Nella prima settimana blanda del 2024 il circuito ATP ha cercato di riprendersi dalla sbornia post Australian Open, impacchettando in calendario un solo torneo. Complici anche le qualificazioni di Coppa Davis, che invece come sempre hanno regalato spettacolo ed emozioni, si è giocato soltanto a Montpellier, da cui inevitabilmente arriva l’highlight della settimana.
Il protagonista è Alexander Bublik, autore di uno storico successo poiché divenuto il primo giocatore a conquistare un titolo nonostante avesse perso il primo set in tutte le partite disputate. Anche sui social è arrivato prontamente il post di festeggiamenti del kazako, che ha omologato il suo trionfo con l’ormai classico “hehe” seguito, tra parentesi, dal numero del torneo vinto in carriera. Grazie a questo successo, tra l’altro, Bublik raggiunge anche il suo best ranking, uno dei pochissimi a farlo questa settimana: il kazako sale al n°23, portandosi a 111 punti dalla top20.
Top20 in cui, al contrario, non si muove una foglia. Dei primi 20 giocatori presenti attualmente nel ranking ATP soltanto Holger Rune è sceso in campo a Montpellier, torneo concluso tra medical time-out, ritiri e coach cacciati: insomma, tutto nella norma. Per il resto, calma piatta. Nessun movimento né tantomeno nessuna variazione di punti: l’attuale top20 è praticamente una copia della scorsa.
Posizione | Giocatore | Nazione | Punti ATP | Variazione |
1 | Djokovic | Serbia | 9855 | |
2 | Alcaraz | Spagna | 9255 | |
3 | Medvedev | Russia | 8765 | |
4 | Sinner | Italia | 8310 | |
5 | Rublev | Russia | 5050 | |
6 | Zverev | Germania | 5030 | |
7 | Rune | Danimarca | 3775 | |
8 | Hurkacz | Polonia | 3540 | |
9 | Fritz | Stati Uniti | 3195 | |
10 | Tsitsipas | Grecia | 3025 | |
11 | De Minaur | Australia | 2970 | |
12 | Ruud | Norvegia | 2965 | |
13 | Dimitrov | Bulgaria | 2785 | |
14 | Tiafoe | Stati Uniti | 2060 | |
15 | Paul | Stati Uniti | 2050 | |
16 | Shelton | Stati Uniti | 1965 | |
17 | Mannarino | Francia | 1920 | |
18 | Khachanov | Russia | 1910 | |
19 | Norrie | Gran Bretagna | 1820 | |
20 | Jarry | Cile | 1810 |
I best ranking della settimana
Come accennato poc’anzi, vista anche la presenza di un solo torneo in calendario, i movimenti di questa settimana sono ridotti all’osso. Oltre a Bublik, tuttavia, altri tre tra i primi cento giocatori sono riusciti a raggiungere il loro miglior piazzamento in classifica, uno dei quali è il nostro Flavio Cobolli, che a Montpellier ha lasciato ancora una volta ottime sensazioni. Insieme a lui, anche Cazaux e Rodionov hanno conquistato il best ranking.
Giocatore | Classifica | Nazione | Punti ATP |
Bublik | 23 | Kazakistan | 1699 |
Cobolli | 71 | Italia | 779 |
Cazaux | 80 | Francia | 714 |
Rodionov | 89 | Austria | 666 |
Cobolli sale ancora, si rivedono Travaglia e Cecchinato
Grande protagonista del nostro paragrafo dedicato agli italiani non poteva che essere Flavio Cobolli, che in Francia ha raggiunto il suo secondo quarto di finale in carriera a livello ATP, guadagnando altre cinque posizioni. Ne perdono rispettivamente una e tre Musetti e Arnaldi, mentre restano stabili Sinner e Sonego. Tra la centesima e la duecentesima posizione si riscontrano piccoli passi indietro per Fognini, Zeppieri, Darderi, Vavassori, Gigante, Gaio e Bellucci, mentre tornano tra i primi 200 Marco Cecchinato e Stefano Travaglia, arrivato in semifinale al Challenger di Koblenz.
Giocatore | Classifica | Punti ATP | Variazione |
Sinner | 4 | 8310 | |
Musetti | 27 | 1480 | -1 |
Arnaldi | 41 | 1046 | -3 |
Sonego | 46 | 1010 | |
Cobolli | 71 | 779 | +5 |
Fognini | 103 | 605 | -1 |
Zeppieri | 111 | 560 | -1 |
Nardi | 114 | 548 | |
Berrettini | 124 | 512 | |
Darderi | 136 | 491 | -1 |
Vavassori | 151 | 426 | -3 |
Gigante | 156 | 408 | -1 |
Pellegrino | 162 | 397 | +1 |
Travaglia | 182 | 331 | +19 |
Cecchinato | 197 | 314 | +3 |
Gaio | 199 | 313 | -2 |
Bellucci | 200 | 313 | -2 |
20 anni fa la prima volta di Re Roger
Per concludere ci lasciamo con la ciliegina sulla torta, andando a rispolverare uno di quei record apparentemente imbattibili (e tuttora ampiamente intatto). Vent’anni fa, il due febbraio 2004, Roger Federer saliva per la prima volta in carriera sul trono del ranking.
Dopo il successo all’Australian Open 2004, all’epoca suo secondo Slam in bacheca dopo Wimbledon 2003, ad inizio febbraio Re Roger conquistava per la prima volta il n°1 del mondo, rimanendoci ininterrottamente fino al 17 agosto 2008, quando fu costretto a lasciare il posto a Rafael Nadal. Federer restò davanti a tutti per 237 settimane consecutive, un primato mai avvicinato né a livello maschile né a livello femminile.