[1] I. Swiatek b. V. Azarenka 6-4 6-0
Il record pazzesco di Iga Swiatek nel torneo di Doha non accenna a fermarsi. Alla n°1 del mondo basta appena un’ora e un quarto per sbarazzarsi di Victoria Azarenka, la cui resistenza è dura appena un set. La bielorussa perde subito la battuta in avvio, ma nel secondo game riesce a recuperare il break di svantaggio e prova a far gara di testa, servendo per prima. La due volte campionessa dell’Australian Open pare, per alcuni tratti, anche la giocatrice migliore in campo, perdendo appena due punti nei successivi tre turni di battuta e, soprattutto, procurandosi un break point sul 4-3 30-40 in suo favore.
Da quel momento, però, la partita cambia completamente volto: la n°1 del mondo conquista tre punti consecutivi, impatta sul 4-4 e decide di alzare inesorabilmente il ritmo, vincendo tutti i game da lì a fine match. Archiviato 6-4 il primo parziale, Swiatek mette il pilota automatico e converte tutte e tre le palle break a disposizione, trionfando 6-4 6-0 e approdando in semifinale. Lo score della polacca a Doha resta clamoroso, con 21 set vinti consecutivamente, undici dei quali per 6-0 o 6-1. In questo lasso di tempo, Iga non ha mai perso più di 4 game per parziale nel torneo qatariota: l’ultima volta che ha perso un match completo prima delle semifinali in un WTA1000 è stato a Cincinnati 2022 contro Madison Keys.
[3] E. Rybakina b. L. Fernandez 6-4 6-2
Essere avanti di due break, sentire l’odore del primo set da archiviare, e poi all’improvviso trovarsi sotto la doccia da sconfitta. Esperienza vissuta a Doha da Leylah Fernandez perfetta per 30′, poi in preda a una crisi di identità tennistica. In semifinale ci va Elena Rybakina che vince 6-4 6-2 in 1ora e 35′. La kazaka tarda a entrare in partita, ma quando lo fa la canadese toglie il disturbo sentendo paradossalmente troppa pressione. Avanti 4-1 con grande merito, Fernandez perde il primo turno di battuta nel corso del sesto game. L’ottavo gioco è quello decisivo addirittura per il match: un doppio fallo della canadese manda a palla break Rybakina che la sfrutta costringendo l’avversaria all’errore. Nel decimo game, Fernandez sale 40-15 ma non basta. La testa di serie n. 3 fa male col dritto e si procura il setpoint. La canadese reagisce e lo annulla con un’ottima prima di servizio. Fioccano gli errori da ambo i lati. La canadese non riesce a chiudere il game e la kazaka pesca un dritto sulla linea di fondo. Fernandez cede il servizio e il set mostrando grande confusione.
Nel secondo set domina Rybakina: al servizio soffre solo nel primo gioco dove deve annullare una palla break. Da quel momento in poi nei turni di battuta non perderà nessun punto. Si concentra sul servizio della canadese che non sfonda con la prima e soffre il ritmo imposto dall’avversaria. Annulla due palle break nel corso del quarto game ma poi incappa in quattro giochi consecutivi sciagurati in cui è la kazaka che va in semifinale.
A. Pavlyuchenkova b. D. Collins 7-5 6-3
Anastasia Pavlyuchenkova è la prima semifinalista del Master1000 di Doha. Elimina Danielle Collins in un match molto equilibrato con il punteggio di 7-5 6-3 in 1ora e 36′. Ottimo momento di forma della russa tornata autoritaria sui campi da tennis. La forza del suo servizio, accompagnata dal dritto le danno la sicurezza necessaria per rendere al meglio. Dal canto suo, Collins ha lavorato bene con il rovescio ma ha smarrito lucidità nei momenti chiavi del match, costretta quasi sempre a inseguire.
Primo set molto intenso con le due giocatrici che mostrano idee chiare nel modo di interpretare le gare. Pavlyuchenkova si poggia sul suo servizio, mentre Collins punta molto sul suo rovescio e cerca di entrare con i piedi in campo sulla seconda di servizio dell’avversaria.
A sorpresa, la prima a cedere il servizio è l’americana che tiene a “0” i suoi primi due turni di battuta, per poi subire il break nel sesto gioco. Molto fallosa Collins nella circostanza e questo passaggio a vuoto fa salire sul 5-2 la russa.
Come spesso accade nel tennis femminile recente, si apre un nuovo capitolo quando qualcuna va a servire per il set o match. Pavlyuchenkova smarrisce la prima di servizio con la statunitense che, al contrario, trova il coraggio necessario per far valere la forza del suo rovescio che fa male e le procura due palle break. La prima è annullata dal servizio della russa, la seconda, invece, è concretizzata da un’ottima risposta che porta Pavlyuchenkova a sbagliare e a rimettere tutto in discussione. La n. 32 del ranking si porta a due punti dal match, ma Collins riesce a venir a capo di una situazione delicata trovando nel suo servizio l’efficacia necessaria per agganciare la russa sul 5-5.
Ma nel dodicesimo game c’è poco da fare per lei: continua a sbagliare tanto soprattutto di dritto, Pavlyuchenkova ringrazia e incassa il primo set, 7-5.
Altro piglio per l’americana nel secondo set. Parte forte e sorprende la n. 32 del mondo affidandosi ancora al suo rovescio. Però, sul 2-0 30-30 le cose cambiano: Collins sbaglia direzione di una volee definitiva e subisce il lob della sua avversaria. Da quel momento in poi Pavlyuchenkova, scampato il pericolo, ritrova spinta nei suoi colpi e per l’americana sono dolori. Cede il servizio nel quarto game e torna a inseguire l’avversaria. Collins accusa il colpo e soffre nel sesto gioco dove deve affidarsi al servizio per risolvere ai vantaggi una situazione ingarbugliata. Poi nel decimo gioco la svolta definitiva: la n. 63 sale 30-0 con autorità, ma poi entra in un tunnel che la porterà sotto la doccia. Pavlyuchenkova aggressiva in risposta riesce a far sbagliare la sua avversaria. Sul matchpoint il dritto di Collins finisce maldestramente in rete e in semifinale ci va Anastasia. Attende la vincente del match tra Fernandez e Rybakina.