Nel corso di un’intervista per il podcast del Manchester City, squadra in cui milita, Erling Haaland ha espresso la sua ammirazione verso Novak Djokovic. Quando gli viene chiesto di un suo idolo sportivo all’esterno del mondo del calcio, il 23enne risponde: “Mi piace Djokovic. Penso che sia forte, e che sia sempre sé stesso. Tutto ciò che ha ottenuto è incredibile, venendo dal nulla e dal suo Paese”.
Il calciatore norvegese non è certo il primo ad esternare complimenti ed ammirazione verso il numero uno del ranking ATP. Il mondo del calcio è pieno di appassionati di tennis, e Nole ha più volte dimostrato di ricambiare gli apprezzamenti. Si è sempre dichiarato grande tifoso milanista, ed ha una forte amicizia con Zlatan Ibrahimovic. Qualche mese fa, in occasione della semifinale di Champions League tra Milan ed Inter, il serbo non si è negato una tappa a San Siro per andare a tifare la sua squadra del cuore (sconfitta in quell’occasione dai rivali cittadini).
Nel corso degli anni, il nome di Djokovic è diventato uno dei più gettonati quando si fa riferimento ad un esempio di grande forza mentale. Tanto che, secondo un’indiscrezione uscita negli ultimi giorni, il presidente del Milan Gerry Cardinale ha pensato di inserirlo nel suo staff come mental coach per i rossoneri. Tuttavia, il progetto non è andato a buon fine a causa del calendario fittissimo di Nole, che non avrebbe avuto tempo da dedicare ad un incarico del genere.