorenzo ha buttato come sempre il cuore oltre l’ostacolo. Nel corso della conferenza stampa post-partita Sonego ha innanzitutto analizzato l’incontro e le condizioni di gioco: “All’inizio abbiamo fatto entrambi fatica a trovare il ritmo, pochissimi scambi, le condizioni col sole erano rapidissime, la palla volava. Poi dopo il primo set il livello si è alzato molto e col passare dei minuti la partita è entrata nel vivo ed è stata davvero intensa”.
L’italiano, che aveva battuto Alcaraz nell’unico precedente (Cincinnati 2021), ha parlato dei progressi del suo avversario nel corso degli ultimi due anni e mezzo e delle difficoltà di affrontare un campione del genere: “E’ un giocatore che ti aggredisce subito fin dalla risposta e quando ha tempo di caricare tutto il peso sulla palla ti fa davvero male, è bravissimo ad anticipare i colpi e a toglierti il tempo, specialmente col rovescio. Ti fa correre da un lato all’altro del campo, non ti fa respirare”.
E alla domanda di Vanni Gibertini di Ubitennis “E’ stata la partita in cui ti sei divertito di più tra quelle che hai perso?” Sonego risponde con un sorriso:
“Sicuramente mi sono goduto il gioco e l’atmosfera e sono molto felice della mia prestazione, ma in generale riesco a divertirmi anche quando perdo, se so che ho lasciato tutto quello che avevo sul campo, se so che la prestazione è stata una prestazione di qualità”
Ancora Gibertini: “Quali sono i tuoi obiettivi per quanto riguarda il 2024?”
Sonego: “Non ci siamo posti obiettivi precisi a livello di classifica: l’idea è quella di puntare a migliorare dal punto di vista tecnico, ho ancora margini di miglioramento, specialmente in risposta e col rovescio. Cercheremo di iscriverci ai tornei più competitivi, se l’obiettivo è quello di migliorare bisogna giocare grandi partite e le grandi partite si giocano nei tornei più difficili. Per questo adesso giocherò a Rotterdam e a Dubai”