Mentre Matteo Berrettini, di cui altri colleghi si stanno occupando, è alle prese col Challenger 175 sul cemento di Phoenix, la settimana prevedeva comunque altri tre tornei di buon livello. Il più interessante dei quali era in Ungheria (Challenger 75, terra battuta indoor) nella località di Szekesfehevar, bella cittadina di quasi 100.000 abitanti che ci capitò di visitare alcuni anni fa. Senza però mai riuscire a pronunciarne il nome con una parvenza di credibilità, nonostante gli sforzi caritatevoli di un’amica ungherese. Due dei nostri sette rappresentanti sono riusciti ad approdare ai quarti di finale, per la precisione Francesco Maestrelli e Franco Agamenone. Il tennista pisano battendo nell’ordine il padrone di casa Attila Boros (n.1445) e poi il connazionale Andrea Pellegrino in un derby fin troppo tranquillo, conclusosi col punteggio di 6-1 6-4. Più complicato il percorso di Agamenone che prima si è trovato di fronte l’astro nascente giordano Abdellah Shelbayh (7-6 6-0) e poi il bosniaco, ma ravennate d’adozione, Nerman Fatic (n.194 ATP) che prima ha fatto corsa di testa e poi ha ceduto di schianto nel terzo set: 4-6 6-3 6-0. Vedremo se sarà stata vera gloria nel prossimo turno, rispettivamente contro il qualificato polacco Daniel Michalski (n.295) e il ceco Zdenek Kolar che è stato un ottimo doppista e un più che dignitoso singolarista, prima di scivolare in classifica dove adesso naviga oltre la duecentesima posizione.
Molto bene in terra ungherese anche Samuel Vincent Ruggeri che, dopo aver superato per l’ennesima volta le qualificazioni, ha avuto la meglio (6-1 4-6 6-3) sull’austriaco Lukas Neumayer.(n.220 ATP).Ha poi perso al secondo turno contro il cinese di Taipei Chun-hsin Tseng (ex n.83), che ha sudato freddo prima di riuscire ad imporsi col punteggio di 2-6 6-2 6-3. Per il 21enne tennista bergamasco il premio di consolazione è il nuovo best ranking alla posizione n.289 ATP e la consapevolezza di essere ormai pronto per il grande balzo.
Anche Alessandro Giannessi riesce a sopravvivere a un esordio non banale contro il francese Mathias Borgue (n.272) per poi arrendersi 6-4 7-6(2) all’altro francese Matteo Martineau (n.190) al termine di un match molto combattuto.
Subito eliminati Andrea Dalla Valle (6-0 6-3 da Titouan Droguet) e Giovanni Fonio che poco può contro il forte ungherese Zsombor Piros (n.106 e seconda testa di serie) che lo sovrasta con un chiaro 6-3 6-2.
Diversi italiani erano presenti anche al Challenger 75 di Santiago del Cile (terra battuta) con Francesco Passaro che si scrolla improvvisamente di dosso i problemi che l’avevano afflitto negli ultimi tempi e si qualifica per i quarti di finale. Tra l’altro attraverso un percorso per nulla agevole che ha posto sulla sua strada prima il boliviano Murkel Dellien (n.191), battuto con un secco 6-0 6-4, e poi il talentuoso Juan Manuel Cerundolo (n.160 e sesta testa di serie), il fratello minore di Francisco. Il 22enne argentino è stato sovrastato (6-1 7-5) dal perugino ben oltre quanto dica il punteggio. Ora l’incrocio con il n.1 peruviano Juan Pablo Varillas (n.110) non si presenta facile ma tutto sommato abbordabile.
Torneo felice anche per Gianluca Mager che ha battuto all’esordio Roman Burruchaga (n.159 e quinta testa di serie) col punteggio di 3-6 6-3 6-3, prendendosi l’immediata rivincita della sconfitta della settimana precedente a Santa Cruz in Bolivia. Il secondo turno contro l’altro argentino, il 21enne qualificato Valerio Aboian (n.325) ha confermato il buon momento del sanremese che ha vinto, in realtà con un pò di fatica di troppo, col punteggio di 5-7 6-1 6-2. Ora nei quarti affronterà, con i favori del pronostico, il 22enne brasiliano Gustavo Heide (n.240 ATP).
Eliminati subito Edoardo Lavagno che subisce un secco 6-3 6-1 da Andrea Collarini, ed Alexander Weis che si lascia sorprendere (4-6 6-4 6-2) dalla 19enne wild card peruviana Ignacio Buse (n.454).
Il terzo appuntamento della settimana era ad Amburgo (Challenger 50, cemento indoor) dove avevamo il solo Mattia Bellucci a difendere i nostri colori. Il tennista bustocco, dopo un buon esordio contro il 25enne libanese Hady Habib (n.309) battuto 6-3 7-5,. si è liberato con nonchalance del tedesco Marko Topo, rifilandogli un doppio 6-4. Ora nei quarti Mattia, contro il giapponese Yuta Shimizu (.232), ha l’occasione per riannodare i fili di un racconto che nel 2022 l’aveva portato, partendo dal nulla, a flirtare con la top 100.