È in corso di svolgimento la seconda giornata di tabellone principale del WTA di Doha (Qatar TotalEnergies Open), prestigioso primo “1000” stagionale sul cemento outdoor, e tra i turni inaugurali del torneo c’erano anche alcune partite di livello, come quella, forse la più interessante, tra Naomi Osaka e Caroline Garcia, ma anche il derby russo tra Daria Kasatkina e Anastasia Pavlyuchenkova. Vediamo come sono andati questi e altri match.
N. Osaka b. [15] C. Garcia 7-5 6-4
Era la partita di cartello della seconda giornata di Doha, soprattutto per capire se Naomi Osaka sia pronta per competere nuovamente con le più forti giocatrici del mondo, e le risposte sono incoraggianti. Osaka vince infatti la seconda partita del suo 2024, si prende la rivincita su Garcia dopo la sconfitta all’Australian Open e avanza al secondo turno dove sfiderà Petra Martic.
Garcia parte meglio con una strategia di gioco ben chiara in testa, ovvero quella di anticipare il più possibile ogni colpo, fin dalla risposta seppur contro una giocatrice molto potente come Osaka. È una tattica che sembra pagare, perché il break, sfiorato già nel terzo game, il più lungo del parziale, arriva nel quinto, per una francese che pare non soffrire nei suoi turni di battuta. Naomi, invece, è molto efficace quando può colpire da ferma, mentre va in difficoltà negli spostamenti laterali. Nel decimo gioco, senza mai aver dovuto annullare palle break, la transalpina si trova a servire per il parziale, e improvvisamente la prima di servizio e il suo tennis si inceppano. Prima subisce un break a -30 (5-5), poi non sfrutta due opportunità per ottenere un nuovo break e infine perde il servizio addirittura a -0 regalando il set alla rivale (7-5).
Il secondo parziale è, per certi versi, la replica del primo, anche se non ci sono break. Garcia è l’unica ad avere delle chance – con una palla break di nuovo nel terzo game e un vantaggio di 0-30 nel nono – e sembra essere lei a decidere le sorti degli scambi, specie quando riesce a far muovere lateralmente e in avanti Osaka. Il problema, però, è che cerca troppo spesso la potenza piuttosto che la sapienza tattica, e alla lunga incappa in qualche errore di troppo. È esattamente ciò che accade nell’ultimo game dell’incontro, il decimo del secondo set, in cui Osaka capisce che è il momento di mettere la firma sulla sfida e di aggredire ancor di più in risposta. E anche grazie a qualche gratuito di troppo della francese, arriva il match point (30-40) su cui la giapponese entra con un rovescio incisivo che le vale il successo.
A. Pavlyuchenkova b. [11] D. Kasatkina 6-2 7-6(2)
Non possiamo considerare una sorpresa clamorosa la sconfitta della testa di serie n° 11 Daria Kasatkina contro la sua connazionale Anastasia Pavlyuchenkova. Non tanto per il livello dell’avversaria, anche se Pavlyuchenkova è una tennista di tutto rispetto con una lunga e proficua carriera alle spalle, quanto più per le condizioni fisiche di Osaka, reduce, e stiamo parlando di poco più di 24 ore fa, dalla finale persa ad Abu Dhabi contro Elena Rybakina ma soprattutto dalle oltre 3 ore della semi contro Beatriz Haddad Maia. Kasatkina si è lamentata piuttosto duramente della programmazione impostale dalla WTA, e proprio la scelta di farla giocare in un’altra località a poche ore da quegli sforzi si è fatta sentire sul suo fisico.
Pur cercando di rimanere sempre aggrappata al primo set, la differenza nella pesantezza di palla tra le due sembra piuttosto marcata nella fase iniziale. Dopo una partenza deficitaria e un break sùbito concesso, Daria rientra sul 2-1, ma torna sotto nel gioco successivo (3-1). I break diventano poi due nel finale di parziale, perché, annullate due palle break nel settimo game, Pavlyuchenkova strappa nuovamente la battuta alla rivale e si siede in vantaggio di un set (6-2).
Nel secondo, Kasatkina va rapidamente sotto per 4-1 con il match che sembra poter finire rapidamente, e invece un po’ Pavlyuchenkova si complica la vita da sola e un po’ Daria alza il livello, fatto sta che arrivano quattro game di fila per quest’ultima, che si trova a servire per portare la partita al terzo. Niente da fare, però, a causa di alcuni servizi troppo debole e corti che permettono di entrare in risposta alla rivale. Lo stesso processo si verifica anche sul 6-5, alla seconda opportunità di servire per allungare la sfida. Si giunge così al tie-break, e qua Pavlyuchenkova domina pressoché tutti i punti, sempre con ribattute ficcanti e spesso vincenti. 7-2 per lei e secondo turno assicurato contro l’ucraina Marta Kostyuk.
Gli altri match
Vittoria netta, anche se con alcune difficoltà a chiudere, per Magda Linette su Nao Hibino. Dopo un primo parziale in cui la n° 53 al mondo prende il largo dall’1-1, conquistando cinque giochi consecutivi e due break di fila, nel secondo parziale la giapponese ha sùbito l’opportunità di mettere spazio tra sé e l’avversaria, ma, mancate le quattro palle break, perde nuovamente il servizio sull’1-1. Rientrata in partita, ancora una volta nel sesto game a Hibino si palesano due chance per allungare, ma, come in precedenza, all’occasione ghiotta non capitalizzata segue un nuovo break per Linette, questa volta quello decisivo e portato fino in fondo (6-1 6-4), seppur con qualche patema e con ben quattro opportunità di controbreak da dover annullare.
Successo ben più laborioso invece per Petra Martic su Arantxa Rus, arrivato al tie-break decisivo al termine di una lotta di 3 ore. Dopo un primo set in cui c’è un solo break nell’undicesimo gioco in favore di Martic, dal terzo game del secondo e soprattutto nel terzo parziale il servizio non è più un fattore determinante. Rus incamera per 6-3 il secondo, allungando nel finale con tre game consecutivi, e nel set decisivo sono due i break per parte per arrivare al tie-break, che Petra vince al fotofinish per 7 punti a 5.
Un altro tie-break, ma quello del secondo set, consegna il successo invece a Linda Noskova sulla qualificata Bernarda Pera. Dopo il 6-3 del primo parziale, Noskova si trova avanti di un break anche nel secondo, poi subisce la rimonta dell’avversaria e le impattano sul 6-6. Qui, Pera ha addirittura 3 set point, non li sfrutta e la russa chiude al primo match point, per 10 punti a 8. La prossima contendente della n° 28 del mondo sarà la testa di serie n° 7 Maria Sakkari.
Abbiamo già citato Haddad Maia, e anche per lei la maratona contro Kasatkina di qualche giorno fa risulta fatale. Addirittura, contro la cinese Xinyu Wang, la brasiliana racimola solo quattro giochi, uscendo di scena nettamente per 6-1 6-3. Successo laborioso invece per Marie Bouzkova (7-5 2-6 7-5) su Sofia Kenin, in un match che, anche a guardare la classifica, si pronosticava come molto equilibrato, e così è stato. Wang e Bouzkova giocheranno al secondo turno rispettivamente con Vika Azarenka e Danielle Collins.
Le partite serali (Emmanuel Marian)
Nessun problema per Iga Swiatek, prima testa di serie al via e bicampionessa in carica in Qatar. La polacca ha impiegato poco più di un’ora per sbarazzarsi di Sorana Cirstea, alla quale ha lasciato appena due giochi. Come prevedibile, il divario tra le due sul centrale di Doha si è dimostrato davvero troppo ampio perché la giocatrice da Bucarest potesse fare partita: Iga ha imposto cinque break – due nel primo, tre nel secondo set – e non ha concesso nessuna palla break. Al terzo turno la numero uno del mondo troverà la vincitrice del match che vedrà opposte Erika Andreeva ed Ekaterina Alexandrova.
Avanti anche Karolina Pliskova, che sembra si stia lentamente risvegliando dal lungo periodo di torpore che l’ha addirittura spinta, forse sarebbe meglio dire respinta, oltre la settantesima posizione del ranking. Per dar seguito al successo immacolato della scorsa settimana a Cluj-Napoca, la giocatrice che quasi sette anni fa era salita fino alla vetta delle classifiche mondiali ha vinto la sua settima partita consecutiva battendo Anna Kalinskaya al termine di un match complicato alquanto. Perso male il primo set, Karolina nell’undicesimo gioco del secondo ha dovuto cancellare due palle break che avrebbero mandato l’avversaria a servire per l’incontro, poco prima di riparare al tie break, dominato. Dominato come il terzo set, anche se non è mancato il brivido finale, quando Kalinskaya ha rimontato dall’1-5 al 4-5. Pliskova è comunque riuscita a giocarsi bene l’ultimo gettone per chiudere la contesa, e al secondo round troverà Anastasia Potapova.
Ha chiuso il programma la partita più pazza del giorno, quella tra Marketa Vondrousova e Greet Minnen. La campionessa in carica di Wimbledon ha rischiato l’osso del collo: vinto il primo set per 6-2, la mancina ceca ha preso un clamoroso bagel nel secondo, e nel terzo è stata per tre volte sotto di un break. Precipitato il suo gioco in un’inquietante spirale negativa, Vondrousova ha avuto il merito di attaccarsi con le unghie alla partita, e ha piazzato un parziale di quattro giochi a zero dal 2-4 riuscendo infine a salvare la pelle. Minnen, sorpassata sul filo di lana, ha annullato i primi due match point dallo 0-40 nel decisivo decimo game, ma sul terzo ha mandato a mezza rete un triste dritto a sventaglio che ha chiuso la stranissima partita dopo un’ora e quaranta minuti di montagne russe. Al terzo turno Vondrousova troverà la vincente dell’incontro di domani tra Anastasia Pavlyuchenkova e Marta Kostyuk.