All’esordio stagionale sulla terra rossa, nel secondo turno del Rolex Monte-Carlo Masters 2024, Jannik Sinner ha superato piuttosto agevolmente Sebastian Korda in 6-1 6-2, staccando in questo modo il pass per la sfida che lo vedrà fronteggiare il tedesco Jan-Lennard Struff. Il tennista altoatesino è poi intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Ecco, dunque, le sue parole.
D: Jannik hai detto che la terra rossa non è la superficie in cui ti senti meglio e non sai cosa aspettarti. Oggi sei sembrato molto forte. Come ti senti?
Jannik Sinner: “Sì, sono molto felice di essere tornato in campo. Penso che io e Sebi (Sebastian Korda n.d.r.) abbiamo due stili di gioco molto simili da una parte. Oggi era molto importante muovere la palla, non era necessario giocare sull’altezza delle palle, ma più sul movimento. La considero un’ottima vittoria, perché è stato un match difficile. Il risultato è evidente, ma il match è stato un po’ diverso. Sono solo felice e fiducioso di poter migliorare nei prossimi giorni e sentirmi più a mio agio su questa superficie e nei movimenti. Poi vediamo come andrà”.
D: È stato più facile adattarsi alla terra rossa rispetto allo scorso anno?
Jannik Sinner: “Non so se è stato più facile, sicuramente sono cresciuto fisicamente e specialmente su questa superficie ti aiuta molto. Se ti senti più in fiducia, sarai più forte fisicamente. Non direi che è stato più facile. Sicuramente non sono dove vorrei essere, ma ci stiamo lavorando su per trovare fiducia nei prossimi giorni e nelle prossime settimane”.
D: Medvedev ha detto che hai il vantaggio che ti piace giocare sulla terra. Ti diverte davvero?
Jannik Sinner: “È un gioco diverso, non mi faccio mai problemi sulla superficie in cui gioco e credo sia un vantaggio in generale. Dai 14 ai 18 anni ho giocato tanto sulla terra, quindi non è che non ho mai giocato. Il mio gioco va meglio sul cemento, ma posso giocare bene anche qui. Devo solo capire come usare certi colpi, mi serve un po’ più di tempo, ma mi piace giocare sulla terra”.
D: Sei consapevole di quanto puoi crescere ancora?
Jannik Sinner: “So quanto lavoro abbiamo fatto per essere a questo punto e so che dobbiamo migliorare certe cose. Posso ancora crescere e faccio 23 anni, quindi non sono arrivato al mio massimo“.
Ubaldo Scanagatta: Ci pensi al fatto che nei tabelloni dei tornei importanti potrai essere testa di serie numero due?
Jannik Sinner: “Ovviamente seguo quello che sta succedendo, ma non guardo tanto gli altri. So di essere forte anche io, se sono due, tre o quattro non mi faccio problemi. Essere il n. 2 è una bella soddisfazione, però non deve essere questo l’obiettivo. L’obiettivo nelle prossime settimane sarà quello di trovare il miglior gioco per i tornei più importanti, che alla fine sono Parigi e le Olimpiadi. Il resto lo prendiamo come viene, cercando di fare il meglio possibile. La mia prospettiva non cambia”.