Difficilmente ci potrà essere qualcosa in grado di scalfire la gioia di Simona Halep per essere stata scagionata dalle accuse di doping intenzionale, ma gli incidenti di percorso nel suo cammino per tornare a tempo pieno nel circuito sono inevitabili. E così è arrivata una prima doccia fredda per l’ex numero 1 del mondo che dovrà rinunciare all’impegno di Billie Jean King Cup con la sua nazionale che affronterà l’Ucraina il 12-13 aprile su campo neutro in Florida. La Federazione rumena ha comunicato che Simona ha avuto dei “problemi fisici” dopo il rientro in campo a Miami. Durante il match con Badosa in Florida, in effetti, Halep aveva accusato un dolore alla spalla, attribuendo poi il fastidio alla ruggine accumulatasi durante lo stop forzato di un anno e mezzo.
La speranza è che si tratti appunto dei tipici contrattempi che accompagnano il ritorno alle competizioni dopo una lunga pausa e che Simona possa normalmente competere nel corso della stagione sulla terra rossa, magari a partire dal 1000 di Madrid dove sicuramente gli organizzatori sarebbero pronti ad invitarla attraverso una wild card. Rimarrà comunque il dispiacere di non poter tornare a indossare la maglia della nazionale, al quale si lega un ulteriore cruccio. A causa di questa assenza, si riducono infatti le possibilità di Halep di realizzare il sogno di partecipare alle Olimpiadi di Parigi. Tra i requisiti indispensabili c’è infatti l’aver presenziato ad alcuni incontri di Billie Jean King Cup e quindi Simona, che dovrebbe comunque rientrare tra le prime 400 del ranking (al momento è senza classifica), sarà costretta a tentare la carta della giustificazione per infortunio o malattia. Solo così potrebbe rappresentare ancora una volta la Romania dopo essere stata portabandiera a Tokyo.