[23] C. Garcia b [3] C. Gauff 6-3 1-6 6-2
Rimangono gli ottavi già raggiunti nel 2022 il risultato migliore nella sua Florida per Coco Gauff, che si arrende in tre set a una Caroline Garcia che ha spento la luce nel secondo set, ma in gran spolvero nel primo e nel terzo. 6-3 1-6 6-2 in un’ora e tre quarti per la n. 27 del ranking che torna a battere una top 10 dopo un anno e mezzo, quando aveva alzato il trofeo alle WTA Finals di Fort Worth.
Un primo parziale dunque ben comandato da Garcia, sempre aggressiva, un secondo con solo Gauff in campo e quello finale che è tornato alle origini, vale a dire con partenza a razzo di Caroline, però non prima di aver rischiato in apertura di cedere il quarto servizio consecutivo. Probabilmente è stato proprio riuscire a salvare quel primo game che ha rimesso in carreggiata Caroline, togliendo nel contempo certezze a Gauff.
Non sono mancati i gran colpi offerti da entrambe, ma i risultati dei singoli parziali mai in discussione hanno tolto pathos alla sfida, la quinta tra le due, con Garcia che ora ha vinto le ultime tre.
Primo set – Garcia in palla, Gauff sorpresa rimane indietro
Prima di servizio statunitense non pervenuta e Caroline strappa al secondo game, piedi ben dentro il campo, togliendo il tempo e martellando l’angolo l’altrui dritto. Quando è in fiducia, Garcia pare volare per il campo incontenibile e Coco può rimuovere lo zero dal suo tabellino solo al quarto gioco.
È in partita ora, la numero 3 del mondo, ma l’altra mette tre prime su quattro e non lascia grandi spazi per rientrare. Gauff deve sperare nella tensione del braccio francese al momento di chiudere il set; dopo un primo “15” chiuso a rete con sicurezza, Caroline lascia invero un paio di varchi, ma il bimane della ventenne di Delray Beach non fa il proprio dovere ed è 6-3.
Il bilancio winner/unforced delle due (14-18 Garcia, 3-12 Gauff) lascia pochi dubbi su chi abbia “fatto gioco”, ma è determinante l’alto numero di gratuiti statunitensi rispetto a quanto espresso.
Secondo set – Garcia nel pallone, Gauff fa quel che vuole
Coco ricomincia con un gioco a zero che è una dichiarazione di intenti, mentre ora tocca alla prima di servizio francese sparire. Caro subisce, anche il dritto americano fa il suo e Gauff sale 3-0 lasciando un solo punto all’altra.
Il meccanismo di Garcia si è inceppato, zero prime in campo su nove tentativi hanno il loro peso e arriva un secondo break, confermato con rapidità disarmante da Gauff: 5-0. È vero che un set non è finito finché non lo annuncia l’arbitro, ma Caroline ora deve più che altro cercare di ritrovare le giuste sensazioni, rovescio dell’avversaria permettendo (ecco, evitarlo non sarebbe un pessima idea). Set point in risposta che, se trasformato, significherebbe per Garcia non un semplice bagel, ma un set con appena cinque punti vinti. Servizio sul dritto e pericolo scampato, ma Gauff è in totale controllo e chiude 6-1, lasciando in tutto otto punti.
Terzo set – Riecco Garcia…
Fisioterapista in campo per una manipolazione alla spalla destra di Caroline e si può ricominciare. Da dove le avevamo lasciate, perché Garcia si ritrova subito 15-40, brava comunque a risalire e ad annullare con coraggio anche due vantaggi esterni, alla fine tenendo con due vincenti che fanno morale. “Pure troppo” deve pensare Gauff che all’improvviso si ritrova 0-3 di fronte un’avversaria che somiglia pericolosamente a quella della prima frazione – come anche lei stessa che ha ripreso a sbagliare.
Coco muove il punteggio, deve rimanere in scia aspettando un calo se non un crollo dell’altra che, per adesso, continua a fare il suo, spingendo con il dritto, squarciando il campo con il bimane incrociato e chiudendo a rete se non arriva prima il gratuito americano (spesso arriva prima).
Gauff dà spesso il meglio di sé quando è vicina al baratro e il 5-2 sembra il momento opportuno per provarci. Va subito sotto in battuta, c’è anche il doppio fallo numero tre e la risposta francese vale due match point: il vincente di rovescio cancella il primo, ma lo stesso colpo finisce poi in rete e Garcia può esultare, mentre Coco esce dal campo visibilmente delusa. Miglior risultato a Miami per Caroline che ora attende l’esito del match tra Cirstea e Collins.
[4] E. Rybakina b. [17] M. Keys 6-3 7-5
Nel quarto confronto diretto tra due tenniste che amano di più colpire (molto bene) la palla che rincorrerla, a prevalere è la n. 4 del mondo del mondo Elena Rybakina, che pareggia il bilancio dei duelli facendo mettere a referto un 6-3 7-5 in un’ora e ventiquattro minuti contro Madison Keys, n. 18 WTA con un best ranking al settimo posto risalente ormai al 2016.
Al gioco di chi aggredisce per prima vince, nel lunedi del Miami Open Rybakina è apparsa superiore sia per soluzioni sia per precisione, mentre Keys non ha trovato contromisure adeguate alle tante prime battute messe in campo da Elena nel primo parziale e concesso troppi errori nel secondo, non approfittando di una percentuale di prime kazake in caduta e anzi concedendo davvero troppo sul proprio servizio.
Primo set – Rybakina intoccabile al servizio, Keys rischia e infine capitola
Elena si fa pericolosa in risposta già al secondo gioco, che apre con uno strettino slice tutt’altro che semplice a replicare quello un po’ casuale di Madison. Senza dare all’avversaria il tempo di organizzarsi, Elena guadagna la tripla opportunità di brekkare, ma Keys ribalta in fretta la situazione liberando il proprio dritto.
Di nuovo in pericolo il servizio statunitense, il rovescio kazako in anticipo lascia fermi, però è brava Maddy a trovare il varco in uscita dalla seconda battuta, con cui peraltro vince più punti che con la prima. Vicerversa, piuttosto male con la seconda la numero 4 del mondo, ma il 77% di prime in campo la mette al riparo da qualsiasi problema, tanto che saranno zero le palle break concesse nel parziale. Per lei si tratta “solo” di cogliere l’occasione e ci riesce al quinto tentativo, salendo 5-3 per poi mettere al sicuro la frazione tenendo ai vantaggi.
Secondo set – Rybakina allunga, si fa riprendere, ma prevale evitando il tie-break
Molto bene Elena al terzo gioco, aggressiva, prende la rete, non lascia spazio e allunga. Sul 3-1, ha sul dritto la chance di andare a palla del doppio break, mancando però il campo spalancato: si può sbagliare, si può non vedere l’altra muoversi in anticipo, ma tirare parecchio largo contro una che non ha nella corsa la dote principale (e neanche secondaria), insomma… È pur sempre una banale imperfezione in un match che ha in mano. Che aveva in mano, perché Maddy, tirato un sospiro di sollievo, scatena i colpi approfittando anche di qualche prima battuta fuori bersaglio e rientra in partita.
Il testa a testa si interrompe sul 5 pari, di nuovo per merito di una kazaka propositiva che muove bene l’avversaria e sale 6-5 sull’errore statunitense. Il game successivo si decide sul 30 pari, un punto pesantissimo nel quale Elena preferisce colpire di rovescio dal centro verso l’angolo sinistro, fino all’approccio bimane in parallelo – senza profondità né direzione, ma Keys arriva male e non riesce a coordinarsi per il passante. Match point, ace numero 5 e Rybakina raggiunge ai quarti Maria Sakkari che ha approfittato del forfait di Anna Kalinskaya. Elena è avanti 2-1 nei confronti diretti con la greca.
Y. Putintseva b. [32] A. Kalinina 6-4 7-6(5) (a cura di Cipriano Colonna)
La kazaka Yulia Putintseva continua nel migliore dei modi il suo percorso nel Sunshine Double 2024, dopo gli ottavi ad Indian Wells, la n. 68 WTA ha rimontato da uno svantaggio di 4-2 nel secondo set la testa di serie numero 32 del Miami Open Anhelina Kalinina: la tennista ucraina si è arresa 6-4 7-6(5) al termine di due ore e ventuno minuti di partita.
La 29enne nativa di Mosca ha anche sventato due set point nel secondo parziale, riuscendo alla fine a portare a casa la vittoria – ed il passaggio del turno – mettendo in mostra un’attenta costruzione dei punti oltre che un tocco agile nei pressi della rete: in generale, a fare la differenza in favore della giocatrice di origini russe è stata la migliorare capacità dell’ex n. 27 della classifica mondiale di saper gestire al meglio le avverse condizioni di gioco conseguenza della folate di vento che hanno imperversato sulla Florida.
Per Yulia si tratta del quinto quarto di finale in carriera nei grandi eventi del circuito, WTA 1000 e Slam, in passato aveva raggiunto tale turno anche nei seguenti tornei: agli Internazionali d’Italia nel 2020 e all’Open del Canada nel 2022 – edizione femminile disputata a Toronto – più tre occasioni a livello Major, al Roland Garros nel 2016 e nel 2018 oltre che allo US Open 2020.
[27] V. Azarenka b. [24] K. Boulter 7-5 6-1 (a cura di Cipriano Colonna)
Al terzultimo atto del WTA 1000 di Miami, che si svolge ormai dal 2019 nella location dell’Hard Rock Stadium – casa dei Miami Dolphins di NFL -, Putintseva affronterà Vika Azarenka. La veterana bielorussa, tre volte campionessa del torneo (2009, 2011, 2016) e testa di serie n. 27, ha superato la britannica Katie Boulter (tds n. 24) con il punteggio di 7-5 6-1 consumatosi in quasi un’ora e cinquanta di gioco.
Dando uno sguardo allo score di potrebbe pensare a due set dall’andamento opposto, ma in realtà il match è stato molto più a senso unico di quanto si potrebbe presumere: questo perché nel set d’apertura, la 34enne di Minsk era comodamente in controllo conducendo le operazioni sul 5-2. Qui però qualcosa si è inceppato nei meccanismi fin lì perfettamente oliati dell’ex n. 1 al mondo: la medaglia di bronzo, nel singolo, di Londra 2012 ha dapprima mancato 3 set point nell’ottavo e successivamente un altro paio sul 5-4, permettendo così il rientro in carreggiata della 27enne di Leicester. Tuttavia la sesta opportunità di chiudere la prima frazione, materializzatasi nel dodicesimo gioco, si è rivelata quella buona per la due volte vincitrice dell’Australian Open.
Vinto il set inaugurale, la finalista alle Finals del 2011 è sfrecciata via alla ripresa della contesa dominando il secondo parziale.
Se per la sua prossima avversaria la qualificazione ai quarti del Miami Open 2024 corrisponde alla quinta volta in assoluto negli appuntamenti più prestigiosi del Tour WTA, per Azarenka quello che disputerà contro la kazaka sarà il settimo quarto “solamente” per quanto riguarda il ‘1000‘ della Florida. La semifinalista all’Open di Francia del 2013 non si spingeva così avanti nel secondo atto del Sunshine Double dalla semifinale ottenuta nel 2018.
Ricordiamo infine che nell’ultima delle tre circostanze in cui Victoria ha alzato al cielo il trofeo di Miami, che allora aveva come sede Key Biscayne, ossia nell’edizione del 2016 realizzò anche un insperato Double conquistando il successo dopo essersi già affermata in California.
Due i precedenti tra Azarenka e Putintseva, entrambi appannaggio della bielorussa al WTA di Melbourne 2021 e al ‘Mille‘ di Doha del 2022.