[PR] N. Osaka b. [Q] S. Errani 6-3 6-1
Prima o poi doveva arrivare. Dopo quattro successi azzurri nei primi quattro match – Giorgi, Arnaldi, Sonego e Bronzetti – bisogna registrare la prima sconfitta tricolore. Arriva, per la verità, al termine di un match da cui era veramente complicato attendersi un esito diverso, quello cioè tra Sara Errani e Naomi Osaka.
Pur potendo contare su più vittorie nel main draw del BNP Paribas Open (15 contro 14 dopo l’esito di questo incontro), la romagnola riesce ad impostare la sua partita fino a quando la sua avversaria glielo permette, come accaduto per gran parte del primo set. Tra risposte lunghe e difficoltà nella gestione del vento, il primo Indian Wells da neo-mamma non era iniziato in maniera così banale per Osaka, brava comunque a sciogliersi con il passare dei minuti e a limitare il numero di errori, arrivando ad imporsi per 6-3 6-1 dopo un’ora e dieci.
Per lei è la cinquantesima vittoria in un WTA1000 sul cemento, raggiungendo curiosamente proprio Errani a a quota 50 successi sul veloce nei tornei ‘1000’. Per Sara resta comunque l’ottima campagna dalle qualificazioni, che per il momento le consentono di restare in top100 nella classifica live.
Primo set: Osaka tentenna, Errani non trova il colpo del KO e alla fine cede
La partenza fulminante di Osaka lascia presagire un match che, almeno nel risultato, era francamente ipotizzabile alla vigilia, anche se almeno il primo set ha avuto uno sviluppo un po’ diverso da quanto recita il freddo 6-3 finale. Pronti via e Naomi tiene a zero il primo turno di battuta, con tre punti diretti e un drittone-lampo vincente. Errani fatica ma recupera caparbiamente da 0-30, prima di operare il sorpasso nel terzo gioco. Quando la prima non entra per la giapponese sono guai, venendo costantemente attaccata. Sara è brava a farle giocare sempre un colpo in più, riscuotendo anche l’approvazione di Lucia Bronzetti che si gusta lo spettacolo, e a passare davanti nel punteggio. Il vantaggio, però, dura pochissimo.
Osaka tenta subito di spingere fin dalla risposta, ottenendo spesso scarsi risultati (saranno tantissime a fine match le risposte sbagliate in lunghezza). Quando riesce a colpire da ferma, però, l’ex n°1 è sempre un pericolo enorme. La giapponese fa e disfa, ritornando subito in carreggiata ma commettendo tre doppi falli di seguito per inaugurare il quinto game. Come già sottolineato, Errani è bravissima a svolgere al meglio il suo compito: provare a tenere lo scambio il più possibile, addormentandolo con tante variazioni. Sarita ha anche una chance per salire 4-2, ma la nipponica trova un nuovo break e dà la sensazione di essere finalmente entrata in partita, vicendo un settimo game molto lottato. Da quel momento, la partita è in discesa per Osaka, che intanto si assicura 6-3 la prima frazione e al cambio campo prova a rigenerarsi con qualche pezzettino di anguria.
Secondo set: Naomi viaggia spedita e raggiunge il secondo turno
Ad aprire il secondo parziale ci sono due game lottatissimi, portati a casa dalla giocatrice al sevizio nonostante 4 palle break offerte (sul servizio di Errani, che recupera da 0-40) e ben 4 doppi falli di Osaka che, comunque, salva due chance di break. Quello sarà l’unico game conquistato dall’ex n°5 nel secondo parziale. La giapponese dilaga, sfondando con i suoi colpi e parendo via via meno contratta.
Tolto il primo, Osaka vince tutti e sei i giochi del secondo parziale, cancellando un’altra palla break per salire 3-1. Naomi dimezza i doppi falli (confinati, di fatto, tutti nel secondo game), migliora la resa con la seconda palla e sbaglia sempre meno. Il 6-3 6-1 finale è la naturale conseguenza di quanto visto nel corso della partita, con la quattro volte campionessa Slam che ha sempre avuto il pallino del gioco in mano. Osaka approda così al secondo turno, dove sfiderà Liudmila Samsonova, sconfitta all’esordio in doppio con Jasmine Paolini dalle n°1 del seeding Hsieh/Mertens.
D.Parry b. M.Trevisan 7-5 6-3
Che peccato per Martina Trevisan. In condizioni difficili per il vento serale che si è alzato a Indian Wells, subisce le iniziative dell’ottima francese Diane Parry (22 anni, 61 WTA), giocatrice brillante, di solito discontinua, ma non stasera. Primo set lottatissimo, giocato punto a punto, con uno scambio di break nel sesto e nel settimo game, fino al 6-5 per Parry, con Martina al servizio. L’italiana, probabilmente infastidita dai refoli, incappa in due doppi falli, e cede il parziale per 7-5. Purtroppo, il risultato è giusto, considerando le numerose occasioni (7 palle break prima di quella fatale) avute dalla francese.
Il vantaggio galvanizza Diane, che inizia a giocare ancora più profondo e angolato, a tratti deliziando con il suo splendido rovescio a una mano, colpo ormai più unico che raro nel tennis femminile di alto livello. Trevisan lotta e ci prova, ma viene spesso tradita dal dritto, senza riuscire a ribaltare l’inerzia della partita. Salvati 3 match-point sotto 2-5, l’azzurra è costretta alla resa nel game successivo. Parry affronterà un’altra mancina nel secondo turno, la canadese Leylah Fernandez.