Match bello ma non epico quello tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, causa un azzurro calato vistosamente alla distanza. Lo spagnolo tuttavia ha giocato un match notevole sotto molti punti di vista nel secondo e terzo set; andiamo però a vedere alcune chiavi statistiche del big match di Indian Wells.
Statistiche pre-match
Ci appoggiamo come ormai facciamo solitamente alle statistiche di Tennis_insights sulle metriche relative alla qualità dei colpi; dopo i primi turni Sinner era chiaramente il più efficace per quanto riguarda dritto e rovescio, mentre Alcaraz si distingueva nella capacità di rubare l’iniziativa all’avversario (steal score), di solito il pane quotidiano di Daniil Medvedev.
Riducendo l’angolo di osservazione ai due contendenti della prima semifinale, Sinner e Alcaraz, la sensazione era quella di avere un chiaro favorito oggi, ovvero Jannik:
Primo set
Prima frazione che sembrava confermare l’andazzo che si pensava potesse avere il match; quello di uno Jannik molto quadrato e che macinava punti giocando su un ritmo elevato. Alcaraz invece si trovava in grande difficoltà nel mettere in pratica uno schema tattico che potesse distogliere Sinner dalla sua comfort zone.
Un Sinner che come si può vedere è stato decisamente più aggressivo, riuscendo a portarsi in una situazione di attacco nel 29% dei casi, con ottime percentuale di conversione di queste situazioni di vantaggio (76%).
Nel primo parziale servizio e dritto hanno chiaramente tradito lo spagnolo, che non è riuscito a sprigionare il suo gioco brillante e infatti è risultato molto deficitario nelle situazioni di gioco di scambi brevi.
Come noto nel tennis moderno gli scambi inferiori ai 5 colpi costituiscono normalmente la parte del leone, e vedere Sinner che conquista tre volte il numero dei punti di Alcaraz in questa situazione di gioco evidentemente non lascia spazio a dubbi in merito all’andazzo del set.