[12] Q. Zheng b. A. Kalinskaya 6-7 (4) 6-3 6-1
Qinwen Zheng si qualifica per la prima semifinale slam della sua carriera dopo aver sconfitto in rimonta la russa Anna Kalinskaya (25 anni, numero 75 del ranking WTA) con il punteggio di 6-7(4) 6-3 6-1 in 2 ore e 20 minuti di gioco. La 21enne cinese si conferma come uno dei nomi in ascesa del tennis mondiale: ha vinto 33 delle sue ultime 40 partite sul circuito e dopo i primi quarti di finale in carriera a livello slam raggiunti nel 2023 allo Us Open è riuscita immediatamente a confermarsi e addirittura a migliorarsi a Melbourne, dove peraltro giocherà da favorita la sua prima semifinale Major (se dovesse arrivare in finale lo farebbe senza aver battuto nessuna avversaria classificata tra le prime 50 del ranking WTA). Zheng può ripercorrere la storia di Li Na, la prima e unica cinese a vincere un titolo Slam (vinse all’Australian Open nel 2024 e al Roland Garros nel 2011).
Giovedì 25 Gennaio sfiderà infatti nel secondo match della sessione serale (seconda partita dalle ore 9.30 italiane, subito dopo la prima semifinale tra Sabalenka e Gauff) la grande sorpresa del torneo, l’ucraina Dayana Yastremska, che ha raggiunto le semifinali del tabellone principale partendo dalle qualificazioni.
Zheng dopo un avvio contrassegnato da un comprensibile nervosismo ha spazzato via la tensione con il break decisivo per la conquista del secondo set, chiudendo l’incontro con un parziale di 9 game a 1: per la cinese 42 colpi vincenti (di cui 10 ace) e l’80% dei punti vinti con la prima palla di servizio in campo.
Kalinskaya chiude il miglior torneo della carriera conquistando il proprio best ranking di numero 38 del mondo (in precedenza la sua migliore classifica era stata quella di numero 51). Quanto a Qinwen Zheng, a proposito di best ranking, la semifinale a Melbourne le vale il primo ingresso in top ten.
LA CRONACA DELLA PARTITA (Con la collaborazione di Andrea Mastronuzzi)
Primo set – Poca continuità all’inizio poi Kalinskaya sfrutta un maggiore senso tattico
L’avvio è, come prevedibile, piuttosto teso: l’occasione per le due giocatrici è grande. Entrambe provano a sciogliersi lasciando andare i colpi da fondocampo ma le gambe sono ancora un po’ imballate. È subito parità e il fatto di essere al servizio è tutto tranne che un vantaggio: Kalinskaya incappa infatti in due doppi falli consecutivi che danno il break a Zheng. La cinese tenta allora di costruire un primo allungo ma forza eccessivamente da fondocampo e di fatto regala il controbreak immediato. Sul 2-2 la russa torna in difficoltà: servizio e colpi da fondo risultano ancora troppo leggeri e se Zheng ha il tempo per arrivare con calma sulla palla, sono dolori per la numero 75 del mondo. Anche per la dodicesima testa di serie, però, la battuta è un non-fattore: la prima latita (sotto il 50%) e sulla seconda Kalinskaya aggredisce con coraggio. Si ripropone quindi lo schema break e controbreak.
Sul 3-3 ci sono altre occasioni per Zheng ma questa volta la moscovita si salva riuscendo a smistare bene il gioco e non dando così riferimenti all’avversaria. La partita riesce allora ad assestarsi seguendo l’andamento dei servizi. Dopo sette palle break nei primi sette game, nei successivi cinque non se ne vede nessuna: è quindi tie-break. La cinese conferma il miglior rendimento con la prima palla ma quando Kalinskaya riesce a trovare gli angoli lo scambio gira immediatamente dalla sua parte. A spezzare l’equilibrio sono allora un errore di dritto di Zheng e una grande risposta di rovescio della russa: gli stessi elementi che avevano permesso a Kalinskaya di recuperare per due volte i break di svantaggio ad inizio partita.
Secondo set – Una mezza occasione per Kalinskaya ma Zheng allunga l’incontro
Un’ora precisa di gioco sull’orologio quando inizia il secondo parziale. Le prime indicazioni sono che Zheng è ancora pienamente in partita nonostante lo scotto del set perso e che Kalinskaya si conferma fredda nei momenti delicati, consapevole delle difficoltà della cinese nel trovare continuità da fondocampo. Così sullo 0-1 la russa recupera con grande naturalezza da 0-30 e poi sull’1-2 esce da una situazione di parità puntando sullo schema servizio a uscire da destra e dritto lungolinea dall’altra parte.
La fase decisiva del match si avvicina e sul 3-3 la numero 75 del mondo ha una prima parziale occasione per avvicinarsi al traguardo: dopo il solito scambio lungo vinto dalla russa, Zheng azzarda una palla corta su cui Kalinskaya può arrivare con relativa calma. Fin troppa però: Anna tira un rovescio a metà rete e manca un ghiotto 0-30. Puntuale arriva allora un’opportunità per la cinese nel game successivo: la numero 15 del mondo trova grande profondità in risposta e soprattutto costruisce con intelligenza il punto sulla palla break senza strappare come fatto in altri momenti del match. Avanti 5-3, Zheng serve bene e si guadagna il terzo set dopo un’ora e quarantacinque minuti di gioco.
Terzo set: Zheng sull’onda dell’entusiasmo domina il terzo parziale e approda in semifinale
L’inerzia della partita è ormai completamente favorevole alla numero 15 del mondo: Kalinskaya riesce a salvarsi in qualche modo nel primo game ma è l’ultimo sussulto della partita della russa. Zheng strappa il match con un parziale di 12 punti consecutivi, grazie al quale si porta in vantaggio sul 3-1. La cinese piazza ancora un break nel quinto gioco (4-1 pesante) e Kalinskaya decide di spendere l’ultima carta ancora a sua disposizione, ovvero quella del medical time out, in particolare per un problema alla gamba. Zheng però non trema e al rientro in campo vince anche gli ultimi 2 game dell’incontro, chiudendo il set 6-1 dopo un parziale di sei giochi consecutivi. Le statistiche del terzo set raccontano una partita che non è più esistita: 13 vincenti e 3 ace per la cinese , solamente 13 punti vinti in totale da una Kalinskaya non più competitiva.