[2] A. Bublik b. [3] F. Auger-Aliassime 4-6 6-4 6-4
Il sud della Francia si conferma gradito ad Alexander Bublik, futuro n.23 del mondo (suo nuovo best ranking). Nella prima semifinale dell’Open Sud de France di Montpellier batte in tre set, dopo aver perso il primo, un Felix Auger-Aliassime che appare sempre più lontano dal giocatore che aveva mostrato tratti di tennis pazzesco nel 2022. Una partita vinta con merito da parte della tds n.2, che ha saputo resettare un parziale da lui cestinato prendendo spesso in mano l’iniziativa nel secondo e nel terzo, facendo fruttare il servizio e la maggior fluidità nei colpi. Spiccano delle belle accelerazioni di rovescio e qualche palla corta di pregevolissima fattura. Giocherà domani la decima finale della carriera, seconda consecutiva sul cemento indoor dopo la vittoria ad Anversa lo scorso ottobre. 3 vittorie su 9, attende il vincente della sfida tra Holger Rune e Borna Coric.
Primo set: solito Bublik nel finale, Auger ringrazia
Inizio di partita senza particolari scossoni. Auger è dei due quello che più cerca l’iniziativa, pur di non rimanere in uno scambio sostenuto da fondo che darebbe ritmo al kazako, non ancora capace di prendere in mano il palleggio con le sue variazioni. Qualche errore di troppo soprattutto dal lato del rovescio, per entrambi, nella fase iniziale. Auger-Aliassime, sfruttando questo gioco di pressing, molto verticale, è il primo ad arrivare a palla break. Bublik quando serve però ritrova poi la bussola e sfruttando servizio e serve and volley se la cava. Come un fulmine a ciel sereno, e con una grandissima mano del kazako, nell’ultimo game arriva il break decisivo per Auger-Aliassime. Paziente, risponde, rischia senza neanche esagerare, arrivano un paio di giocate tutt’altro che razionali del n.2 del seeding (folle dritto in salto sul set point), andando a regalare il parziale al canadese.
Secondo set: Bublik si accende, un passo falso costa caro a Felix
Un altro Bublik scende in campo. Forza di più nello scambio, e cerca di spostarsi sulla diagonale del rovescio, dove ha molta più fluidità rispetto al canadese. Arrivano anche le prime due palle break, una delle quali negata non giocata con la convinzione fosse lunga. E il primo a passare in vantaggio, meritatamente per quanto visto nel parziale, è Bublik. Anche se, ad onor del vero, il break che arriva nel quinto game a 0 è più da attribuirsi da colpe di Auger, che affossa in rete un dritto e una volée comodi prima di completare l’opera con un rovescio lungo, giocato ancora in maniera troppo contratta. Al solito il kazako deve complicarsi la vita fino in fondo prima di poter chiudere il discorso. Si fa annullare due set point, regala con un doppio fallo palla break, poi torna a servire bene e infine, dopo 12 punti, porta la partita al terzo. Regala perle di bel tennis, delizia con il rovescio, rischia quando non serve, ma ha anche dei difetti.
Terzo set: montagne russe, la spunta Bublik che torna in finale a Montpellier
Primo a strappare il servizio è Bublik, a conclusione di un game fiume. Dopo quattro chance di break, e dopo varie occasioni anche del canadese, Sasha passa avanti. Bravo a tenere lo scambio dalla parte del rovescio e impedire di entrare in ritmo ad Auger, che inizia a soffrire anche sul dritto. Si tratta però di una gioia effimera per la tds n.2, che con un quarto game da dimenticare, coronato da un doppio fallo, rimette in partita Felix, che riprende le redini del gioco e con pochi errori tiene a debita distanza dal campo Bublik e le sue folate. Le montagne russe sono però anche di marca canadese in questo pomeriggio, con Auger che che subisce il break da 30-15 comportandosi un po’ da benefattore nei confronti dell’avversario. Da lì il match prende definitivamente la direzione di Bublik, che chiude poi al servizio una partita tutto sommato di buona qualità da parte sua. Si qualifica dunque per la seconda volta in 3 anni alla finale di Montpellier. E il passato è ben augurante.