La coppia che nessuno si aspetterebbe. Ebbene sì, Vincenzo Santopadre torna a ricoprire il ruolo di allenatore accanto a una delle nuove leve d’oltralpe, ovvero Luca Van Assche, 19enne attuale numero 68 ATP. Ricordiamo ai più smemorati che il coach azzurro è stato per moltissimi anni mentore di Matteo Berrettini, e solo qualche mese fa i due si sono separati per intraprendere ciascuno una nuova strada. The Hammer si è fatto affiancare presto da Francisco Roig e a breve spera di poter tornare in buona condizione per calcare dopo mesi i suoi amati rettangoli da gioco. Santopadre, invece, ha optato per ripartire con uno dei migliori tennisti del vivaio mondiale. Appunto, Van Assche.
Insieme ai due Arthur (Fils e Cazaux), Luca incarna in questa era tennistica le speranze francesi di poter tornare ai massimi livelli del gioco e, con i più veterani Ugo Humbert e Adrian Mannarino, il movimento dei bleus sta piano piano risalendo la china dopo il periodo di grandi soddisfazioni dovuto ai quattro moschettieri moderni, Gasquet, Monfils, Simon e Tsonga. In un’intervista a Il Tennis Italiano, Santopadre si è detto contento del fatto che Van Assche abbia pensato a lui come allenatore. “Mi ha conquistato subito, è un ottimo ragazzo con personalità a parla pure italiano” ha commentato il 52enne romano. “Sarà una bella sfida, in un ambiente diverso” – continua Santopadre – “penso che mi abbia scelto perché conosce la mia storia con Berrettini, con cui ho iniziato da giovane e ho lavorato per tanti anni”.
L’ex numero 100 al mondo si affiancherà quindi a Yannick Quere, allenatore del francese da nove lunghi anni, e inizierà la collaborazione con il giovane talentuoso “a partire da Rotterdam. Lui è appena tornato dalla Coppa Davis (la Francia ha sconfitto il Taiwan, ndr) e lo seguirò anche a Dubai. Sono pronto per iniziare”.
E tutti noi non vediamo l’ora di scoprire se questa unione darà i suoi frutti. Van Assche promette bene, è un ragazzo determinato, si impegna molto e ha fissato obiettivi parecchio ambiziosi come ha fatto sapere lui stesso in svariate interviste. Un ITF e tre Challenger portati a casa tra il 2022 e la passata stagione, e un ottimo terzo turno all’Australian Open di quest’anno – sconfitto da Tsitsipas, ma eliminando prima al secondo turno il nostro Lorenzo Musetti – fanno già sperare bene per un ragazzo di soli diciannove anni. La strada è lunga per arrivare tra i migliori, ma Santopadre forgerà sicuramente il suo nuovo pupillo per consentirgli di salire di livello al più presto. E Vincenzo sa benissimo come si fa.