Atmosfera da primo giorno di scuola a Indian Wells con quasi tutti i top della classifica mondiale impegnati nel Media Day, la tradizionale giornata di incontro con i giornalisti prima dell’inizio del torneo.
La n. 1 del mondo Iga Swiatek è stata la prima a presentarsi davanti ai microfoni descrivendo le sue ultime due giornate di vacanza (una a Malibu e una a Indian Wells a bordo piscina) dopo le fatiche dei due tornei in Medio Oriente: “Mi piacciono molto i tornei di Doha e Dubai, perché l’atmosfera è molto calma, non ci sono molte cose che accadono intorno ai tornei, mentre qui ci sono parecchi impegni con gli sponsor da soddisfare”. La programmazione sarà un aspetto chiave di questa stagione 2024, considerando la presenza del torneo olimpico a metà estate che mischierà le carte per tutti i top players: “Il mio team vorrebbe che io giocassi meno tornei, concentrandomi su quelli più importanti. Sto ancora considerando questa opzione, ma al momento preferisco giocare tutti i tornei che mi sento di giocare e che mi piacciono. Soprattutto durante un anno olimpico vedremo se effettuare questo tipo di scelta, e anche se voglio giocare bene alle Olimpiadi non voglio mettermi troppa pressione addosso quindi vedremo in futuro quale sarà la scelta più adatta”.
Anche l’annata di Jessica Pegula avrà le Olimpadi tra gli appuntamenti più importanti: “Sicuramente continuerò a giocare singolo e doppio fino ai Giochi, anche se dopo probabilmente mi concentrerò di più sul singolare. Mi sono resa conto di aver giocato tante partite l’anno scorso, e quest’anno cercherò di proteggermi maggiormente verso la fine della stagione”.
Dopo due anni di assenza dovuti alla gravidanza, ritorna a Indian Wells anche la campionessa 2018 Naomi Osaka che nel suo match d’esordio incontrerà Sara Errani, da lei già affrontata a Miami nel 2016. “Credo di aver sognato quel match, mi ha battuto facilmente”, ha detto Osaka, confondendo il risultato di 6-1, 6-3 che invece era stato in suo favore. “Sono contenta di incontrare una grande campionessa, una combattente, che ha raggiunto risultati importanti nei tornei dello Slam, non vedo l’ora di scendere in campo”.
La giocatrice probabilmente favorita per portare a casa il trofeo è la campionessa dell’Australian Open Aryna Sabalenka, che ha rivelato come i trofei dei due trionfi australiani sono a casa della madre: “Mia mamma li chiama ‘i due gemelli’, perché sono due trofei identici che sono uno di fianco all’altro. Ha detto che ne vorrebbe anche qualcuno di forma diversa, e che dovrei darmi da fare per vincere qualche altro Slam… grazie mamma, davvero un compito semplice da portare a termine”.
La rassegna dei protagonisti del torneo maschile è iniziata con Taylor Fritz, che su questi campi ci è quasi cresciuto, e che si è presentato in veste ufficiale per la prima volta vestito Hugo Boss, il suo nuovo sponsor che lo vede affiancarsi a Matteo Berrettini come testimonial del marchio tedesco. “Si tratta di un’avventura molto stimolante per me. Credo che gli abiti Hugo Boss siano molto in linea con il mio stile, e finalmente indosserò abiti che mi stanno bene: con Nike la XL era troppo grande e la L era troppo piccola… Inoltre sarà bello rappresentare un’azienda che non ha tantissimi giocatori nella sua scuderia, avendo così la possibilità di far sentire la propria voce”. Forse c’era qualche sassolino nelle scarpe Nike che dava fastidio e doveva essere tolto…
Carlos Alcaraz rientra sul cemento dopo l’infortunio patito a Rio sulla terra battuta minimizzando il ruolo dell’assenza di Juan Carlos Ferrero dal suo angolo durante il primo mese dell’anno nel suo inizio di stagione relativamente difficile. “Non sento per nulla la mancanza di Juan Carlos quando non c’è, perché tutti i membri del mio team sono validissimi e ho piena fiducia in loro”.
A fine pomeriggio, mentre con la pioggia che stava imperversando nel deserto, è arrivato Daniil Medvedev, che ha spiegato i motivi della sua nuova collaborazione con Gilles Simon: “Stavo cercando qualcuno che potesse sostituire Gilles [Cervara], in modo da non costringerlo sempre a viaggiare con me, e poi mi sono detto che probabilmente poteva valer la pena di trovare qualcuno che potesse aggiungere qualcosa al team. L’accordo con Gilles [Simon] prevede circa 14 settimane di collaborazione, senza una durata predeterminata. È una persona davvero preparata: ogni volta che sbaglio un colpo riesce sempre a trovare un motivo che spiega il perché il colpo non è finito in campo ma è uscito”.
Gli unici due giocatori compresi tra le prime teste di serie che devono ancora completare il loro “giro” davanti ai microfoni sono Novak Djokovic ed Elena Rybakina, che saranno “di servizio” nella giornata di giovedì.