D. Evans b. L. Sonego 1-6 6-3 6-4
Un vero peccato per Lorenzo Sonego, sconfitto in rimonta da Daniel Evans 1-6 6-3 6-4, abile a ribaltare completamente l’inerzia di un dominio preannunciato. L’italiano, in grado di inscenare un primo set da campione, è nuovamente vittima del più grande dei suoi limiti: la discontinuità tecnica e tattica. Da sempre capace a giocare a livelli altissimi, ma raramente per l’intera durata dell’incontro.
Ovvia era la salita in cattedra dell’avversario dopo un primo set a limiti del disastroso per il britannico, ma Lorenzo si è fatto trovare impreparato di fronte a un coefficiente di difficoltà in aumento.
Mentalmente è rimasto lì, come sempre. Ma non basta. Tante, troppe indecisioni tattiche, confusione che porta il braccio italiano a commettere banali errori in momenti cruciali, concedendosi con fin troppa facilità al proprio avversario.
A priori dal risultato, il livello mostrato è stato alto, in un periodo non di grandissimo tennis per il nostro giocatore. Serve uscire dal campo a testa altissima, consci delle buone cose fatte oggi. Di pari passo, è necessario riflettere sulle condizioni che portano Lorenzo a trovarsi spesso protagonista di rimonte in match inizialmente dominati. È importantissimo, fondamentale, imparare ad adeguare il livello, giocare al meglio sulle palle più complicate, salire di rendimento su un colpo bimane che spesso lo costringe a lasciare scoperto il lato del campo opposto.
Sicuramente, i margini di miglioramento sono ancora tanti. Il primo set con Evans, è una dimostrazione di talento
Set 1: Sonego ingiocabile, e che breadstick sia
Subito momenti difficili per Lorenzo Sonego al servizio nel game inaugurale, costretto ad annullare una palla break dopo i primi errori col colpo bimane. A salvarlo, è il servizio: due ace a uscire e gioco conquistato. Superate le difficoltà col rovescio, il dritto inizia a disegnare il campo. L’italiano prosegue in un tennis molto aggressivo, costringendo Evans ad un’estenuante difesa dal lato destro. Gli scambi si allungano, l’intensità è sempre più alta, e arrivano le prime tre palle break per Lorenzo. Il britannico annulla la prima col colpo al volo da sotto la rete, ma sulla seconda non può nulla. Sonego continua a spingere, conquista il campo e col dritto chiude, portando a casa il gioco in risposta. Lorenzo, è in modalità “Sonegoat”. Non sbaglia nulla, gli riesce tutto. Ogni palla è sua, ogni difesa trasformata in passanti miracolosi. Il torinese sta dipingendo il campo, ammirarlo in queste condizioni è poesia. L’impressionante rendimento al servizio tramortisce un Evans impotente da ogni lato del campo, costretto ad arrendersi 6 a 1 nel primo set: breadstick sfornato.
Set 2: Cinico Evans, solo l’introduzione alla battaglia del set decisivo
Come facilmente pronosticabile, il secondo set non è la facile prosecuzione del parziale precedente. Evans inizia a prendere le misure, sale di livello, approfittando di un Sonego meno perfetto. La prima palla break è ancora per il britannico: lob ai limiti dell’impossibile sulla riga di fondo, l’italiano tenta lo smash in recupero, ma la palla finisce sotto al nastro. 2 a 0 Evans, serve ricominciare. L’inglese è deciso a portare la partita al set decisivo: al servizio non cala neanche per un attimo, Sonego fatica, ma dopo qualche game di assestamento sembra, quanto meno, aver superato il momento di confusione dovuto ad impatto col secondo set sicuramente diverso da ciò che si aspettava. I dubbi continuano ad assalirlo, costringendolo a tremare. Sopra 40-15, come nel game vinto in risposta da Evans, si scioglie, tornando a offrire palla break. Con freddezza, mette giù un frigorifero che vale il dodicesimo ace. Poco male per il britannico, a cui basterà il game successivo per chiudere un set in relativa scioltezza.
Set 3: Sonego ci prova fino alla fine, ma non basta
Ora, serve ricominciare da capo. O almeno, servirebbe…Un terrificante inizio di set, diversi errori fra cui uno al volo di dritto a seguire il servizio, regalano immediatamente il break di vantaggio ad Evans, che ora può giocare con la leggerezza di chi è in vantaggio nel set decisivo. Meriti anche al britannico, capace di mettere sempre più aggressività e concretezza nel suo tennis, ribaltando quelle che erano le premesse tattiche a inizio partita. E ora, ovviamente, gioca sulle ali dell’entusiasmo, vedendo un avversario fin troppo in difficoltà. Sonego fatica a trovare la propria posizione in campo, l’indecisione lo divora, a metà fra la rete e il fondocampo si fa scavalcare da una palla a mezza altezza, poi troppo complicata da recuperare. Tornano le palle break, il torinese fatica sulla seconda di servizio, ma gli ace continuano a tenerlo a galla. Dopo un infinito terzo game, Lorenzo resta aggrappato alla partita, non vuole smettere di lottare, come sempre. E da lottatore quale è, il punto vinto in risposta sul 30 pari, è da vedere e rivedere, ancora e ancora. C’è tutto, approccio con dritto in back compreso. La palla break sfuma, bravissimo Evans ad offrire uno slice lungolinea fin troppo basso per le corde dell’italiano. Al servizio per il match, Evans continua a mettere in campo un tennis sublime, l’inerzia del gioco è del tutto ribaltata da inizio partita. Basta il primo match point per chiudere in rimonta una partita di altissimo livello.