[2] H. Hurkacz b. [Q] P. LLamas Ruiz 7-6(4) 6-4 (di Andrea Mastronuzzi)
Tra abitudini confermate e piacevoli novità, è stato Hubi Hurkacz il primo a conquistare un posto nelle semifinali del Millennium Estoril Open. La seconda testa di serie del torneo ha battuto in due set il qualificato Llams Ruiz, in una partita resa anche più equilibrata del previsto dall’ottima prestazione del numero 152 del mondo. Lo spagnolo non è però riuscito a ribaltare il pronostico e si dovrà quindi accontentare di aver raggiunto il primo quarto di finale ATP della sua carriera. Il polacco, invece, è finalmente riuscito a raggiungere una semifinale sulla terra alla 24esima apparizione in un main draw su questa superficie. Lo ha fatto anche grazie all’ennesimo tie-break disputato in stagione: il 26esimo (con un bilancio adesso di 14 vinti e 12 persi) in 25 incontri, ovvero più di uno a partita in media!
Dopo aver annullato cinque palle break nel corso del primo parziale, al cospetto di uno Llamas Ruiz molto solido e a tratti anche spettacolare, Hurkacz è stato quasi perfetto nel tie-break dove sul 5-4 ha giocato un passante di dritto in slice da manuale che è risultato decisivo. Lo spagnolo ha avuto altre tre occasioni per strappare il servizio all’avversario in apertura di secondo set, ma Hubi è stato chirurgico nel neutralizzarle e poi sul 4-4 ha operato il break che ha virtualmente chiuso i conti. In quella che sarà la sua ventesima semifinale ATP a livello individuale, il numero 10 del mondo affronterà Garin o Borges. Scherzando nell’intervista post-partita, il polacco ha detto che chiederà qualche consiglio alla connazionale e amica Iga Swiatek che di semifinali sulla terra ha sicuramente più esperienza (ne ha giocate nove vincendole tutte).
C. Garin b. N. Borges 6-2 7-6
Episodio controverso nel secondo match di giornata. Protagonista il pubblico portoghese, molto animato nei confronti del suo beniamino, Nuno Borges. Dopo un primo parziale a senso unico, Borges sembrava in grado di poter rientrare in partita: sul 3-2, ha avuto un’opportunità di break che avrebbe potuto cambiare le sorti del set, conclusosi al tiebreak, e della partita. Tutto ha avuto origine da un “out” gridato da alcuni membri del pubblico mentre un diritto di Garin si depositava sulla riga; come si vede dal video, Borges continua a giocare, poi Garin sbaglia il successivo dritto in campo aperto. L’arbitro, tuttavia, dopo qualche secondo assegna il punto a Garin, asserendo di “non poter rigiocare il punto”. A nulla valgono l’intervento del supervisor e le lamentele di Borges. L’opportunità, dunque, sfuma: si può dire che Borges sia stato svantaggiato da un evidente errore del giudice di sedia, oltre che, indirettamente, dal suo stesso pubblico. Nonostante le cinque possibilità di break per il suo avversario, Garin è riuscito a tenere il servizio, e a chiudere successivamente fra i fischi delle tribune. Il cileno a fine match ha dichiarato: “Ha fermato il punto. Anche io mi sono fermato. Non sapevo se fosse punto mio o se dovessimo rigiocarlo, bisognava controllare.” Anche Borges ha commentato l’accaduto: “Ho abbandonato il terreno di gioco senza aver capito il giudizio del giudice di sedia. Sa di aver commesso un errore. Non aveva nessun senso: i punti non dovrebbero essere interrotti quando qualcuno fra il pubblico si mette a urlare. Lui ha sentito qualcosa dalle tribune ma ha continuato e poi sbagliato. Garin stesso mi ha detto di aver sbagliato…”.
[1] C.Ruud b. M.Fucsovics 6-3 6-2
Casper Ruud è solito ritrovare le migliori sensazioni sulla sua amata terra battuta; con Estoril, peraltro, ha un feeling particolare: già campione in carica, ha vinto le prime due partite di questa edizione mettendo in mostra un tennis particolarmente brillante ed ispirato. Ai quarti di finale, la sua vittima è stata Marton Fucsovics. L’ungherese veniva dalla drammatica sfida in cui aveva rimontato ed eliminato Gael Monfils. Oggi, è sembrato non avere difese: il norvegese è sempre stato in controllo della partita, mettendo a segno sul 2-1 l’unico break del primo set, e dilagando poi nel secondo, in cui è andato avanti 4-0 prima di chiudere 6-2. Questa sarà per Ruud la 33esima semifinale della carriera, la 25esima sulla terra battuta. Sin qui, ha perso in tutto otto giochi.
P. Martinez b. [LL] R.Gasquet 6-4 6-4
Ruud affronterà Pedro Martinez che ha impiegato un’ora e quarantasei minuti per avere la meglio di Richard Gasquet. Lo spagnolo ha avuto la meglio del veterano francese in due set di simile durata e identico score: un 6-4 6-4 meno monotono, tuttavia, di quanto fa trasparire il punteggio, almeno nel primo set. Dopo uno scambio di break iniziale, il primo a strappare è stato lo spagnolo che in breve si è portato sul 5-2. Al momento di servire per il set, però, si è fatto sorprendere da Gasquet, che da quel momento in poi ha pregustato il sapore della rimonta. Al secondo tentativo Martinez si è dimostrato ben più saldo: in un’ora e un minuto, incamerava il primo parziale. Il secondo set, invece, è stato caratterizzato da un unico break, che Martinez è stato bravo a difendere fino alla linea del traguardo. Continua il periodo positivo dello spagnolo, che è in serie positiva da otto partite, contando il Challenger vinto recentemente a Gerone.