[1] B. Shelton b. [3] F. Tiafoe 7-5 4-6 6-3
Ben Shelton supera in tre set Frances Tiafoe e gli succede nell’Albo d’Oro del Fayez Sarofim & Co. U.s. Men’s Clay Court Championships di Houston. Il tennista che nel 2023 aveva vinto solo quattro incontri sul rosso, inclusi i due al challenger di Cagliari contro Marozsan e Zeppieri, ne vince altrettanti in una settimana e alza il suo secondo trofeo dopo quello di Tokyo dello scorso ottobre.
Shelton approccia la partita con sorprendente pazienza e continuità di rendimento, subendo il servizio del rivale ma sapendo aspettare da fondo il momento per la sortita improvvisa a rete. Vince il primo parziale e cede il secondo solo per un rapidissimo passaggio a vuoto; sembra pagarne le conseguenze dal punto di vista nervoso all’inizio del terzo set, ma si rianima e riprende a crederci.
Il giovane americano ha resistito da fondo campo esibendo un assetto basso insospettabile che gli ha consentito di impegnare più del previsto il vero favorito della finale, a dispetto della classifica. Tiafoe ha creduto di poter prevalere con più facilità nella schermaglia da fondo e ha avuto torto; si è innervosito e ha subito il break decisivo nel terzo set, non sapendo poi più come colmare il divario.
Grandi meriti quindi per Ben, che batte nuovamente Tiafoe dopo il match agli US Open e si porta in quattordicesima posizione nella classifica, suo best ranking. Da ora a fine agosto deve difendere solo 300 punti; si aprono per lui orizzonti di crescita estremamente interessanti dunque, con due tornei Slam, quattro Master 1000 e 3 ATP 500 da giocare. Tiafoe deve invece rimandare la vittoria finale, che gli manca da Stoccarda 2023, dieci mesi fa.
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Il match
Shelton parte umilmente dal fondo del terreno di gioco ma non intende rimanere intrappolato presso i teloni e appena lo scambio lo consente prova a tirare, non volendo lasciare l’iniziativa a Tiafoe, più esperto in generale e in particolare sulla terra rossa. Il campione in carica serve con la stessa attenzione che ha dedicato in semifinale al nostro Darderi e rischia molto poco, cedendo cinque punti in altrettanti turni alla battuta. Shelton denuncia ancora una volta una relativa fragilità con la battuta di scorta e soffre quando deve remare per recuperare le risposte del ragazzo del Maryland, ma si cava dall’impaccio e prosegue ancorandosi a un dritto di buon livello e a una prima palla che entra quasi nel 70% dei casi.
Nonostante queste cifre, nel decimo game il favorito numero tre si arrampica fino alla palla-break, la prima di tutto l’incontro: l’occasione, che è anche un setpoint, sfuma e Ben sullo slancio vince a zero l’undicesimo game e sale 6-5. Il tie-break pare la soluzione più probabile e forse lo pensa anche Tiafoe, che manda fuori misura alcune soluzioni e si arrende al primo setpoint per il rivale: in quarantotto minuti due ace a testa e per Ben il 95% dei punti con la prima palla in campo.
Tiafoe non si perde d’animo per l’unico passaggio a vuoto che gli è costato il parziale e riparte proprio dalla battuta, tornando a stabilizzarne le percentuali verso l’alto, e si dedica alla caccia alla lepre mancina. Shelton a sua volta manovra benissimo con il servizio, ma si concede a sua volta una pausa, forse la prima in tutto il match per un giocatore che non è nuovo a momenti di vuoto.
Nel terzo game si lascia aggredire alla battuta e cede i primi tre punti; arriva il primo break in favore di Tiafoe, che vince al secondo tentativo e fa leva sul servizio per difendere il bottino. Shelton tenta di anticipare il colpo in risposta in special modo con il dritto ma i risultati necessitano di un aiuto da parte di Frances, che però non accusa cedimenti e procede con sicurezza verso il successo nel parziale per 6-4: in tre quarti d’ora nessuna palla-break concessa e l’80% di punti con la seconda palla!
Terzo set: Shelton rischia in apertura, si riprende e opera il break decisivo
Shelton entra nel clima da set decisivo come solo lui sa fare: dapprima due doppi falli, poi un rovescio incrociato vincente con movimento breve e ottimamente accompagnato dal rapido piegamento sulle gambe. Successivamente un servizio vincente e due ace; un game “circolare” che si apre nelle tenebre e si chiude in paradiso. Tiafoe è meno incline al dramma (sia pure di poco) e si porta sull’1-1 in maniera più lineare. Shelton si disimpegna molto bene con il rovescio, il colpo meno nobile del proprio assortimento di colpi di rimbalzo, e ingaggia una sfida ad armi quasi pari da fondocampo. Nel quarto game lo statunitense georgiano è particolarmente resiliente e viene premiato da due errori del rivale, che subisce inoltre uno smash e un affondo di rovescio lungolinea che causano il break.
Come nei set precedenti l’equilibrio, una volta rotto non viene più ristabilito: Ben si difende e sull’abbrivio del momento trova la rete più spesso, toccando con delicatezza un paio di soluzioni di volo non vili. Tiafoe è appannato e forse anche avvilito dalla piega degli avvenimenti e non porta più alcun fastidio in risposta, perdendo a zero il decimo game: Shelton è così il nuovo campione di Houston.