Ci sono partite che sulla carta sembrano comuni a tante altre inizialmente, ma con il passare dei minuti ci si rende conto della loro unicità. Moutet-Shang è l’esempio perfetto: un normale primo turno che si trasforma nella seconda sfida più lunga della storia del Mutua Madrid Open con ben 3 ore e 58 minuti di gioco, secondo i dati raccolti dal sito ufficiale della competizione. A spuntarla è il 19enne cinese Juncheng Shang per 6-7(9) 6-2 7-6(10), il quale dopo aver superato il primo turno sia a Indian Wells che a Miami, vince il suo primo match anche in un 1000 sulla terra rossa; ad attenderlo ci sarà il tennista di casa Alejandro Davidovich Fokina.
Tornando al match epico con Corentin Moutet, la sfida fin dal primo set appare fuori da ogni logica. Al nono gioco si poteva già concludere, ma il tennista francese vanifica quattro set point con il cinese che strappa il servizio dopo cinque palle break. Nel game successivo però Shang rischia di rovinare tutto, ma il nativo di Neuilly-sur-Seine aggiunge altri tre set point alla voce “rimpianti”. Per sua fortuna, una volta arrivati al tie-break dal punteggio di 5-3, Moutet si porta avanti dopo due ulteriori set point per un totale di uno solo convertito su nove, quello decisivo. Poteva finire peggio dato che prima degli ultimi due, Shang ha avuto tre possibilità di archiviare il set, ma in quel caso il numero 88 al mondo è riuscito a salvare e successivamente a mantenere la lucidità.
Il secondo set va via con molta più fluidità, appena 52 minuti ovvero poco più di metà rispetto ai 110 del set precedente. A portare la partita a quasi quattro ore è stato poi il terzo e decisivo set: un break a testa prima del 6-6 e un tie-break clamoroso. Sul 5-5, momento topico della gara, Moutet nel servire perde il controllo della racchetta che sfugge dalla sua mano mancina e finisce a terra. A quel punto, sulla risposta di Shang e senza qualcosa con cui replicare, il francese numero 88 del mondo sfoga tutta la sua rabbia calciando la pallina.
Al sesto match point a disposizione, senza averne mai concesso uno, il cinese numero 111 al mondo chiude 12 punti a 10 il tie-break assicurandosi il passaggio del turno e l’approdo al secondo turno contro Alejandro Davidovich Fokina, avversario con cui ha perso un mese fa a Miami su cemento. Nulla da fare per Moutet, talmente esausto fisicamente e mentalmente che ad un certo punto è andato a chiedere del caffè al pubblico, ricevendo un biccheirno tra le risate e gli applausi. Come detto, l’incontro entra di diritto nella storia dell’Open della capitale spagnola in termini di durata dietro solamente alle 4 ore e 3 minuti della semifinale del 2009 tra Nadal e Djokovic, vinta dal maiorchino 3-6 7-6 7-6.
Christian Attanasio