Ugo Humbert supera il favorito numero uno del Dubai Duty Free Championships Daniil Medvedev e prosegue a percorrere la strada del successo in questo inizio di 2024 per lui mirabile. Dopo la sconfitta di Melbourne per mano di Hurkacz il venticinquenne (ma il viso ne lascia immaginare qualcuno in meno) mancino di Francia ha cambiato passo vincendo Marsiglia, sconfiggendo due volte il polacco e ora cogliendo il terzo successo su quattro sfide con il numero quattro del mondo.
Ugo cresce nell’atteggiamento sicuro e consapevole dei propri mezzi e nell’autonomia atletica che gli consente di tenere alto il livello del suo tennis per periodi più lunghi: il risultato di questa maturazione è l’acquisizione di un protagonista in più nei piani alti del nostro sport e il piacere per chi segue le sue iniziative spettacolari di fast tennis. Oggi ha rischiato molto dopo aver vinto la prima frazione, ma ha saputo soffrire e resistere, per approfittare delle prime indecisioni del russo nella seconda parte della seconda frazione.
Medvedev esce deluso per una sconfitta forse non sorprendente visti i precedenti (Ugo deve essere nella lista nera di Danilo) ma che arriva nel torneo del ritorno dopo Melbourne e che ripropone i limiti di questo giocatore fortissimo ma che ha sicuramente bisogno di aggiungere qualcosa nella borsa dei ferri per poter essere competitivo come lo è stato nella prima parte della scorsa stagione.
[5] U. Humbert b. [1] D. Medvedev 7-5 6-3 (in collaborazione con Margherita Sciaulino)
Primo set – Strepitoso Humbert! Nessuna paura di fronte a Medvedev
Humbert inizia molto aggressivo in risposta e con grande solidità al servizio. Medvedev è già stato costretto a salvare 3 palle break quando arriva sul 3 pari, mentre Humbert solamente una. Anche nel settimo game, Medvedev è di nuovo costretto ad aggrapparsi alla prima di servizio per restare in parità. Il francese sembra in uno stato di trance agonistica e non si ferma più. Senza remare troppo, Medvedev torna sulla riva e cerca di vendicarsi sul turno di servizio successivo del francese. Humbert rischia qualcosina, ma alla fine chiude anche lui per restare avanti 5 giochi a 4. L’equilibrio si assesta per qualche turno di servizio, fino al 6-5 per il francese. Humbert si porta a due punti dal set, avanti 15-30 sul servizio del russo. Medvedev lo aggredisce con un attacco di dritto ma dal 30 pari in poi, Humbert non sbaglia più niente, mentre il russo commette due errori pesantissimi. Il francese chiude meritatamente una dura lotta, 7 giochi a 5, in un’ora e 1 minuto.
Secondo set – Medvedev sciupa troppo e Humbert gli presenta un conto salatissimo
Humbert lanciatissimo sale 2-0 con una palla del 3-0, ma qui rientra il moscovita, che pesca il controbreak con un parziale di sette punti a zero; potrebbe prendersi il servizio del rivale anche nel quinto game, ma la risposta fa cilecca sul più bello. Il settimo game ha grande importanza: Medvedev ci prova e mette di nuovo il muso avanti; il break sembra essere dietro l’angolo ma Daniil non prova a fare nulla di speciale dopo la volée di dritto che lo porta sullo 0-40.
Il francese non riesce a ricorrere al suo miglior servizio ma il suo dirimpettaio arretra e perde l’iniziativa nello scambio: il risultato sono due suoi errori di dritto (rete) e un drive incrociato precisissimo del transalpino che valgono la parità nel game. Ugo completa l’opera con un servizio vincente e si prende il game grazie a un altro errore del rivale. È il suo momento e con altri due punti si porta sullo 0-30, mentre Medvedev si irrigidisce e tende a perdere campo, probabilmente pensando alle occasioni per andare in vantaggio nella partita. Il primo favorito si riporta in parità con un dritto a uscire coraggioso ma Humbert non vuole lasciar passare invano la confusione dell’avversario e rischia di più, cogliendo il break con una risposta di rovescio molto anticipata sulla seconda palla che trova il russo impreparato.
Il francese ha la giusta esperienza e personalità per servire con efficacia per il match, anche perché il moscovita non pare crederci più e continua a pascolare molto indietro. A Ugo non sembra vero di poter fruire di simili spazi negli attimi decisivi e, nonostante un paio di errori di dritto, conclude la missione con merito. Nelle parole a caldo l’intervistatrice gli ricorda che sta per giocare la sesta finale dopo avere vinto le prime cinque e lui sorride: ne ha ben donde, da lunedì c’è il best ranking tra i primi 15. E magari di più, Bublik permettendo.