J. Mensik b. A. Murray 7-6(8) 6-7(8) 7-6(4)
Highlander Andy Murray e benvenuto Jakub Mensik! Tennisticamente non muore mai il britannico e ha lo spirito di un ragazzino. L’età anagrafica si rivela solo dopo 3ore e 26’ di autentica battaglia in cui si è trovato sotto 5-2 con due break subiti nel terzo set. Di fronte un campioncino in erba, Jakub Mensik, a Doha grazie al Next Gen Programme dell’ATP. Un diciottenne di cui sentiremo parlare e che ha tremato quando ha percepito di essere vicinissimo alla vittoria contro una leggenda vivente come Murray, il quale è stato pazzesco nel gettare il cuore oltre l’ostacolo e nel riequilibrare la contesa. Poi una volée schizzata via perché arrivato a rete col fiatone ha compromesso il suo passaggio del turno e regalato la grande emozione al giovane ceco che approda ai quarti e racconterà di aver battuto un vincitore di Wimbledon.
7-6(8) 6-7(8) 7-6(4) il punteggio finale di tre tie-break mozzafiato. Un gran sussulto a Doha con Mensik uscito dal campo con le lacrime miste a commozione e a scampato pericolo.
E’ stata una sfida generazionale fantastica tra chi ha quasi dato tutto al mondo del tennis e a chi si appresta a scalare le classifiche. Ne nasce una gara di ottima fattura tra due lottatori distanti pochi punti. Murray sembra aver il fiato corto dopo la bella vittoria ottenuta ieri ai danni di Muller, con un secondo set molto combattuto.
Il diciottenne Mensik parte subito avanti di un break ma s’inceppa nel decimo game quando va a servire per il set. Gli trema la mano e Sir Andy passa facile. Trema il ceco anche poco prima di arrivare al tie-break costretto dal britannico ai vantaggi. Tie-break folle: i minibreak si susseguono con Murray che sale 6-4. Fallisce entrambi i setpoint, ma, peggio, subisce un parziale di 4-0 che gli costa il primo set. Il britannico non demorde, ha fame e vuole aver campo libero. Il tie-break è un grande show con il britannico che prende subito campo e a rete demolisce l’avversario costretto a fermarsi più volte per problemi di tenuta delle sue scarpe. Monologo di Murray che chiude 7-3 e si guadagna il terzo set.
Mensik reagisce all’occasione persa e si porta subito avanti di un break al termine di un game in cui Murray è molto superficiale. Un po’ di stanchezza affiora nel britannico che può applaudire il colpo di classe di Mensik che, con una smorzata incrociata di grande qualità, conquista il secondo break del set e va a servire per il match. Dall’altra parte Andy si trasforma in leone. Capisce che c’è del tremolio dall’altra parte e comincia a spingere con la risposta. Finisce per recuperare il primo break e anche il secondo lasciando a “0” il suo avversario nel decimo game. Il tie-break è la giusta conclusione: Murray lo comincia alla grande sfruttando le incertezze del ceco ma poi sul 4-4 si pianta, la prima di Mensik funziona e il suo passaggio ai quarti è ratificato. Affronterà il vincente della sfida tra Gasquet e Rublev.
[2] K. Khachanov b. F. Marozsan 6-4 7-5
Una partenza lenta, qualche amnesia qua e là, insomma il solito Karen Khachanov. Il russo elimina in un’ora e 29’ Fabian Marozsan con il punteggio di 6-4 7-5. La testa di serie n. 2 a Doha ha rischiato di compromettere un match già vinto, consentendo all’avversario di riequilibrare il punteggio. Cinico e spietato sulle palle break, ha saputo ottenere il massimo dalla sua sporadica prima di servizio (58% nel secondo set) perdendo un solo punto nel corso del secondo parziale.
Partenza lenta per Karen che parte 3-0 sotto di un break, ma poi è bravo a infilare cinque giochi consecutivi che lasciano l’ungherese senza fiato. Chiude al primo setpoint, 6-4.
Parte forte il russo, invece, nel secondo set salendo subito avanti di un break, ma nel settimo game, si fa controbrekkare da Marozsan e l’ungherese mostra segni di vitalità.
L’ungherese tiene a “0” il servizio che gli vale il 5-5 poi subisce il 12-2 che lo mette ko. Avanza Khachanov che troverà Emil Ruusuvuori.
E. Ruusuvuori b. C. O’Connell 6-3 6-3
Vittoria meritata quella di Emil Ruusuvuori che con un doppio 6-3 elimina Christopher O’Connell. Gara a senso unico con il n. 43 ATP che ha, però, un brutto conto con le palle break visto che non ne ha sfruttate 11/15.
Malgrado il dominio nel gioco e nel punteggio, Ruusuvuori ha perso nel secondo set il break iniziale di vantaggio nel corso del quarto gioco. Si è ripreso prontamente nel quinto gioco strappando la battuta all’australiano a “0”. Ha chiuso al sesto matchpoint dopo 1 ora e 47’.
A. Popyrin b. H. Grenier 7-6(3) 6-7(8) 6-1
Una battaglia di due ore e 32’ ricca di intensità ma anche errori, conduce ai quarti di finale l’australiano Alexei Popyrin che vince 7-6(3) 6-7(8) 6-1 in 2ore e 32’ sul francese Hugo Grenier.
E’ stata gran battaglia tra Hugo Grenier e Alexei Popyrin. Il francese sta provando a scalare la classifica e bene sta facendo malgrado il n. 151 in classifica. Ha messo nei guai l’australiano molto impreciso e incostante specie con la prima di servizio. Primo set dominato dai servizi, in cui è Grenier ad avere qualche patema d’animo in più nel secondo e quarto gioco, costretto ai vantaggi. Nel tiebreak parte bene il francese subito avanti di un minibreak, poi il parziale è impietoso: 7-1 per Popyrin e primo set in archivio.
Grenier sa bene dell’occasione mancata ma non si lascia intimorire. Arriva il break che lo porta sul 3-0 e con l’australiano un po’ col fiato corto. Grenier anche in questa circostanza si fa raggiungere e ne nasce un match equilibrato. Il francese fallisce tre setpoint nel corso del decimo game e domina il tie-break sfruttando un doppio fallo e un errore di dritto del suo avversario. Popyrin dà il meglio di sé nei momenti di difficoltà e arriva a matchpoint ritrovando la sua prima di servizio. Sull’8-7 manda in rete un dritto non impossibile ed è costretto a soccombere. Arriva il setpoint n. 8 per il francese: ottimo scambio con la volée dell’australiano che non supera il nastro e lo condanna al terzo set.
E’ un match strano, nel quale chi è in difficoltà tira fuori il meglio di sé. Grenier non riesce a sfruttare una palla break nel terzo game, il più lungo del set, e si trova sotto 3-1 nel gioco successivo in cui appare in confusione. La gara del francese finisce di fatto qui: Popyrin ha più benzina nel serbatoio ed è più lucida. Ottiene rapidamente il break che chiude la contesa sul 6-1. Prossimo turno con il kazako Bublik.
[4] A. Bublik b. M. Fucsovics 2-6 6-3 6-4
In rimonta, dopo un set trascorso da spettatore, Alexander Bublik passa il turno battendo Marton Fucsovics 2-6 6-3 6-4 in due ore e 9′. Applausi per il kazako che cambia faccia a partire dal secondo set. Sale con la percentuale di prime palle servite dal 52% del primo periodo al 70% del secondo. L’ungherese ne approfitta e domina il primo set, nel quale si porta avanti di due break decisivi anche grazie ai due break consecutivi tra sesto e settimo gioco. Bublik è molto falloso al servizio e commette ben quattro doppi falli in un primo set chiuso 6-4. Nel secondo set la gara cambia nel quinto game, quando Bublik soffre ma tiene il servizio prima di infilare un parziale complessivo di dieci punti a zero che lo proiettano sul 5-2. Set chiuso sul 6-3 e anticipazioni di un terzo “duello” molto intenso. Fucsovics va avanti di un break nel secondo game, ma subisce il controbreak immediato in quello successivo. Ha due game point in suo favore nel nono gioco, ma non basta: alla terza palla break c’è il break decisivo di un set vinto 6-4. Bublik avanza con questo prezioso successo al terzo set.
[3] U. Humbert b. P. Kotov 6-4 6-1
Humbert è la notizia più positiva del tennis francese in questo avvio di 2024. “Vendica” Lorenzo Sonego ed elimina nettamente Pavel Kotov con il punteggio di 6-4 6-1 in un’ora e 21′. Trasformato il russo rispetto alla versione vista contro l’azzurro. Merito ovviamente del francese che serve il 69% di prime palle, perdendo solo cinque punti in totale con la prima di servizio. La svolta al match arriva nel corso del nono gioco in cui il francese deve cancellare le uniche due palle break dell’intero incontro. Semaforo verde e break a “0” nel turno di servizio successivo dell’avversario: 6-4 il primo set per Humbert.
Kotov stacca la spina e in un “amen” si ritrova sotto di un set e due break. Agile la chiusura per il francese che chiude 6-1. Attende il vincente della sfida tra Monfils e Zhang.