Fernando Verdasco – vincitore di ben 7 tornei del circuito maggiore su 23 finali disputate – non ha ancora annunciato il suo ritiro dal circuito ATP. O, almeno, non in maniera ufficiale. Epperò, il quarantenne tennista madrileno sembra avere tutte le intenzioni di proseguire il suo percorso all’interno dell’universo tennistico mondiale. Magari, dall’altra parte della barricata.
Già. Non è un mistero, infatti, la volontà del caro vecchio Fernando di provare ad aiutare i tennisti più giovani attraverso la sua esperienza. Durante il tour sulla terra battuta Verdasco seguirà Abedallah Shelbayh, una delle grandi promesse del circuito maschile, già nella top 200 del mondo. L’atleta madrileno, che giocoforza starà pensando in quale torneo appendere la racchetta al chiodo e salutare definitivamente la compagnia, sta ora attraversando una nuova fase in cui cerca di condividere le sue conoscenze per aiutare i giocatori più giovani a raggiungere quel livello d’élite in cui egli stesso ha vissuto per tanti anni.
Ed in tal senso, la sua presenza nell’angolo di Shelbayh, può essere intesa come un primo passo in quella direzione. Classificato tra i primi 200, il giordano è uno dei giovani talenti usciti dall’accademia di Rafa Nadal (che lo ha anche elogiato in passato) in quel di Maiorca dove si allena dal 2018. Abedallah Shelbayh è uno dei più interessanti talenti arabi in erba che la storia abbia mai conosciuto, almeno in termini di precocità, anche perché deve ancora riuscire a conquistare un torneo a livello ATP.
Per il momento la sua carriera si riduce a qualche titolo Challenger e ad alcune grandi vittorie contro Fabio Fognini, Hugo Gaston, Alex Michelsen e David Goffin. Siamo piuttosto curiosi di scoprire, a questo punto, se la collaborazione con Verdasco sarà duratura o se si tratterà di un episodio fugace riguardante i tornei sulla terra rossa. Staremo a vedere.