Londra fu la miccia, Atene l’acqua che la spegne. Potremmo immaginarla così anche se la città britannica fu solo l’apice di un rapporto burrascoso e, ovviamente, la madre patria ellenica è solo un simpatico pretesto per stringersi la mano ufficialmente. È la sintesi della storia interpersonale tra Nick Kyrgios e Stefanos Tsitsipas, da rivali a compagni con cui concedersi qualche siparietto e scatto social, con la supervisione di Kokkinakis. Ma andiamo con ordine. L’antefatto ha come contenzioso il terzo turno a Wimbledon 2022, match durissimo tra i due che ha lasciato negli occhi degli spettatori non solo il 3-1 dell’australiano nei confronti dell’attuale numero 7 del ranking, ma anche comportamenti che poco hanno a che vedere con la sportività che professava De Coubertain. L’irriverenza del Bad Boy fece perdere la testa a Tsitsi che prima scaglia una pallata direzione pubblico e, come se non bastasse, prova a colpire con una bordata al corpo l’avversario disceso a rete.
Non mancarono scambi di parole, per niente zuccherine, che costarono ad entrambi una multa salata. Evidentemente roba da campo, perché di acqua sotto i ponti ne è passata. Eccoci ai giorni nostri, dove Nick è in cuffia a commentare l’Australian Open e Stefanos, così come Thanasi, ha già salutato il primo Slam dell’anno. Nella didascalia della foto, il classe 1995 ha fatto leva sulle comuni origini elleniche del compagno di doppio per scherzare su un ipotetico fronte comune con l’ex rivale per il bene della nazionale greca. Tsitsipas, divertito, rincara la dose e nei commenti replica ponendo come obiettivo la Davis Cup. Pace fatta e le storie tese sembrano essere alle spalle.
Manuel Ventriglia