R.Bautista Agut b. [7]L.Sonego 6-1 2-6 6-2
Continua il periodo no di Lorenzo Sonego: il torinese non è riuscito ad approfittare dei cali dell’oramai trentacinquenne avversario Bautista Agut e si è arreso dopo quasi due ore di gioco al turno decisivo delle qualificazioni.
Come per Luca Nardi sul Centrale, anche Sonego ha ricevuto un’accoglienza calorosa, ed ha potuto contare su di un costante e partecipato sostegno del pubblico, in maggioranza italiano. Tuttavia, ha faticato ad entrare in partita, regalando di fatto il primo set allo spagnolo. Ripresosi nel secondo set dopo una pausa, sembrava che la partita fosse giunta ad un punto di svolta. Al contrario, in apertura di terzo set Bautista Agut ha messo la freccia e non si è più guardato indietro, non lasciando nessuno spiraglio di rimonta ad un Lorenzo nervoso e a tratti rassegnato.
Lo spagnolo ha vinto più punti con la prima di servizio (27 su 36) e ha concesso meno palle break di Sonego. Il torinese ha messo a segno più vincenti del suo avversario, mostrando, a tratti, una prestazione convincente; ha pagato, tuttavia, i cali di ritmo nel corso del match, e il non esser stato un grado di sfruttare fino in fondo i passaggi a vuoto di Bautista.
Il match
Al suo ingresso in campo, Lorenzo Sonego viene salutato con clamore non indifferente dal folto pubblico italiano presente a sostenerlo sul Campo dei Principi. L’inizio del match, però, non è positivo: il torinese appare nervoso – chiacchiera a lungo con l’arbitro, controlla le condizioni del campo, non è impeccabile al servizio – e contratto, lo spagnolo concentrato e sciolto. In breve, il set risulta compromesso: un doppio fallo permette a Bautista di prendere il largo, salendo prima 2-0 e successivamente 4-0. Sotto di cinque giochi, Sonego si iscrive al tabellone con un game tenuto a zero, ma qualche minuto dopo è costretto a capitolare: è 6-1 dopo ventisette minuti in cui l’italiano ha commesso otto errori non forzati, mentre il suo avversario, al momento, mantiene immacolata questa statistica.
Il Sonego che rientra dal toilet break è un Sonego nuovo. Il suo livello si alza in concomitanza con il calo di quello del suo avversario: ottiene dunque un primo turno di battuta in maniera convincente; successivamente, aiutato da un doppio fallo di Bautista, ottiene due palle break: trasforma la seconda con un gran diritto, e sale 2-0. Il Campo Dei Principi allora si scalda, e da quel momento Sonego non rischia quasi più nulla sui suoi turni di servizio. Anzi: si avvicina più di una volta ad un secondo break, che arriva nell’ultimo game. Lorenzo si conquista due set point con un ottimo passante, poi chiude 6-2. Quasi tutte le statistiche sono passate dalla parte del torinese, che registra dieci punti su undici vinti con la prima di servizio. Dopo un’ora e sette minuti sarà il terzo set a decidere la contesa.
Altro set, altro giro: i rapporti di forze sembrano ribaltarsi un’altra volta, quando, nel primo gioco, Sonego concede subito tre palle break. Le annulla tutte, ringraziando lo spagnolo per una regalo in risposta sulla terza. Con un importante allungo a rete, però, Bautista si procura una nuova palla break, che questa volta converte. Il pubblico, soprattutto quello fanciullo, prova a sostenere Sonego – che invece appare ora particolarmente dimesso – spronandolo a credere nella rimonta e a cercare di metter in difficoltà il suo avversario, che sembra tuttavia in controllo del match. Un bel pallonetto permette al torinese di ottenere il primo gioco del suo set. Bautista però non concede quasi nulla alla battuta e, poco dopo, un suo “vamos” connota il secondo break del parziale. “Non mi va avanti la pallina!” si lamenta a più riprese Sonego, ormai quasi del tutto demoralizzato. Sembra che la partita debba concludersi sul’1-5: un ultimo moto d’orgoglio permette però a Sonego di allungarla di qualche minuto. Poco dopo, un errore di Bautista fa sperare il pubblico italiano: Sonego sale 15-30 sul servizio dell’avversario. Non c’è, tuttavia, più niente da fare: Bautista Agut vince i pochi punti che restano e dopo un’ora e quarantanove minuti di gioco accede al tabellone principale del torneo.