Continuano le qualificazioni del circuito WTA al BNP Paribas Open di Indian Wells. Queste ultime rappresentano un’opportunità piuttosto ghiotta per tutte quelle giocatrici desiderose di guadagnarsi un posto nel tabellone principale. Oltre alla prestigiosa visibilità, naturalmente, di un torneo tra i più affascinanti del circuito. Per ciò che concerne il recap di giornata, invece, la giovanissima tennista russa, Ėrika Andreeva (n. 98 del ranking) ha battuto Emiliana Arango per due set ad uno. Sulla sua strada, adesso, incrocerà la tennista statunitense (classe ‘99) Kayla Day. Ottima prova anche quella disputata da Taylor Townsend (n. 77 WTA) contro Iva Jovic. La giocatrice di Chicago, infatti, nell’arco de due set ha concesso solo tre giochi all’avversaria e nel prossimo turno delle qualificazioni se la dovrà vedere contro la connazionale, Clervie Ngounoue, numero 386 del circuito. È stata proprio la diciassettenne di Washington DC, tra l’altro, ad eliminare Alizé Cornet dalla corsa per il tabellone principale del BNP Paribas Open di Indian Wells. Già. Perché la tennista americana non ha concesso neanche un set alla più blasonata collega francese. La n. 90 WTA Harriet Dart, infine, ha regolato Darja Semenistaja (n. 110) con il punteggio finale di 6-2 6-2 e questa sera affronterà l’americana Liv Hovde (WTA 286).
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E. Andreeva b. E. Arango 3-6 6-4 6-1
Ottima prova quella disputata dalla giovanissima tennista russa, Ėrika Andreeva, contro la colombiana, Emiliana Arango. Anche se al netto di cinque doppi falli e di un servizio non proprio impeccabile. Il primo set, in verità, è appannaggio di Arango che riesce a sfruttare maggiormente le debolezze evidenziate dall’avversaria. Nel secondo parziale, però, Andreeva inizia a prendere le misure (oltre che il largo) e riesce ad imporsi con il punteggio di 6-4. Non c’è storia, invece, nell’ultimo e decisivo set. Arango, infatti, si trasforma in un campionario di erroracci e doppi falli, mentre Andreeva non sbaglia un colpo e concede solo un misero game alla tennista sudamericana. 3-6 6-4 6-1 il punteggio finale.
T. Townsend b. I. Jovic 6-1 6-2
Match senza storia (o quasi) quello vinto da Taylor Townsend contro la sedicenne connazionale, Iva Jovic. Quattro ace a zero per Talor, che nel corso del primo parziale ha rappresentato una sorta di uragano fin troppo insormontabile per l’inerme Jovic. All’inizio del secondo set, la giovanissima statunitense ha provato ad osare un po’ di più, ma si è dovuta arrendere alla maggiore tenuta fisica e mentale della Townsend. Quest’ultima, adesso, andrà a sfidare Clervie Ngounoue, in quello che si preannuncia come un interessantissimo “derby” a stelle e strisce.
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H. Dart b. D. Semenistaja 6-2 6-2
Anche qui, una gara che non ha regalato particolari sorprese di sorta. Harriet Dart (n. 90 WTA), infatti, si è sbarazzata – in appena due set – della ventunenne lettone, Darja Semenistaja. Dopo aver preso il largo nel corso del quinto gioco del primo parziale (con qualche esitazione di troppo al servizio) per la tennista britannica è stato tutto in discesa o quasi. Secondo set che non ha visto quasi mai Semenistaja in partita. Anzi. Dart non ha concesso quasi più nulla alla sua avversaria ed il match si è praticamente concluso sin dal sesto gioco, quando la numero 90 del circuito è riuscita a portarsi sul 4-2. 6-2 6-2 il punteggio finale.
C. Ngounoue b. A. Cornet 6-2 6-3
Alizé Cornet saluta già la compagnia al termine di un match che l’ha vista in evidente difficoltà (eufemismo)contro la diciassettenne di Washington DC, Clervie Ngounoue. Le chiavi del primo parziale sono subito tra le mani della giovane statunitense che riesce a portarsi sul 5-1. Timida reazione di Alizé che dopo aver conquistato un paio di game (più per demeriti dell’americana che per meriti propri, in realtà), deve comunque arrendersi alla maggiore freschezza atletica (e mentale) dimostrata dall’avversaria. Secondo set un tantino più combattuto, ma nulla di trascendentale. Sì. Perché è solo nel nono gioco che Ngounoue, dopo aver concesso ben tre giochi all’atleta di Nizza, si porta sul definitivo 6-3 che condanna in maniera pressoché perentoria, Alizé Cornet.
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Francesco De Salvin