Da Barcellona, il nostro inviato
Come sempre Barcellona è un torneo di riferimento per il tennis spagnolo. Ben 8 i giocatori iberici che si presentano ai nastri di partenza del torneo. In questa prima giornata del torneo, nel quale uno degli eventi del giorno era la presenza di Nadal in allenamento, che ha mandato in delirio il pubblico che lo ha aspettato in massa all’uscita dal campo di allenamento. Qui a Barcellona ricordiamo che il torneo è un po’ particolare, in quanto si disputa nel Real Club Barcellona di Tennis, che quest’anno compie i propri 125 anni, uno dei più antichi e più prestigiosi di Spagna senza dubbio. Gli spazi sono angusti e gli ingorghi creati dai tifosi all’ordine del giorno. A proposito di Rafa, se volete qui potete trovare le dichiarazioni del maiorchino.
Parlando invece delle partite del giorno, detto di Arnaldi, che ha approfittato del brutto infortunio di Cazaux, gli altri match hanno visto un rediviso Bautista battere un po’ sorpresa Safiullin e il carneade Hart battere la giovane wild card Landaluce.
[WC] R. Bautista Agut b. R. Safiullin 6-3 7-6(8)
Match di sostanza vinto dal giocatore di Castellon de la Plana. Ai nastri di partenza la classifica ATP diceva che il favorito avrebbe dovuto essere il russo, che da numero 38 del ranking avrebbe dovuto portare il match dalla sua parte. Oggi però la differenza l’ha fatta sia la motivazione sia la maggior attitudine alla terra di Bautista, che dopo un buon torneo a Montecarlo era arrivato qua a Barcellona con la fiducia in crescendo. Lo spagnolo a Montecarlo infatti aveva superato due turni di qualificazione non semplici con Sonego e Thiem, per poi vedersi sbarrata la strada dalle bordate al servizio di Hurkacz. Safiullin invece veniva dalla sconfitta contro Djokovic del torneo monegasco.
Match che nel primo set è progressivamente andato in direzione dello spagnolo, che col passare dei game ha cominciato ad applicare pressione crescente. Sue le prime palle break del match nel quinto game, ma Safiullin riesce a salvarsi. Il verdetto però è solo di poco rimandato, con Bautista che riesce a sfondare nel settimo e nono gioco. Un solco che si è quindi progressivamente allargato, e che ha visto vincere in scioltezza lo spagnolo. Primo parziale nel quale Safiullin ha patito in particolar modo l’incapacità di difendersi sulla seconda di servizio (solo 5 punti vinti su 14), mentre Bautista è stato semplicemente perfetto, vincendo tutti e 7 i punti giocati sulla seconda di servizio.
Secondo set nel quale il russo alza decisamente il livello di gioco e rende la vita pià difficile allo spagnolo. Solo una palla break giocata in tutto il set, salvata da Safiullin che da il massimo e non si fa sorprendere. Per il russo oggi l’unica speranza era arrivare al tie break e da li provare a giocarsela. Nel tie break si va parecchio a strappi ed emerge la tensione in entrambi i giocatori. Addirittura 4 minibreak consecutivi, a testimonianza del fatto che nessuno dei due riesce a scrollarsi di dosso l’avversario e a prendere il sopravvento. Si arriva così in dirittura d’arrivo con Bautista che arriva per due volte a match point, ma senza riuscire a mettere la parola fine al match. Arriva anche l’ultima fiammata di Safiullin che riesce ad issarsi a set point sull’8-7 ma poi è Bautista portare a casa il rush finale, con 3 punti consecutivi che valgono il 10-8 nel tie break. Per bautista nel prossimo turno ci sarà un bel match contro un Kachanov in forma che ha ben figurato a Montecarlo.
[Q] N. Hardt b. [WC] M. Landaluce 2-6 6-4 6-3
Match inedito, fra due giocatori che hanno la grande occasione di raccogliere punti pesanti in un torneo ATP. Per Hardt si tratta del primo match di livello ATP, dopo essere riuscito a scalare la montagna delle qualificazioni. Wild card invece per il diciottenne spagnolo, che a Barcellona vorrebbero seguisse le orme di altri illustri connazionali.
Si parte con Hardt subito propositivo, che riesce a strappare il servizio a Landaluce. Lo spagnolo sulle prime sembra subire maggiormente l’emozione del momento, nonostante abbia già assaggiato il palcoscenico ATP, a differenza del suo rivale. Tuttavia scollinato il primo game Landaluce cominicia a macinare il proprio gioco ed è proprio lui a far vedere le cose migliori. Il giovane spagnolo mette alle corde il domincano, strappandogli per ben 3 volte di fila il servizio e sembra relativamente in controllo della situazione. Il dominicano invece sembra abbastanza impotente, e non sembra trovare una chiave per far girare la partita. Sconfortante per Hardt soprattutto il fatto di non riuscire a incidere con il servizio, nonostante una percentuale di prime palle in campo per nulla cattiva (67%).
Nel secondo parziale la marea però comincia chiaramente a cambiare, con il dominicano che a sorpresa riesce a breakkare lo spagnolo nel terzo game. Pessimo game per lo spagnolo che si lascia scappare il servizio e molla la presa, mentre il dominicano non trema e continua a portare a casa senza soffrire eccessivamente i propri turni di servizio. Soltanto nel sesto gioco Landaluce riesce ad issarsi a palla break ma non riesce a convertirla. Momento chiave del match visto il proseguio del match. Per Hardt fondamentale aver ritrovato incisività sulla prima, tenendo anche botta sulla seconda, a differenza del primo parziale.
Nel terzo l’inerzia va poi definitivamente dalla parte del dominicano. Il pubblico supporta numeroso il giocatore di casa, ma più che l’aspetto fisico sembra la parte mentale a non sostenere più Landaluce, che soffre adesso la pressione di giocare in casa. Hardt a questo punto è sulle dell’entusiamo e alza ancor di più il proprio rendimento al servizio. Nel terzo set sfiora addirittura l’80% di prime in campo. Tale performance gli consente poi di andarsi a giocare con molto più tranquillità i game in risposta. Landaluce finisce così per cedere prima le armi nel terzo gioco, concedendo un break al domenicano e nel nono gioco alza definitivamente bandiera bianca, cedendo di nuovo il servizio e non obbligando Hardt ad andare a servire per il match. Considerando che il tennis è lo sport del diavolo sarebbe stato interessante vedere se Hardt avrebbe gestito bene la pressione, ma le cose sono andate diversamente. Match che prende la via dei Caraibi dopo 2 ore e 19 minuti di gioco. Per Hardt al prossimo turno ci sarà un avversario di altro spessore, ovvero la testa di serie n.13 Etcheverry.