[1] A. Kalinina b. [5] D. Parry 1-6 6-4 6-2 (di Michelangelo Sottili)
Vittoria in rimonta per la prima del seeding Anhelina Kalinina che, sotto di un set e un break, infila una parziale di 10 giochi a 2 e batte la n. 62 WTA Diane Parry 1-6 6-4 6-2. Un primo set pressoché perfetto di Parry, che si fa ammirare dal lato del rovescio monomane e pianta dritti pesanti, mentre Kalinina riesce solo a evitare il bagel in extremis. Il secondo parziale sembra incamminarsi presto nella stessa direzione, quando al terzo gioco un bel punto francese e tre errori ucraini significano break.
Adesso però c’è partita, Anhelina è più precisa e aggressiva, il rovescio tagliato di Diane le dà meno fastidio (“mio marito aveva provato ad allenarmi sullo slice” dirà alla fine, “ma il suo è una barzelletta paragonato a quello di questa ragazza”) e ha subito un’occasione per rientrare, annullata dalla combinazione servizio e dritto. A pesare davvero sono però le tre chance da sinistra non sfruttate da Parry per il 4-1 pesante, peraltro per meriti dell’avversaria che riesce nell’aggancio all’ottavo gioco, tirando poi dritto fino al 6-4.
L’incontro è completamente girato, Kalinina lotta su ogni palla e allunga al quarto game, per chiudere 6-2 con un altro break. A questo punto, non le resta che spiegare com’è riuscita a rientrare nel match: “Nessuna idea” dice ridendo. Però, a proposito della forza mentale, aggiunge che “l’anno scorso ho giocato con tante top player, ho imparato che devi dare il 100% altrimenti ti battono. E ora so che posso sempre recuperare uno svantaggio”.
In semifinale affronterà Xiyu Wang, che ha approfittato del ritiro di Danielle Collins sul punteggio di 6-2 per la cinese n. 64 del ranking. Ultima statunitense in gara a Austin, Danielle, che già aveva parlato di problemi fisici dopo la vittoria su Volynets, ha richiesto l’intervento della fisioterapista con trattamento fuori dal campo; al rientro, ha detto che bastava così.
La notte porta consiglio, quella texana ha portato in dono anche gli ultimi due nomi delle semifinaliste che si contenderanno il torneo WTA 250 di Austin. Anastasija Sevastova sperava, di certo, in un epilogo diverso quando in vantaggio sia nel computo dei set che nel secondo round in corso è costretta ad abbandonare il campo per un problema il ginocchio. Una beffa che privilegia la slovacca Anna Karolina Schmiedlova che, nonostante il 6-4 2-1 rimediato fino a quel momento, prenderà parte al penultimo atto della competizione dove incontrerà Yue Yuan. Proprio la cinese fa suo l’ultimo quarto di finale aggiudicandosi in due parziale il derby con la connazionale Yafan Wang con lo score di 6-3 7-5.
A.K. Schmiedlova b. A. Sevastova 4-6 1-2 rit.
Non c’è punizione peggiore per un’atleta che non terminare la propria gara. Se, in quella gara, stai anche dominando il tuo avversario allora il rammarico è duplice. Brutte notizie per Anastasija Sevastova che è costretta a salutare il Texas nel modo peggiore possibile: il ritiro. Ennesima nota stonata di una carriera tribolata dal punto di vista fisico. Solo lo scorso novembre la giocatrice lettone era tornata in campo dopo un’assenza di quasi due anni, nei quali ha accusato qualche dolore alla spalla ma ha provato la gioia della maternità con la nascita di Alexandra. Ora, l’obiettivo di ritornare in semifinale di un torneo del seeding sfuma contro Anna Karolina Schmiedlova che andrà a giocarsi il penultimo contro la cinese Yue Yan. La partita inizia con l’ex numero 11 al mondo che parte a razzo andando subito ad imporre il proprio gioco con la slovacca che, in un batter d’occhio, si ritrova sotto di due break e un o 0-3 da cui risalire la china. Un estenuante game da 15 punti totali permette alla tennista in svantaggio di riannodare il filo del set, alla quarta occasione utile la numero 76 del mondo strappa il servizio all’avversaria ed inverte la rotta. La semifinalista dell’US Open 2018 sbanda ancora e viene raggiunta sul 3-3. Quando tutto sembra suggerire un risolutivo tie break arriva la zampata della balcanica nel nono gioco, antipasto del 6-4 con cui fa suo il primo set. I primi due game del secondo round sono immacolati per le tennista al servizio, ma la nativa di Kosice va in difficoltà e non conserva la battuta, l’attuale numero 485 del ranking si sfrega le mani per un match che sembra indirizzato. Proprio sul più bello il ginocchio fa crack, Anastasija è costretta a fermarsi nonostante la situazione di punteggio e dice addio alla semifinale. Il pass lo stacca Anna Karolina.
Y. Yuan b. Y. Wang 6-3 7-5
I Wang non riescono ad essere presenti in entrambe le semifinali in gara. Il ritiro di Danielle Collins ha fatto strada all’ingresso di Xiyu tra le prime quattro del torneo di Austin. Privilegio che non è riuscita a guadagnarsi sul campo l’omonima Yue. La ventinovenne ha dovuto deporre le armi contro Yue Yuan con la più giovane connazionale che si è imposta in due parziali al termine di due ore di gioco. Un 6-3 7-5 che non trasmette totalmente l’agonismo che c’è stato in campo con un derby infuocato caratterizzato dall’alto numero di punti giocati e dall’intensità profusa negli scambi. Nel quinto game la prima a mettere la testa davanti a Wang, il break subito sveglia la reazione di Yuan che non solo restituisce il break ma alla seconda opportunità mette anche la freccia per guadagnarsi la possibilità di servire per il primo set. La mano non trema, cancella una palla break, e scrive l’1-0. Rinfrancata dal vantaggio, la classe 1998 prova a far saltare il banco anche nel secondo parziale, volando subito 2-0. La numero 69 del ranking capisce che non ha più margine di errore e pareggia il numero del break, impattando 3-3. Il game successivo è costretta a venire fuori dalla buca, con merito, per ben sei volte. E’ l’ultimo tentativo di difesa andato a buon fine perché, con il tie break alle porte, è fatale una distrazione con cui lascia il servizio a 0 per permettere a Yue di far calare il sipario sul derby cinese.
Manuel Ventriglia