(a cura di Roman Bongiorno)
Aria di cambiamento per Maria Sakkari, alla ricerca di nuovi stimoli dopo l’ultimo complicato periodo. Le quattro sconfitte in cinque partite sono sintomo di un tennis da ritrovare, di un gioco che fatica a funzionare come una volta. La greca, nel corso della sua carriera, ha giocato due semifinali slam, spingendosi sino alla terza posizione nel ranking mondiale.
Il 2024, però, ha avuto inizio come peggio non poteva: solo un secondo turno a Melbourne, poi sconfitta nei match d’esordio ad Abu Dhabi e Doha, e una sola vittoria a Dubai con la statunitense Navarro.
Qualcosa non funziona, qualcosa va cambiato. Servono soluzioni, servono cambiamenti, anche per una giocatrice non abituata a drastici cambi.
Tom Hill è il drastico cambiamento scelto. Suo allenatore da oltre due anni, insieme hanno raggiunto i traguardi più importanti della carriera di Sakkari, spingendosi sul podio mondiale e conquistando due titoli. Qualcosa, però, sembra aver smesso di funzionare. Servono nuovi incentivi.
Fresco del divorzio da Jessica Pegula, David Witt non vuole smettere di allenare. Storico allenatore di Venus Williams, ha visto crescere la statunitense per oltre 11 anni, prima da sparring e poi da coach. Titoli su titoli, trofei su trofei, per una campionessa dal valore assoluto. Con Pegula, invece, il percorso è stato differente. Sulla sua panchina, Witt le ha permesso di passare dall’ottantesima posizione fino al numero 5 della classifica mondiale. Una ripartenza, spedita e decisa, verso il raggiungimento di un obiettivo. Questo è ciò che serve a Maria Sakkari.
Al momento, sembra che il resto del team non subirà ulteriori modifiche. Witt si unirà alla squadra immediatamente, Indian Wells sarà il primo impegno ufficiale. Che possa rappresentare un punto di svolta?