D.Altmaier b. [WC] M.Landaluce 6-1 7-5
Dopo essersi palesato al mondo nel 1000 di Miami, con la vittoria su Jaume Munar (prima vittoria ATP della carriera) lo spagnolo Martin Landaluce arrivava a casa sua, a Madrid, con un carico di aspettative non di poco conto. Ma la pressione deve avergli giocato un brutto scherzo dato che il classe 2006 ha racimolato un gran poco nella sua sconfitta 6-1 7-5 contro il tedesco Altmaier in 1 ora e 35′ di gioco. Lo spagnolo è incappato in una pessima giornata al servizio (53% di prime palle in campo, 55% i punti vinti) che lo ha destabilizzato nel suo gioco da fondo campo (18 i non forzati). Al contrario Altmaier si è dimostrato più centrato e solido con la prima palla (81% di punti conquistati).
Il primo set è a senso unico, deciso da un doppio break nel secondo e quarto gioco per il 6-1 conclusivo. Nella ripresa Landaluce da battaglia: breakka per primo ma si fa riprendere, va sotto nel punteggio ma poi torna in parità con il contro-break nel decimo gioco. A questo punto il tie-break sembra la naturale conclusione, ma con un colpo di reni il tedesco piazza il game vincente in risposta conquistando la vittoria per 7-5. Al prossimo turno per Altmaier lo attende un altro teenager, il francese Arthur Fils.
A.Shevchenko b. A.Rinderknech 6-4 5-7 6-3
Match molto equilibrato quello tra il kazako Shevchenko e il francese Rinderknech vinto dal primo in tre set 6-4 5-7 6-3, dopo 2 ore e 19′ di battaglia. Vittoria decisa da una manciata di punti (94 punti a 88 in favore di Shevchenko) considerando anche che ci sono stati solamente tre break in tutti i tre set giocati. A fare la differenza è stata la pazienza con cui il kazako ha gestito i game più caotici, portando dalla sua parte l’inerzia del match. E così il primo set si decide nel conclusivo decimo game, con il break piazzato da Shevchenko alla seconda palla utile in tutto il parziale.
La ripresa rappresenta il set più lottato (52′) ma se lo aggiudica il transalpino nell’undicesimo game. Ottimo il rendimento di Rinderknech al servizio (79% di punti vinti con la prima). Il terzo set si decide al fotofinish, quando il kazako trasforma la prima palla break di tutto il set nell’ottavo game, per poi andare a chiudere 6-3 al second match point. Al prossimo turno per Shevchenko la testa di serie numero 2 Carlos Alcaraz.
L.Van Assche b. [WC] Z. Bergs 6-4 6-7 (0) 6-1
Vince anche il giovane francese classe 2004 Luca Van Assche che ha la meglio sul belga Zizou Bergs in tre set 6-4 6-7 (0) 6-1, in un match durato quasi tre ore (2:55′). Partita che il francese ha quasi sempre avuto sotto controllo se non si considera il tie-break del secondo set perso senza giocare (a 0). Per il resto buona prova balistica per entrambi al servizio, tanta generosità, e molti errori non forzati (26 il francese, 23 il belga). A spuntarla è Van Assche anche grazie alla sua capacità di vincere i punti più ostili (10/11 palle break annullate). Così il primo set è del francese che la spunta sul 5-4, strappando a 0 il servizio a Bergs.
Nella ripresa c’è la reazione del tedesco che prende ritmo da fondo campo (15 vincenti) e si presenta al tie-break con la faccia di chi non vuole perdere senza averci provato. Dopo aver dominato un tie-break dove il suo rivale non ha messo a segno nessun punto l’inerzia parrebbe tutta per Bergs; niente di più sbagliato. Van Assche, imperturbabile, approccia il terzo set con calma olimpica e piazza due break nei primi due game in risposta per portarsi avanti 4-0. Il resto del set è tutto in discesa per il francese, se si esclude l’ultimo game della partita, dove il giovane transalpino chiude a fatica solo all’ottavo match point utile. Ad attenderlo al prossimo turno l’argentino Baez.
Matteo Beltrami