C. Giorgi b. K. Boulter 6-3 6-2
Quando si sente dire che il tennis si gioca in due, vuol dire che non si è mai stati al cospetto di Camila Giorgi. Nel bene e nel male. Questa volta però si può tirare un sospiro di sollievo perché la tennista marchigiana, sprofondata alla 106esima posizione nel ranking, ha dato una severa lezione di mazzate da fondocampo alla recente vincitrice del WTA 500 di San Diego, Katie Boulter. Lo score di questo match di primo turno del 2024 BNP Paris Open spiaccica davanti agli occhi di tutti un perentorio 6-3 6-2 per l’azzurra in un’ora e diciotto minuti di puro dominio. Potenza, potenza e ancora potenza. Inoltre, sono stati davvero pochi i gratuiti di Giorgi rispetto al solito, mentre la britannica non ha saputo trovare soluzioni per contrastarla da inizio a fine match.
Eccessivamente fallosa, poco reattiva, piuttosto confusa e visibilmente molto stanca dai recenti impegni, Boulter si è consegnata all’avversaria, in questa prima sfida tra le due, minuto dopo minuto senza riuscire a trovare un minimo spiraglio di risalita. Quindi, ancora niente secondo turno in California per la fidanzata di Demon, uscita sconfitta per cinque volte su cinque o nelle qualificazioni o all’esordio nel tabellone principale. Allo stesso tempo non si può non dire brava a Giorgi, che ha saputo mantenere costante e altissimo il suo pressing dalla linea di fondo, dal quale ha regalato delle accelerazioni sia durante lo scambio che in risposta (36% di punti con la seconda per l’inglese) davvero notevoli. D’altronde la conosciamo, ne è perfettamente capace.
Nonostante il 48% di prime in campo e i 7 doppi falli, le percentuali di realizzazione con il colpo di inizio gioco sono state molto buone per l’azzurra (75% con la prima e 57% con la seconda). Questa è la seconda vittoria per lei in stagione dopo quattro sconfitte consecutive. Per ottenere la terza dovrà superare al secondo turno – ottenuto a Indian Wells per la sesta volta in carriera – la 26esima tds Linda Noskova. Le carte ovviamente Camila le possiede per superare la giovanissima ceca. Non serve quasi neanche dirlo. Si spera solo che le usi nel modo giusto e non per una mano di blackjack.
Primo set: La potenza di Giorgi è straripante. Boulter, contratta, ci prova ma non è abbastanza
Staccatasi dai blocchi di partenza come fosse una centometrista, Giorgi inizia il suo sprint tennistico già dal primo 15, spingendo a destra e a manca con tutti i fondamentali. Senza paura, senza riguardo verso le già criticate palline del torneo che dopo pochi scambi sembra siano già da sostituire. Il forcing della tennista marchigiana si sa quanto possa essere efficace e oggi la giornata pare iniziare bene per il suo gioco all-in. Boulter arranca nel tenerle testa in questo duello estremamente intenso da fondocampo. Infatti si fa brekkare, rischia di andare subito sotto 0-3, ma l’azzurra decide di non concederselo e grazie a un doppio fallo finale, preceduto da un paio di errori, restituisce subito il servizio alla britannica.
Il break però torna subito tra le fila di Giorgi, con varie saette in risposta che Boulter può solo provare a gestire. Chiaramente senza successo. Questa volta è lei che incappa in un doppio fallo conclusivo, cedendo così per la seconda volta su due la battuta all’azzurra. Confermato il break con autorità, Giorgi rischia nel settimo gioco in cui si trova sotto 0-30. Ma a modo suo, di potenza, reagisce e con un’accelerazione vincente dietro l’altra si issa sul 5-2. È con un eccellente game in battuta che la tennista italiana pone fine al primo parziale, dopo quaranta minuti di gioco, con lo score di 6-3. Prime di servizio a una velocità elevatissima e l’inglese non può fare altro che consegnarsi.
Secondo set: Parabola ancora più discendente di Boulter, a corto di energie. Giorgi mantiene il livello e arriva presto alla meta
Nel peggiore dei modi inizia il set la numero 27 WTA. Lenta, fallosa e senza soluzioni per arginare l’aggressività dell’avversaria, Boulter regala il break a 0 in apertura di parziale. In seguito continua per inerzia nel suo declino, quasi scoraggiata e svogliata nel tentativo anche lontano di cercare di porre rimedio a un match che, minuto dopo minuto, pare sempre più compromesso. Camila non pare abbassare il suo livello di gioco, che ormai domina in lungo e in largo una Boulter sempre più in affanno sia dal punto di vista dell’inventiva che da quello fisico. Prima 2-0, poi 3-0 in spinta con un altro break e giunge anche il 4-0, sempre con la solita dinamica.
Finalmente la fresca vincitrice di San Diego conquista un game nella seconda frazione. Nel sesto gioco, poi, arriva anche a palla break grazie a un sussulto d’orgoglio, ma l’energia sprigionata dalla racchetta di Giorgi la ferma ancora prima di poter pensare a un recupero. Al momento di chiudere la marchigiana si distrae al servizio, offrendo due palle del contro-break. Con freddezza però, com’è abituata lei, risale dallo svantaggio e piazzando ulteriori colpi di un certo calibro chiude la gara con il punteggio di 6-3 6-2 in un’ora e diciotto minuti di tennis unicamente suo.