Un Day 11 a Melbourne che si è aperto in maniera molto particolare con un avvenimento a dir poco curioso: come primo match sul Court numero Tre era stato programmato l’incontro di doppio maschile, valevole per un posto in semifinale, tra la coppia argentina formata da Maximo Gonzalez e Andrés Molteni (entrambi ex compagni di Simone Bolelli, anche il tennista di Budrio è in quarti di finale all’Australian Open 2024 assieme al connazionale Andrea Vavassori dopo una grande vittoria al secondo turno sul consolidato ed esperto duo francese Mahut/Roger-Vasselin, con il 40enne di Tandil ha trionfato in 3 ATP ‘250’ ma soprattutto ha fatto semifinale a Wimbledon 2021 mentre al fianco del 35enne di Buenos Aires ha raggiunto un paio di finali di cui una a Cagliari); e quella indiano-australiana di Rohan Bopanna e Matthew Ebden.
Quarto nella parta bassa del tabellone di specialità, che metteva di fronte i numeri 6 del seeding – i sudamericani – contro i secondi favoriti alla conquista del titolo. Ebbene dopo pochissimi games, nello stupore generale, la partita è stata sospesa per la fuoriuscita sul campo di alcune bolle che inevitabilmente rendevano il terreno di scontro irregolare e non più utilizzabile. A quel punto, in prima battuta gli organizzatori hanno tentato di risolvere il problema sopraggiunto ma una volta resisi conto che non si poteva apporre rimedio a stretto giro di posta, si sono trovati costretti a dover necessariamente spostare la sfida sulla Margaret Court Arena.
Alla fine, per quanto riguarda il tennis giocato, a spuntarla sono stati i campioni in carica di Indian Wells – e finalisti a Flushing Meadows, sconfitti da Ram e Salisbury, in cui il giocatore asiatico è diventato il più anziano finalista Slam dell’Era Open – Bopanna/Ebden che si sono imposti per 6-4 7-6(5) in un’ora e quarantadue minuti di gioco. In semifinale, incroceranno l’accoppiata di singolaristi composta dal ceco Tomas Machac e dal cinese Zhizhen Zhang, vittoriosi a loro volta sugli specialisti Behar/Pavlasek al termine di un incontro a senso unico dove l’uruguaiano e il ceco hanno portato a casa soli quattro games.
Tornando all’affermazione di Rohan e Matthew sulla coppia albiceleste, grazie a tale successo i due possono festeggiare un traguardo straordinario e che in particolare per il classe ’80 di Bangalore rappresenta un qualcosa di incredibile: difatti Bopanna con il passaggio in semi si prende la prima piazza del live ranking di specialità scippandola al croato Ivan Dodig, il suo fido compagno invece sale in seconda posizione (il 36enne di Durban è stato al massimo n. 4, nonché sua attuale classifica). Sia l’indiano che il giocatore aussie, dunque, guadagnano un +2 in classifica sfruttando l’uscita anticipata delle teste di serie n. 1, per l’appunto Dodig/Krajicek, al secondo turno per mano dell’accoppiata serbo-ucraina Cacic/Molchanov successivamente battuti da Bolelli e Vavassori.
Se dovessero essere confermati a fine torneo, questi cambiamenti significherebbero una cosa ed una soltanto: che Rohan Bopanna diverrebbe il n. 1 del mondo di doppio per la prima volta in carriera a 43 anni, attuale Best Ranking al n. 3 fatto registrare l’ultima volta a luglio 2013, ne compirà 44 il prossimo 4 marzo.
Dopodiché, gli mancherebbe veramente solo l’acuto Major – ha perso oltre alla già citata finale dell’ultimo US Open, sempre a New York nel 2010 – a ciliegina di 25 anni da professionista della racchetta.