E’ finita anzitempo l’avventura di Naomi Osaka ad Indian Wells. L’ex n. 1 al mondo viene eliminata da Elise Mertens con il punteggio di 7-5 6-4, in una gara sempre condotta dalla belga.
Osaka malissimo al servizio con appena il 38% di prime palle messe in campo e con la resa della seconda pari al 36%. Numeri troppo bassi per pensare di impensierire la n. 28 del ranking molto più regolare della giapponese.
“Il piano partita – spiega Osaka – era quello di essere molto aggressiva, ma in campo mi sentivo come se non fossi in grado di colpire pesantemente la palla come di solito faccio. La sua velocità di servizio è aumentata dall’ultima volta che l’ho affrontata e mi ha costretto molto a giocare sul rovescio”.
Come si giudica Naomi e quanto manca per raggiungere la sua versione migliore di sé stessa? “Ci sono stati dei miglioramenti. Nella partita che ho giocato prima di questa, credo di aver battuto la persona con il ranking più alto con cui ho giocato finora, quindi ne sono felice. Sto solo cercando di non essere troppo dura con me stessa in questo momento, ma sono migliorata molto da Doha. Credo di aver lottato molto e di aver cercato di trovare delle soluzioni ai grattacapi offerti dalla mia avversaria. Chiaramente tutto questo non ha funzionato molto bene“. Più gare giocherà e più Osaka proverà a tornare a essere protagonista sui campi da tennis.
Per Osaka è una fase della carriera in cui dovrà cercare di confermare i successi registrati in passato e a livello emotivo sicuramente non sarà impresa da poco. Ma qual è l’obiettivo principale per lei? “Non sto cercando di tornare numero 1 al mondo. Potrei raggiungere questo obiettivo in tre anni, ma non so nemmeno cosa accadrà in questo lasso di tempo. Ma non è la ragione per cui sono tornata a giocare. L’ho fatto perché volevo vincere più Slam. Ma penso che il successo in questo momento sia determinato solo dallo sforzo che ho fatto. Oggi non penso di aver giocato bene, ma ci ho provato ad ogni punto”.
Poi torna sulla gara odierna: “Non è stato facile cominciare con due break di svantaggio. Ho fatto un grande sforzo per rientrare in partita, ma non avevo buone sensazioni quando colpivo la palla. Non so se sia solo merito suo, ma di solito sono io ad essere piuttosto pessimista con me stessa. Mi è sembrato come se, una volta tornata in partita, mi fossi messa di nuovo un po’ sulla difensiva. Non do più le vittorie per scontate”. Naomi tornerà a Los Angeles prima dei prossimi appuntamenti nel circuito.