[2] J. Sinner b. S. Korda 6-1 6-2
Jannik Sinner inaugura la sua stagione sulla terra rossa superando in due set l’americano Sebastian Korda. L’attesissimo vernissage al Rolex Montecarlo Masters del campione di Melbourne 2024 si è rivelato decisamente un successo, che ha fugato la pur ragionevole prudenza in merito all’approccio del numero due del seeding al clay, prudenza alimentata negli ultimi giorni dall’asso altoatesino stesso.
Jannik ha dimostrato condizione fisica intatta rispetto ai giorni di Miami e pazienza nell’avvicinare la terra rossa sapendo che i suoi colpi non avrebbero avuto l’efficacia a cui lui è abituato. Con umiltà ha quindi affrontato un avversario che nel primo turno aveva lasciato tre game all’ex finalista Davidovich-Fokina e lo ha sovrastato in ogni settore del campo, non dandogli quasi mai il tempo di esibire le variazioni di ritmo delle quali è un piccolo maestro. Sinner ha pressato, passato con il rovescio, volleato e recuperato palle corte; nel finale ha anche pennellato un lob perfetto sulla riga di fondo; si è insomma rivelato insuperabile. Korda si è arreso non trovando veramente mai la via per alleggerire il carico che gli arrivava dalla metà campo opposta.
Così giocando, Sinner sicuramente vedrà abbassarsi le quote della sua vittoria finale: il suo prossimo avversario negli ottavi di finale sarà il gigante tedesco Jan-Lennard Struff.
Primo set: inizio titubante per Sinner, che poi si rilassa e domina
Sinner e Korda sono al loro primo rendez-vous sulla terra battuta, essendosi incontrati due volte ma sempre sul duro, a Washington nel 2021 (vinse Jannik) e a Adelaide lo scorso anno (vinse Sebastian). L’americano cerca soprattutto il rovescio dell’azzurro quando batte e la almeno inizialmente scarsa precisione con la prima di servizio lo porta a faticare sulla risposta dell’italiano. Sinner prova l’affondo quando può e, al netto di qualche errore con il dritto, mostra già una discreta confidenza con la terra rossa. Korda tiene lo scambio ma allo stesso tempo cerca qualche variazione utile a rallentare la velocità della pallina.
Korda subisce un buonissimo passante incrociato di rovescio e sulla seguente palla-break commette doppio fallo. Nemmeno Sinner inizia benissimo alla battuta e per due volte il dritto incrociato gli casca in corridoio, ma non si può non notare come Jannik metta solo tre volte la prima palla nei primi dieci punti, e in tutte e tre le circostanze i due stanno giocandosi una palla-break. Nei primi due casi il forcing di Sinner spinge all’americano all’errore, nel terzo arriva un servizio vincente: Jannik fa ricorso all’istinto del campione per salvare il game e consolida il vantaggio iniziale.
La comoda situazione di punteggio rassicura il numero due del seeding che prende coraggio e alza il ritmo dello scambio, muovendosi bene verso sinistra quando vuole cercare il dritto in attacco. Korda sale 1-2 ma mostra di non poter reggere la cadenza imposta dall’avversario; la percentuale di prime palle supera appena il 50% e l’americano della Florida si trova a stazionare troppo lontano dalla riga di fondo per poter essere incisivo. Sinner ne approfitta per colpire in tocco con la palla corta, pescando Seb in fallo.
Jannik sale velocemente 5-1 e coglie un terzo break per chiudere il set al settimo game, impreziosendo il gioco con un passante strettissimo di dritto dalle parti della rete. Sinner vince 6-1 servendo il 33% delle prime palle e commettendo tredici errori gratuiti, di cui otto con il dritto! Si potrebbe dire che può soltanto migliorare, se non fosse che ha lasciato al rivale la miseria di un solo gam
Secondo set: Korda non trova soluzioni per contrastare Sinner e cede all’ottavo game
Nel secondo gioco Sinner gioca una volée vincente di dritto utilizzando la racchetta come uno scacciamosche e Korda non può arrivarci. L’americano chiude gli occhi e probabilmente pensa: “se fa i punti anche così dove andremo a finire…”. Sinner chiede scusa ma in realtà nelle fasi precedenti dello scambio l’altoatesino si era dannato per rimandare tutto e si era prodotto in uno scatto in avanti per raccogliere una bellissima palla corta dell’avversario. Jannik è in ottima condizione atletica e il cambio di superficie lo ha motivato nel tenere costantemente alta l’attenzione e il ritmo. Korda deve annullare quattro palle-break ma tiene il game e risale 1-1.
I problemi per il figlio di Petr, che ha inanellato già nove errori non forzati nei primi tre giochi, si rinnovano nel quarto game; Seb non ha risorse per rimuovere Jan dal centro del campo e inoltre l’italiano sta inquadrando meglio la metà campo opposta con il dritto, insistendo e trovando più spesso angoli dai quali il numero 27 del ranking non riesce a far ripartire il gioco. In breve tempo Sinner ritrova il punteggio di 4-1, come nel primo set. Korda riesce a tenere per un’altra volta la battuta ma finisce per cederla nell’ottavo game, l’ultimo della prima fatica di Jan a Montecarlo: per il nostro nel secondo set ci sono nove errori non forzati e la prima palla che migliora fino al 68% di palle in campo.