L’ultimo Australian Open è stato alquanto deludente per Carlos Alcaraz. Il ventenne spagnolo, infatti, era partito con i favori del pronostico venendo eliminato, però, ai quarti di finale da Alexander Zverev. Sul momento un po’ opaco attraversato dal campione iberico, ha provato a pronunciarsi Andy Roddick, ex numero uno del mondo e del tennis statunitense. Queste le sue parole nel corso di “Served With Andy Roddick”, un podcast curato proprio dal buon vecchio Andy: “Non penso che filerà tutto liscio per Carlos nelle prossime settimane. Certo, i prossimi tornei si disputeranno su una buona superficie per lui perchè la palla tenderà a saltare molto e questo lo aiuterà in kick. Il problema principale di Alcaraz, oggi, è proprio la battuta”. Provando ad entrare ancor più nello specifico, Roddick è stato piuttosto perentorio: “Credo sia l’unica cosa che non è migliorata negli anni. Anzi, a dirla tutta, forse è anche peggiorato. Ricordo di averlo osservato, quando ha vinto Miami un paio d’anni fa e serviva a 135, mentre ora mi sembra che serva a 127. Non si tratta solo di velocità. Ritengo, infatti, che non abbia un movimento corretto”. A detta dell’ex trionfatore degli US Open, dunque, il servizio di Alcaraz sembra essere diventato anche un po’ prevedibile: “Ripeto, se Alcaraz non serve quel kick che fa alzare la palla e ti allontana, ha una battuta che non mette in difficoltà chi va a ricevere. Dovrebbe cercare altri effetti, altre soluzioni. A lui piace imporre il suo tennis, ma deve essere più incisivo con la prima palla”. Chissà se il buon Carlos e il suo coach Ferrero ascolteranno i consigli di Roddick.
Francesco De Salvin