Ion Tiriac, il fu deus ex machina dell’universo “Boris Becker”, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni – su Jannik Sinner – al quotidiano “Il Messaggero”. L’ex allenatore-manager del tennista tedesco si è concentrato, in particolar modo, sul valore “di mercato” del numero quattro del mondo: “Per me Sinner andrebbe venduto caro a poche aziende. Diciamo, massimo cinque. Perché altrimenti come fa a dargli soddisfazione? Oggi il 70 % dei guadagni proviene proprio dagli “extra”, non dai premi. Anche per questo uno dei punti fondamentali è la gestione della star: priorità agli slam, certo – che fra pochissimo saranno almeno cinque con Indian Wells, perché se un torneo mette sul piatto 100 milioni di dollari di premi perché dev’essere ancora un Masters 1000? – Oggi io dico che una mega star del tennis guadagna troppo, ma è il solito discorso della domanda e dell’offerta. E dell’esclusività del personaggio”.
Idee chiare, chiarissime, quelle espresse da Tiriac. Anche sulle qualità di Sinner: “Quando era con Piatti e mi venivano a chiedere consiglio, notati subito le sue qualità umane. Era disponibile, umile, ascoltava ed era pronto a fare le cose. Non solo. Un italiano, oggi, cambia la faccia del tennis mondiale. Perché avete una grande tradizione sportiva, un passato e sapete bene come affermare e valorizzare uno sport”.
La chiosa finale è sugli eventuali pericoli in cui potrebbe inciampare il tennista italiano: “Non deve farsi ingolosire dai facili guadagni, da un’esibizione super-pagata e deve gestire al meglio il calendario. Potrebbe diventare come Becker ai suoi tempi, che ha guadagnato più di Michael Jordan. Oggi, Sinner, vale 50 milioni di dollari l’anno. Può arrivare facile anche a 100…”
Francesco De Salvin