C. O’Connell b. [Q] M. Marterer 6-2 6-4
Christopher O’Connell si prende la rivincita contro Maximilian Marterer al primo turno del Dubai Tennis Championship con il punteggio di 6-2 6-4 e accede al secondo turno dove lo aspetta la testa di serie numero 3, Hubert Hurkacz.
Marterer e O’Connell non si incontravano dall’ormai lontano 2017 quando il tedesco vinse il loro primo e unico incontro 6-4 6-2 al torneo di Quankhou, in Cina.
Oggi invece, O’Connell è riuscito a ribaltare il punteggio, dominando l’intera partita durata poco più di un’ora. Il tedesco numero 96 del ranking ATP, era reduce da due vittorie consecutive nelle qualificazioni del torneo, ma contro la solidità al servizio di O’Connell non è riuscito a trovare nessuna soluzione. L’australiano ha giocato una partita esemplare, soprattutto sui suoi turni di battuta. Non ha concesso neanche una palla break e con 17 colpi vincenti ha meritatamente chiuso la partita.
Nel primo set, durato solamente 32 minuti, il numero 68 del mondo, ha perso solamente due punti con la prima di servizio e 3 con la seconda, gli stessi pochissimi punti che Marterer, invece, è riuscito a vincere in risposta. Nel secondo parziale, gli scambi si sono allungati leggermente e il tedesco è salito leggermente con il rendimento dei punti sula seconda battuta, ma una vera ripresa da parte di Marterer non c’è mai stata. Nonostante il salvataggio sulle prime due palle break del secondo set, alla terza occasione conquistata da O’Connell, sul 4 pari, si è chiusa definitivamente una partita poco spettacolare.
[4] K. Khachanov b [Q] L. Van Assche 6-2 6-3
Un’altra partita dominata anche da parte del neocampione del Qatar Open, Karen Khachanov. Arrivato da neanche due giorni a Dubai e già vincitore del match contro il lucky loser Luca Van Assche, in soli due set: 6-2 6-3.
Il russo ha giocato un primo set mostrando una superiorità di livello evidente rispetto al francese classe 2004. Ha tenuto con solidità le distanze e disegnato perfettamente il campo per i primi 39 minuti: neanche una palla break a favore di Van Assche, l’80% dei punti con la prima di servizio e un doppio game di vantaggio. Il francese è apparso spesso in ritardo e contratto, oltre che molto incerto sulle scelte tattiche, commettendo così 10 errori non forzati e solamente 5 colpi vincenti.
Nel secondo parziale, è arrivata una piccola reazione di Van Assche che è riuscito a strappare per primo il servizio a Khachanov. Il francese ha iniziato a dimostrare maggiore coraggio e personalità durante gli scambi successivi, fin quando il russo, nel sesto game non si è preso la chance di tornare in parità. Subito dopo, Van Assche è stato costretto a salvare 3 palle break consecutiv e senza riuscirsi, il francese si è ritrovato davanti Khachanov pronto a servire per il match. Inutile dire, che nel turno di servizio finale, il russo non ha battuto ciglio: 3 ace di cui il 10imo della partita, gli hanno agevolato la vittoria per il secondo turno, dove troverà Jiri Lehecka.
[1] D. Medvedev b. A. Shevchenko 6-3 7-5
La testa di serie numero 1 del torneo Dubai Tennis Championship torna a vincere ed elimina Alexander Shevchenko in poco meno di un’ora e mezza 6-2 7-5.
Sia dalla durata che dal risultato della partita si direbbe che per Medvedev sia stato un primo turno alquanto facile. In realtà, Shevchenko è rimasto in vantaggio per quasi tutta la durata del secondo parziale e un terzo set sembrava facilmente prevedibile.
In avvio di partita, il russo più giovane dei due in campo è apparso carico di energia ma troppo frettoloso nelle scelte, di fronte a uno dei tennisti più difensivi del pianeta. Medvedev ha iniziato a lavorarlo ai fianchi tenendo a bada la spinta energica di Shevchenko, per accaparrarsi subito il break nel quinto game di apertura. Il giovane russo ha continuato ad alternare colpi vincenti a errori gratuiti fino a consegnare un altro game di vantaggio al numero 4 del mondo che, dal 5-2 sopra, ha messo la firma sul primo set terminato in 43 minuti. Shevchenko fin lì, ha dimostrato delle lacune importanti con la seconda di servizio che gli ha concesso di portare a casa solamente il 21% dei punti rispetto al 56% dei Medvedev. Tanti errori da parte di Shevchenko anche in risposta alla seconda battuta di Medvedev che dal canto suo, ha messo a segno il 79% dei punti sulla seconda del russo classe 2000.
Dal secondo parziale è iniziata una versione più sciolta di Shevchenko che con coraggio è andato a riprendersi quel quinto game perso precedentemente. Una volta salito sopra 3 giochi a 2, Shevchenko è riuscito a consolidare il vantaggio senza paura, tenendo anche un turno di servizio a 0 nell’ottavo game. Eppure, Medvedev è arrivato sul più bello per ricordargli che, non a caso, è la testa di serie numero 1 del torneo. Sul servizio del giovane russo avanti 5-4, che già si vedeva al terzo set, Medvedev è andato a prendersi due palle break pesantissime per risalire 5 giochi pari. Da quel momento in poi è finita la partita di Shevchenko, sopraffatto dalla velocità con la quale il suo avversario è salito dal 59% di punti con la prima in campo al 70%. Nonostante i 21 colpi vincenti, Shevchenko ha pagato a caro prezzo anche i 18 errori non forzati. Prima di battere un avversario come il connazionale di oggi, c’è ancora molto su cui lavorare.
[SE] J. Mensik b. B. Coric 4-6 6-3 7-6
Il più giovane ad accedere al secondo turno del torneo ATP 500 di Dubai è sicuramente Jakub Mensik, dopo la battaglia di nervi vinta contro Borna Coric in quasi 3 ore di partita finita: 4-6 6-3 7-6(7).
Un match impossibile da descrivere nei minimi dettagli dal momento che ogni punto è stata una lotta infinta, vinta e ripersa altrettante volte da entrambi. Il croato numero 31 del ranking era partito bene, aggiudicandosi un break di vantaggio importante che gli ha permesso di chiudere in 46 minuti un primo parziale molto equilibrato. L’unica vera differenza in avvio di partita, l’ha fatta la solidità di Coric con la prima di servizio, che gli ha permesso di portare a casa l’82% dei punti vinti. Nel secondo parziale, il croato ha continuato mettendo molta pressione al 18enne ceco, costretto ad annullare 3 palle break già nel primo turno di battuta. Nonostante l’ottima difesa di Coric, il primo a salire in vantaggio è stato Mensik dopo 40 minuti di colpi infuocati da entrambe le parti. Da quel 4-2, il secondo set è continuato in grande equilibrio con un Mensik più offensivo: 17 colpi vincenti a confronto dei soli 6 del croato, e un solo errore non forzato. Da notare anche il miglioramento alla battuta che per il teenager della Repubblica Ceca, è passato dal 59% dei punti all’80%, mentre quello di Coric scendeva dall’82% al 70%, anche grazie alla pressione di Mensik.
Anche nel terzo set, il primo a salire in vantaggio nel terzo game è stato il ceco. Coric non ha mollato neanche per un minuto, fino a sfruttare la fragilità del 18enne che, sul servizio decisivo per chiudere avanti 5 giochi a 4, non è riuscito a sfruttare i primi due match-point. A quel punto, la sfida non poteva che finire al tie-break decisivo, dove Mensik ha dimostrato grande personalità annullando il match-point a favore del croato per andare finalmente a guadagnarsi la sua terza e ultima chance.
Nel complesso, Mensik è stato bravo a salire e a mantenere per buona parte del match un ottimo rendimento con la prima di servizio, totalizzando 43 colpi vincenti contro meno della metà di Coric. Al secondo turno lo aspetta la testa di serie numero 8, Davidovich Fokina.