[3] C. Gauff b. [LL] E. Cocciaretto 6-1 7-5
Molte sicurezze iniziali, altrettante incertezze finali. Il match è comunque suo, di Cori Gauff, vittoriosa su Elisabetta Cocciaretto al secondo turno del Dubai Duty Free Tennis Championships con il punteggio di 6-1 7-5 in poco più di cento minuti di tennis. L’azzurra, ripescata come LL dopo la sconfitta all’ultimo turno nel tabellone cadetto contro Bernarda Pera, aveva confezionato una splendida vittoria contro Elise Mertens all’esordio nel main draw, ma in questo incontro ha visto spegnersi le sue speranze nel finale grazie al cinismo dell’avversaria.
Infatti Coco, dopo essersi portata sul 6-1 3-0 sprigionando un tennis vario, incisivo e per larghi tratti impressionante, nella seconda frazione ha subito un calo che ha permesso alla marchigiana di rientrare grazie alle sue accelerazioni che non hanno mai smesso di partire dalla sua racchetta da inizio partita. Tanti errori sì, ma anche molti vincenti in quel frangente hanno permesso a Elisabetta di rientrare nel match. Il servizio ha poi iniziato a vacillare in ambo i lati e sia Cocciaretto che Gauff hanno così iniziato a scambiarsi una serie di break e contro-break che sembrava traghettarle verso un tie-break.
Ma, prima che arrivasse il decimo break su dodici giochi, la numero 3 WTA ha chiuso l’incontro con freddezza, guadagnandosi la seconda vittoria su tre incontri con l’azzurra – l’unica vittoria di Elisabetta risale al primo turno dell’Australian Open Junior 2018 quando Coco doveva ancora compiere quattordici anni – e un terzo turno tutto da gustare contro la recente semifinalista a Doha, la ceca Karolina Pliskova, ex numero 1 al mondo. Un’ottima Gauff quella che si è vista, ma per sconfiggere le migliori il livello mostrato a inizio partita dovrà essere costante dal primo all’ultimo punto.
Primo set: Cocciaretto, bene la tattica, meno la realizzazione. Troppi errori regalano il parziale a una Gauff più paziente e precisa
Non si gioca nei primi minuti di match. Sia Cocciaretto che Gauff non sembrano intenzionate a scambiare molto da fondocampo e cercano dai primi attimi di sfondare impulsivamente le barriere avversarie. Solo che Coco è più centrata, precisa. L’azzurra commette svariati gratuiti nei game d’apertura a causa della sua irruenza e del pressing più efficace dell’avversaria. Infatti, break immediato per la statunitense. La nostra portacolori non accetta però questo trattamento: spinge a più non posso, cercando di togliere il tempo all’avversaria, e si riprende subito il servizio. Il ritmo si alza ancora di più, con nessuna delle due giovani decisa a provare qualcosa di nuovo, magari qualche variazione per spezzare il gioco. Fino ad ora è una pura gara di forza.
Cocciaretto spreca nel quarto gioco commettendo nel finale due brutti errori in rete. Gauff ringrazia e acciuffa per la seconda volta il doppio distacco a livello di game. A dire il vero triplo, perché ai vantaggi la numero 3 WTA conferma il break appena conquistato e sale sul 4-1. Troppi regali da parte dell’italiana, che sì sta cercando di prendere in mano le redini del gioco ma, tranne in alcuni punti costruiti a regola d’arte, non le sta andando molto bene fino a questo momento. Non si fa in tempo ad accorgersene e a 0 Gauff strappa ancora una volta la battuta a Cocciaretto che, dopo trentaquattro minuti, lascia andare il primo parziale con in tasca un solo game.
Secondo set: Gauff inizia con lo stesso ritmo, poi un flipper di break le complica la vita. Cocciaretto combatte ma non è abbastanza
L’azzurra fatica ancora a trovare le misure. Gratuiti su gratuiti, specialmente con il dritto, consegnano il break in apertura all’americana con tanto di fiocco. Il tennis di Gauff è a un livello veramente molto alto e le soluzioni da lei trovate non danno scampo all’azzurra, che ha in mente un tennis monotematico. Direzioni studiate, smorzate, discese a rete. Un arsenale che Cocciaretto non riesce a contrastare in alcun modo. Il nervosismo sale per Elisabetta, costretta ai vantaggi nel terzo gioco, che arranca ormai anche per strappare un solo game all’impeccabile sfidante. Non si può quasi nulla contro questa versione di Coco Gauff. Ennesimo vincente, questa volta uno straordinario lungolinea di rovescio, e 3-0 pesante.
Per l’azzurra l’incontro si fa sempre più in salita, quasi da non scorgere la vetta. Con personalità, però, la marchigiana non si dà per vinta, allunga il quarto gioco ai vantaggi e grazie anche a uno splendido passante incrociato di dritto, arrivato in corsa, riafferra uno dei due break lasciati per strada. Cocciaretto inizia a spostare l’avversaria, proponendole talvolta traiettorie alte che non le permettono di sfondare con i suoi colpi, e con un nastro fortunato seguito da un bel rovescio lungolinea conquista il suo terzo gioco dell’incontro. Le distanze si accorciano.
Le due si danno battaglia nel sesto gioco, dove sfoderano accelerazioni continue che regalano al seppur modesto pubblico sugli spalti un piacevole spettacolo tennistico. Cocciaretto lascia andare ancora di più il braccio – le gambe fanno altrettanto -, mentre la statunitense non riesce a tenere il ritmo di qualche minuto prima. Con testa e cuore l’azzurra, indicandosi poi questi due essenziali ingredienti con il dito indice, completa l’aggancio. Ora siamo 3-3, tutto è ancora da scrivere.
La 19enne americana però non vuole allungare il brodo più di tanto. Rimane lì, sfrutta le occasioni che le si pongono dinanzi e grazie a un doppio fallo azzurro nega il sorpasso all’avversaria. Gli equilibri si sfaldano sempre di più con il passare dei minuti e ancora una volta Cocciaretto si riappropria del break appena lasciato per strada. Poi, distraendosi, lo perde di nuovo, lanciando così Gauff a servire per il match. Neanche a dirlo, Cori non chiude. Il match continua, 5-5. Otto break su dieci giochi in questa seconda frazione. Il nono non tarda ad arrivare, con Coco che ancora una volta si procura l’opportunità di chiudere l’incontro prima di arrivare al tie-break.
Sotto 0-30, la campionessa dello US Open non si lascia dominare dalle emozioni: incasella quattro punti consecutivi e chiude la contesa con carattere, grazie uno smash a rimbalzo, con lo score di 6-1 7-5 dopo un’ora e quarantatré minuti di gioco. Nonostante le incertezze finali, il terzo turno è suo. Qui Karolina Pliskova, recente campionessa a Cluj-Napoca, tenterà di sbarrarle la strada con il suo tennis ritrovato.
K. Pliskova b. [WC] A. Krueger 6-7(2) 6-3 6-4 (Danilo Gori)
Karolina Pliskova deve dare fondo alle sue energie per contenere la spinta della ventenne americana Ashley Krueger e domarla in tre set assai combattuti, 6-7(2) 6-3 6-4 dopo due ore e 20 minuti. La ventenne del Missouri può contare su un gioco offensivo simile a quello della ex numero 1 del ranking e riesce a sorprendere non di rado la ceca con un rovescio in avanzamento colpito dal centro verso sinistra.
IL MATCH – Nel primo set Pliskova annulla quattro set point nel decimo game e un altro nel dodicesimo ma viene dominata nel tie-break per 7 punti a 2. Krueger tiene un ottimo livello anche nel secondo parziale, ma dal 3-3 in poi vince solo un punto e la seconda frazione vede la tennista ceca ristabilire l’equilibrio. Anche il set decisivo è denso di game lunghi e lottati, e li vince tutti la giocatrice ceca che ha la meglio sulla n.76 del mondo con un sudato break nel terzo game. Poi Krueger ha le sue chance per tornare in corsa con ben 8 palle break, equamente ripartite in due turni di battuta consecutivi, ma non vengono sfruttate dalla statunitense e Pliskova chiude finalmente con un agevole game tenuto a zero.