Il tormentone del primo trimestre dell’anno è ormai giunto al termine, ma con un nulla di fatto. SKY e SuperTennis (il canale TV controllato al 100% dalla FITP), non hanno trovato un accordo per condividere i diritti televisivi del tennis ATP e WTA, ora detenuti in esclusiva per l’Italia (e non solo) dalla pay-tv europea con sede a Londra e controllata dal gruppo americano Comcast.
I segnali di una rottura definitiva dei negoziati c’erano tutti: in primis una nuova grande campagna pubblicitaria di SKY Sport con ambientazione circense che segnala come fiore all’occhiello dell’offerta il grande tennis con sottolineatura dell’esclusiva fino al 2028, insieme a Formula 1, MotoGP e le tre Coppe Europee di calcio.
Ma anche lo “sdoppiamento” di SuperTennis che ha acquisito solo per il Digitale Terrestre i diritti dei 25 tornei Premier Padel (peraltro detenuti anche da SKY per le altre piattaforme). La versione “terrestre” del canale darà ovviamente la precedenza a questi eventi mentre la versione via satellite (canale 212 di SKY) e in streaming via internet si dedica principalmente ai tornei ATP Challenger, comunque accessibili anche sul DTT tramite il tasto verde del telecomando sui televisori di ultima generazione tramite la tecnologia HbbTV già utilizzata la scorsa estate per il multi-campo dello US Open.
Proprio lo Slam americano rimane ora l’unico prodotto di pregio tennistico di SuperTennis che un anno fa firmò un contratto di cinque anni a tre milioni di euro l’anno per strappare il torneo a Discovery Italia (Eurosport aveva infatti trasmesso in esclusiva lo US Open nel nostro Paese dal 2005 al 2022).
Anche i diritti gratuiti degli Internazionali d’Italia (i cosiddetti “domestic rights”) andranno con ogni probabilità a Mediaset, che pare aver messo sul piatto un’offerta più alta rispetto alla RAI. La TV di Stato ha invece rinnovato l’accordo per i diritti free delle ATP Finals di Torino fino al 2025 anno in cui scade l’attuale contratto dell’ATP con il capoluogo piemontese. La Coppa Davis è per quest’anno ancora in controllo di SKY e RAI rispettivamente per pay e free.
Insomma, tutto questo per spiegare come ora la TV della FITP si trovi in grandissima difficoltà di contenuti e non può certamente essere il padel, che di fatto è un altro sport, a colmare l’enorme vuoto lasciato in palinsesto. Diventa quindi difficile immaginare come SuperTennis possa ora fare ascolti degni di nota, e di conseguenza come possa ricavare abbastanza denaro dalla raccolta pubblicitaria in attesa che arrivi lo US Open 2024 a fine agosto, torneo di straordinario prestigio, che tuttavia occupa solo due settimane di calendario (tre volendo considerare anche il torneo delle qualificazioni)
Rimane sorprendente come la situazione sia arrivata a questo punto, quando già 13 mesi fa era nota la notizia dell’accordo di SKY Europe con ATP Media e WTA per l’acquisto dei diritti in esclusiva dei due circuiti dal 2024 al 2028. SuperTennis avrebbe poi annunciato poche settimane dopo l’acquisto dei diritti dello US Open, da usare potenzialmente come moneta di scambio in una inevitabile trattativa con la pay-tv.
Ma tale strategia non ha funzionato fin dall’inizio: SKY Italia d’altronde non aveva mai cercato di acquistare per sé i diritti dello Slam americano, e in una trattativa con la FITP avrebbe sicuramente chiesto di rilevarne l’esclusiva al posto di SuperTennis.
Il motivo è presto detto: SuperTennis, essendo un canale completamente gratuito, non è una reale concorrente di SKY. Ovvero gli abbonati alla pay-tv possono tranquillamente vedere lo US Open gratuitamente posizionandosi sul canale 212 della stessa piattaforma SKY o sul canale 64 del digitale terrestre.
Questo infatti è quello che è già avvenuto per lo US Open 2023, la scorsa estate, con SKY che si era subito mostrata disinteressata a una condivisione di un torneo già trasmesso integralmente su un canale free. Le risorse editoriali di SKY Sport d’altronde non sono illimitate e avrebbe poco senso investirle in un evento sostanzialmente superfluo per il suo palinsesto, essendo visibile già altrove a costo zero per i suoi abbonati.
SKY Italia, ora libera da blocchi Antitrust che ne avevano limitato il raggio d’azione nel triennio 2019-2022, punta ad acquistare eventi in esclusiva assoluta quando possibile, almeno laddove non vi siano obblighi di legge che impongano la trasmissione in chiaro. Non è il caso del tennis che non è (ancora) coperto dalla Legge Salva Eventi (Delibera AGCOM 131/12) se non per gli Internazionali d’Italia e la Coppa Davis che, come detto, sono in orbita rispettivamente di Mediaset e RAI per il 2024.
Certo, l’incredibile appeal di Jannik Sinner potrebbe smuovere qualcosa da questo punto di vista, ma gli ascolti record persino dei match di doppio del nostro campione, spingeranno SKY a difendere il proprio investimento come farebbe qualunque broadcaster mondiale in questa situazione.
Il mercato ha dunque deciso e SuperTennis, che nel decennio precedente aveva avuto ben poca concorrenza per acquisire i diritti di ATP 250/500 e WTA, ha in un certo senso pagato sulla sua pelle i grandi risultati di Sinner e di riflesso dell’Italia tennistica, che ha celebrato per anni in pompa magna sulle sue frequenze. Quando si dice l’ironia della sorte….
In attesa di capire il destino del canale federale, non resta che prendere atto del nuovo assetto e rallegrarci comunque di una nuova realtà: adesso, a quanto pare, il tennis smuove interesse televisivo in Italia più di tutti gli altri sport che non siano il pallone.
Una realtà che solo fino a poco tempo fa sarebbe apparsa come fantascientifica.