È in pieno svolgimento la settima giornata all’Australian Open 2024, durante la quale si sta via via completando il quadro degli ottavi di finale. Si qualifica al turno successivo Carlos Alcaraz, n. 2 del seeding, che approfitta del ritiro dell’ostico cinese Juncheng Shang, vittima di un problema muscolare. Resta in corsa anche Hubert Hurkacz, uscito vincitore dal match contro Ugo Humbert, mentre prosegue il magic moment di Arthur Cazaux.
M. Kecmanovic b. T. Paul [14] 6-4 3-6 2-6 7-6 (7) 6-0
Seconda maratona vinta da Miomir Kecmanovic dopo quella al secondo turno contro il tedesco Jan-Lennard Struff. Questa volta a cedere in quattro ore precise è la testa di serie n. 14 del tabellone dell’Australian Open 2024, Tommy Paul. Partenza subito sprint per il 24enne serbo, che trova il break in apertura di primo set e, non appena si vede recuperare lo svantaggio, cinicamente ne piazza un altro, che risulta essere decisivo per la conquista del parziale. Quando sembra che l’andamento del match penda dalla sua parte, con un servizio rubato in avvio di seconda frazione, inspiegabilmente il n. 60 del ranking ATP è vittima di un blackout e perde sette game consecutivi, che gli costano il 2° set e gli compromettono inevitabilmente il 3°. Il 4°, poi, fila via liscio senza break e si risolve al tie break, quando il connazionale di Novak Djokovic annulla due match point all’avversario e se lo porta a casa per 9-7. Un duro colpo per il classe 1997 nordamericano, che non riuscirà mai rientrare in partita e cederà di schianto nel set decisivo.
A. Cazaux b. T. Griekspoor 6-3 6-3 6-1
Continua la favola del francese Arthur Cazaux, n. 122 del mondo. Il giovanissimo talento transalpino non si è accontentato di eliminare al secondo turno Holger Rune, uno che dai più veniva considerato tra gli outsider per la conquista dell’Australian Open 2024. Il classe 2002, infatti, ha proiettato fuori dal tabellone principale un’altra testa di serie, la n. 28 Tallon Griekspoor, che ha dovuto cedere il passo in 1h e 45’. Estremamente cinico il transalpino, che non solo ha piazzato il break in tutti i game in cui ha avuto la possibilità di farlo (una volta nel primo set e due volte nel secondo e nel terzo), ma stupisce anche il fatto che lui non ne abbia mai concessa una in tutto il match al suo avversario odierno. Al prossimo turno, per lui, ci sarà il polacco Hubert Hurkacz, che a questo punto dovrà prestare molta attenzione.
H. Hurkacz [9] b. U. Humbert [21] 3-6 6-1 7-6 (4) 6-3
Vince e continua il suo percorso in questo Australian Open 2024 il polacco Hubert Hurkacz, forza n. 9 del tabellone, che ha superato, non senza qualche fatica, il francese Ugo Humbert, sempre vicino al salto di qualità decisivo che però ancora deve avvenire. Il primo set è appannaggio proprio del n. 20 del mondo, che piazza il break nel sesto game e si porta il vantaggio fino al termine. A quel punto comincia la rimonta di Hubi, tra un secondo parziale nettamente dominato (va in vantaggio anche 5-0 e poi deve solo gestire) e un terzo in cui chiude solamente al quinto set point a sua disposizione al tie break. Anche nel quarto e decisivo si prende qualche rischio di troppo, dovendo annullare cinque palle break e mettendo la parola ‘fine’ solo al match point n. 4.
C. Alcaraz [2] b. J. Shang [WC] 6-1 6-1 1-0 ret.
Per Carlos Alacaraz poteva essere una difficoltà non indifferente affrontare Juncheng Shang, da lui stesso definito ‘impressionante’ per quel poco che aveva avuto modo di vedere. Anche perché, obiettivamente, anche gli addetti ai lavori non conoscevano appieno le potenzialità dell’astro nascente cinese, fermato l’anno scorso da un lungo infortunio e messosi in mostra di fatto solamente ad inizio 2024. La fortuna, però, non ha aiutato il 18enne asiatico, che è stato costretto a ritirarsi ad inizio terzo parziale, dopo l’ennesimo break subito da ‘Carlitos’.
I primi due set sono un autentico dominio del n. 2 del mondo, che sembra aver finalmente carburato con il passare dei giorni in questo primo Slam stagionale. Se è vero che da una parte Shang ha dovuto far fronte ad un problema di natura muscolare, che lo ha costretto a farsi mettere un evidente fasciatura, dall’altra parte Alcaraz ha dimostrato chiari segnali di crescita rispetto a quanto fatto vedere magari con Lorenzo Sonego o, ancor prima, con Richard Gasquet. Nel primo parziale concede al suo avversario solo la conquista del primo game al servizio, per poi prendersi i successivi, esattamente come avviene anche nella seconda frazione. Ad inizio terzo, però, il cinese ha alzato bandiera bianca e ora per il classe 2003 agli ottavi ci sarà Miomir Kecmanovic.
Fabio Barera