Il sorteggio del tabellone del Mutua Madrid Open 2024 gli ha regalato un secondo turno contro il vincente del match tra Christopher O’Connell e Matteo Arnaldi. In attesa di conoscere l’identità del suo avversario al debutto nel torneo spagnolo, dopo il bye nel primo turno, Daniil Medvedev è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Ecco, dunque, un estratto delle sue dichiarazioni più interessanti.
Il russo ha parlato delle sue sensazioni: “Onestamente mi sento bene. Di anno in anno sento di stare meglio quando ci si sposta sulla terra rossa. So che il mio gioco è più limitato rispetto che sul cemento in termini di potenzialità. Se ho una buona giornata sul cemento, so che vincerò il match al 90%. Sulla terra rossa non è così, direi che in tutte la sfide ho il 50% di possibilità, ma so cosa posso vare e so quello che voglio. Ci sto provando, mi sento fiducioso, quindi mi sento bene. Ho buoni risultati e buone vittorie, quindi onestamente sento di poter fare grandi cose su questa superficie. Questa è l’unica ragione per cui voglio provare a vincere più tornei come ho fatto l’anno scorso a Roma e provare a fare meglio al Roland Garros. Per questo ho bisogno di giocare bene a Madrid”.
Medvedev ha poi parlato del contributo che gli sta offrendo Gilles Simon: “Lui cerca di dare un contributo al mio gioco, a cui forse stavo pensando, ma non capivo come avrei dovuto portarlo in campo. Lui mi spiega come devo fare e per me è importante perché durante la partita non hai mai tempo di pensare troppo. Devo essere intelligente nel non pensare troppo a quello che mi dice, o meglio farlo in allenamento, ma non in partita. Credo che a Montecarlo, dove lui c’era, forse ho pensato troppo al colpo successivo, a quello che dovevo fare, quando in realtà dovevo giocare di più e basta. Quindi è molto interessante, al momento penso che funzioni molto bene e non vedo l’ora di imparare più cose“.
Daniil poi dedica qualche parola a Rafael Nadal: “Abbiamo avuto delle sfide pazzesche e credo che abbia vinto forse quattro volte. Io ne ho vinta solo una e in realtà era quella che ero più vicino a perdere rispetto ad altri match che avrei potuto vincere. Questo è Rafa, lotta per ogni punto. Non ho visto la sua partita a Barcellona contro De Minaur, solo l’ultimo punto. Combatterà per qualsiasi punto. Questo è Rafa, un grande combattente e un grande tennista. Parliamo tanto della sua lotta, ma anche del suo grande talento e sono sicuro che quando si fermerà il tennis gli mancherà“.
Infine la chiosa sulla sfuriata a Montecarlo nel match contro il connazionale Karen Khachanov: “Si possono fare degli errori, io li faccio in campo e ora seduto qui con calma li riconosco. Amo il calcio, in ogni partita c’è un errore e nel tennis abbiamo visto altri giocatori commettere sbagli. In questo momento però è molto difficile controllare le emozioni, quindi non me ne pento, è qualcosa che è successo. Ho reagito così e vorrei non averlo fatto, vedremo se succederà la prossima volta. Non posso promettere nulla, ma spero di potermi concentrare più sulla partita che sull’errore in sé”.