S. Korda b. (Q) H. Grenier 6-3 2-6 7-6(3)
Tira un sospiro di sollievo che sa di pericolo scampato. Sebastian Korda è stato a un passo dall’eliminazione nel primo turno dell’ATP 250 di Marsiglia. Più che parlare dell’americano avanti a corrente alternata, è giusto mettere in evidenza i meriti di Hugo Grenier. Sospinto dal proprio pubblico si è trovato avanti di un break al terzo giocando un “serve and volley” d’antologia, sospinto dal servizio e giocando colpi deliziosi a rete. E’ finita 6-3 2-6 7-6(3) con l’americano che ha sfruttato l’unico game condizionato da errori dopo oltre un’ora di perfezione da parte del francese. Il n. 34 del mondo è ancora in ritardo di condizione, ma non è riuscito a esprimersi al meglio contro il giocatore che ha quasi sempre giocato all’attacco, togliendogli il ritmo gara. Oltre due ore di gara per assistere al successo di Korda che sconfigge la resistenza francese. Inspiegabile il suo crollo nel corso del secondo set dove sono fioccati gli errori. Poi nell’ottavo game del terzo set, l’inerzia del match è cambiata in favore dell’americano: “Ho giocato due brutti game nel secondo set e mi sono ritrovato al terzo. Avevo perso smalto, ho trovato energie residue per portarla a casa“, ha dichiarato l’americano che ha fatto i complimenti al suo avversario che l’aveva già sconfitto a Madrid l’anno scorso, su superficie differente, la terra battuta.
Primo set combattuto, lottato che Korda porta a casa in cui il francese prova a far la differenza con il servizio ma incappa in sanguinosi cinque doppi falli. Poi si spegna la luce in casa dell’americano e Grenier diventa ingiocabile. Con la prima di servizio porta a casa l’86% di punti, mentre Korda smarrisce completamente l’efficacia con la battuta (53% di prime palle messe in campo). Infila un parziale di sette giochi consecutivi che lo portano a un set pari e 2-0 avanti nel terzo.
Tutto perfetto, in cui il francese è efficace al servizio, non riesce a far giocare l’avversario. Korda è attento, è dietro l’angolo e piazza il break nell’ottavo gioco. Grenier ha il fiatone, l’americano capisce il momento e riporta tutto in parità. Il tie-break è la logica conseguenza di una gara tutto sommato equilibrata. Il francese ha il fiatone e Korda è magistrale e domina 7-3. Adesso per lui la sfida con il n. 2 del seeding, Grigor Dimitrov.
[Q]H. Gaston b. [WC] D. Shapovalov 7-5 1-6 6-3
Ritornare prossimamente per vedere un Denis Shapovalov all’altezza della situazione. Ce la sta mettendo tutta il canadese per superare inattività e infortunio, ma al momento deve soffrire. Di certo non è stato fortunato nell’esordio in questo torneo. Di fronte ha trovato il padrone di casa Hugo Gaston che, mai come in questo avvio di stagione, ha trovato un minimo di continuità all’altezza del suo talento. Passa il francese in un’ora e 55′, 7-5 1-6 6-3 con l’attuale n. 127 del ranking che sente il fiatone nel terzo set e cede senza batter ciglio. Certo che il mondo in cui ha smarrito la via del successo dopo aver ottenuto il break di vantaggio nel terzo set ha dell’incredibile.
Nel main draw grazie a una “wild card”, parte subito forte creandosi tre opportunità di break nel secondo game. Gaston, dal canto suo, passato lo spavento, piazza il parziale che lo manda per la prima volta avanti nel punteggio. Sul 4-2, il n. 86 del ranking non sfrutta tre chances di 5-2 e vive l’incubo del riaggancio da parte di Shapovalov. Fioccano le palle break sul servizio di Shapovalov: il francese non ne sfrutta una nel nono game, ma poi se ne procura tre consecutive e alla seconda si guadagna il merito di servire per il set, chiuso 7-5 in suo favore. Nel secondo set, alza il livello del suo tennis il canadese specie al servizio, piazzando cinque aces e ottenendo il 75% di punti con la prima. Denis salva cinque palle break e ne sfrutta le sue due occasioni: è terzo set.
Nel quinto game la prima svolta: arriva il break di Shapovalov che sorprende Gaston e passa a condurre. Ma dalla gioia si passa alla conclusione del match. Il francese piazza un parziale di 16-2 e saluta la compagnia passando agli ottavi: sarà derby con il connazionale Ugo Humbert.
[8] J. Lehecka b. D. Goffin 3-6 7-5 6-2
Poter dire di esser tornato, aver sentito l’odore del successo dopo tanto tempo. Tutto cancellato in una frazione di secondi in cui dal match point in suo favore si è ritrovato al terzo set. E’ il tennis! Un crollo inspiegabile dopo una gara che aveva meritato di portare a casa. E, invece, i soliti pensieri negativi ad allontanare dal bel panorama dell’ATP David Goffin, sempre più alla ricerca di sè stesso. Jiri Lehecka l’ha scampata bella. Imita Gaston, autore anche lui di un’incredibile rimonta, e dal cominciare a pensare a far scorrere l’acqua calda per la doccia, chiude ribaltando tutto. Confeziona il 7-5 nel secondo set e poi piazza rapidamente un doppio break nell’arco di 19′ nel terzo set.
Finisce 3-6 7-5 6-2 in 1ora e . Goffin era stato bravo a sfruttare le sue occasioni: chiude meritatamente il primo set in suo favore, poi piazza un parziale di 12-2 che lo manda sul 5-2. Nell’ottavo game l’ebrezza del match point, ma da quel momento il conteggio è tremendo per lui: 18-4 per il ceco e tutti al terzo.
Rimugina il belga che perde lucidità e rapidamente si consegna al suo avversario. Il ceco fallisce i primi due matchpoint nel settimo game, ma poi porta a casa la contesa alla quarta occasione. Sfiderà Rinderknech.