[1] D. Medvedev b. L. Sonego 3-6 6-3 6-3
Serviva una prestazione perfetta da parte di Lorenzo Sonego per poter avere la meglio su Daniil Medvedev. Agli ottavi del Dubai Duty Free Tennis Championships la prestazione perfetta effettivemente si vede, ma solo parzialmente. Per un’ora il torinese è davvero intoccabile, perfetto con servizio e dritto e bravissimo a tenere sempre il pallino del gioco in mano.
D’altra parte, però, Sonny è anche costretto a prendersi tanti rischi. Che fino ad un certo punto pagano, poi quando Medvedev inizia a fare il Medvedev la montagna da scalare diventa troppo alta. Lorenzo alla fine cede 3-6 6-3 6-3, uscendo anche dai primi 50 del mondo a seguito di questa sconfitta, ma non deve dimenticarsi di quanto di buono mostrato durante il match. Tra Indian Wells e Miami i punti da difendere saranno 90, ma se riuscirà ad esprimersi a questo livello sperare in un buon risultato (e magari in un sorteggio stavolta favorevole!) non è certo utopia.
Per quanto riguarda Medvedev, invece, non preoccupano la spalla incerottata né il piede che lo aveva costretto a saltare Rotterdam e Doha. Il grande auspicio di Daniil è quello di riuscire a difendere finalmente un titolo – lui che a Dubai è il campione uscente – cosa che non gli è mai riuscita in carriera. I 20 trofei conquistati, infatti, sono tutti arrivati in 20 tornei diversi.
Primo set: eccezionale Sonego, stordisce Medvedev e si porta avanti
Il match comincia nel migliore dei modi per Lorenzo Sonego, che conquista 12 dei primi 14 punti e si porta rapidamente sul 3-0. Sonny tiene a zero i suoi primi due turni di battuta, supportato da servizio e dritto in grande spolvero. Contemporaneamente, come accade quasi sempre in questi casi, Daniil Medvedev non offre certo la sua miglior versione, forse anche frenato da qualche problemino alla spalla destra, vistosamente incerottata e ricopera di tape. Il russo spesso non serve con la sua solita velocità – andando comunque spesso vicino ai 200km/h – e subisce diverse risposte profonde dell’italiano, solidissimo con il dritto e ficcante con lo sventaglio.
Dopo una partenza a rallentatore il n°4 del mondo, piuttosto irrequieto fin dai primi scambi, inizia a sciogliersi e a farsi sentire anche vocalmente. Daniil tenta di allungare gli scambi, spesso cercando l’angolo sinistro del suo avversario, e prova a rientrare in partita con il break nel quinto gioco, arrivato a zero con autorità . Sonego, tuttavia, non si fa minimamente scalfire, continua ad essere molto propositivo in risposta e torna nuovamente avanti, sfruttando qualche gratuito di troppo di Medvedev. Il n°48 del ranking annulla una palla break e sale sul 5-2, portandosi rapidamente sullo 0-40. L’azzurro vedrà sfumare uno dopo l’altro ben otto set point, sui quali però ha davvero poche responsabilità . Nel frattempo, nel nono game anche lui risale da 0-40 grazie a tre ottimi servizi e, finalmente, alla nona chance complessiva riesce a chiudere 6-3 la prima frazione.
Secondo set: Medvedev inscalfibile al servizio porta la partita al terzo
La parte più difficile del match arriva ad inizio secondo set, dove Lorenzo potrebbe accusare lo stress degli ultimi minuti del primo parziale. Ciò però non avviene, anche perché l’azzurro riesce a mantenere un livello sempre molto alto. A cambiare drasticamente, tuttavia, è il rendimento al servizio di Medvedev, che nei cinque turni di battuta della seconda frazione concede le briciole. I dati del russo rispetto al primo sono totalmente in controtendenza: 4 punti persi al servizio contro 15, 0 palle break offerte contro 9, 85% di punti vinti con la prima contro 53% e 82% di punti vinti con la seconda contro 50%.
Così diventa effettivamente complicato stargli dietro, anche perché questa volta Sonego è costretto a servire per secondo e, quindi, ad inseguire sempre. Lorenzo perde solamente un punto nei suoi primi tre turni di battuta, però la sensazione che sia un altro Medvedev è sempre più viva e, nell’ottavo game, si tramuta in realtà . Daniil riesce finalmente a sfondare e trova il break a zero, conquistando 12 degli ultimi 13 punti e pareggiando i conti: 6-3.
Terzo set: Medvedev emerge alla distanza, Sonego fuori a testa altissima
Anche in avvio di terzo set si vede sempre più raramente il Sonego devastante di inizio partita, ma certo non gliene si può fare una colpa. Era oggettivamente impensabile pensare di poter tenere quel ritmo per tutta la partita e, ancor di più, che non ci fosse alcuna reazione da parte di Medvedev. La reazione c’è eccome, perché la ragnatela di Daniil si fa via via più fitta, sfiancante e pericolosa. Il russo risponde con grande continuità , costringe Lorenzo a giocare sempre un colpo in più e alla prima chance allunga ancora.
Sul 2-2 infatti, raggiunto da entrambi con un solo punto perso al servizio, il n°4 ATP cambia nuovamente marcia, lavorando ai fianchi Sonego e strappandogli la battuta. La differenza tra i due sta proprio nel fatto che Medvedev riesce a sfruttare tutte le chance a sua disposizione tra secondo e terzo set, riducendo drasticamente il numero dei gratuiti e insistendo sul rovescio di Lorenzo tutte le volte che ne ha l’opportunità . Come sempre l’italiano lascia in campo tutto quello che ha, ma anche a livello di energie il russo pare averne di più. Dopo due ore di grande intensità Daniil strappa una seconda volta il servizio al suo rivale e chiude in rimonta 3-6 6-3 6-3, raggiungendo i quarti di finale dove attende Mensik o Davidovich Fokina. Sonego esce comunque a testa altissima, fermandosi anche a firmare tanti autografi nonostante la sconfitta.